R*co*er* or n*t?

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-Ma è completamente impazzita? Certo che c'è un bambino! Allora di chi sarebbe quel corpo laggiù?- urlò furioso indicando il marciapiede sottostante ed incitando l'infermiera ad avvicinarsi.

-Quale corpo? Non c'è nulla là sotto, mi scusi ma lei lavora qui?- domandò sospettosa di quello strano comportamento.

Fu un duro colpo ammettere e convincersi che non ci fosse nessun bambino -Io io l'ho visto, lui si è buttato proprio da qui, perché non mi crede?-

-Signore chi passava per di qui mi ha informato di vederla parlare da solo ecco perché sono accorsa, non è che per caso ha una stanza al piano di sopra...?- iniziò ad allarmarsi e a tenere saldo tra le mani un telecomando per avvertire la sicurezza.

-Cosa? Lei crede che sia pazzo...-

"Pensa, più insisto e più lei mi vedrà come un paziente da ricoverare. Devo darle ragione e andarmene da qui" si grattò la nuca con fare dispiaciuto -Mi perdoni, non volevo preoccuparla, non dormo molto ultimamente, in effetti qui non c'è nessun bambino, grazie del suo aiuto, ma ora devo andare- la sorpassò di poco, ma ella gli si aggrappò alla manica.

-È meglio fare qualche accertamento, venga con me, potrebbe avere delle mancanze durante il ritorno. Stia calmo, le offro qualcosa- mascherò la finta premura di un dottore che vuole curare qualcuno che malato non è.

-Mi lasci andare, sto bene- diede uno strattone liberandosi, alche la donna diede un allarme e il dispositivo prese a lampeggiare.

Tae non capì che fare e vide fuggire come l'unica possibile scelta.

-Mi lasci andare le ho detto- spintonò il camice bianco e corse verso l'ascensore.

-Venga qui, sicurezza! Un paziente sta scappando- urlò lei ad un paio di divise nere, le quali si misero sulle tracce del castano.

Per una manciata di secondi riuscì ad uscire dalla struttura e a scomparire tra le autovetture impilate nel parcheggio, in lontananza, una volta imboccata la via del ritorno, sentì la sicurezza imprecare da diverse posizioni.

"Volevo solo parlare con Yoongi ed ho mobilitato tutta la casa di cura. Adesso credono di aver lasciato a piede libero uno psicopatico" strinse le mani all'interno delle maniche troppo lunghe.

Una seconda riflessione fu dedicata a Doosun, o almeno alla memoria mai esistita di quel bambino.

Quella vicenda, il fatto che suo fratello lo stesse aspettando, quei lineamenti dolci e diabolici, era capitato ancora e lo aveva danneggiato psicologicamente agli occhi degli altri.

-Jin, sono a casa...- si tolse le scarpe -...ti chiederai dove sono stato e perché ho fatto così tardi...- sfilò il cappotto -...adesso ti spiego, vedi ero andat...- alzò lo sguardo dalle mani congestionate e vide il maggiore seduto a tavola con uno sconosciuto a fianco -Non sapevo che oggi avremmo avuto visite, salve sono Kim Taehyung- inchinò il busto come è consuetudine salutare.

-Oh so benissimo chi sei Taehyung- sorrise l'anziano che portava un insolito cappello basso a cilindro.

-Questo è il signor Choi Seuh, è un mio amico e si occupa di disturbi legati al sonno e...beh alle dipendenze Tae- sospirò congiungendo le mani.

-D'accordo...- fece un secondo inchino -...io dovrei svolgere delle pratiche- inventò una bugia per scappare dalla situazione scomoda di conoscere qualcuno di cui non gli importava niente.

-Quelle potranno aspettare, dobbiamo parlare. Ho trovato queste...- posò un paio di flaconi vuoti di sonniferi -...perché non me lo hai detto? Va bene farne uso se ti senti frustrato o non riposi, è un lavoro al limite della sopportazione il nostro, ma è inusuale consumarne tanti e soprattutto senza ricette o consigli medici-

Il cuore perse un battito quando il suo segreto fu svelato -Jin te lo assicuro, non ne ho abusato, te lo avrei detto, quei flaconi sono vecchi, credimi-

-Taehyung...- prese parola il signor Choi fissandolo -...sono le esatte parole di uno che abusa di farmaci, lo so che ti danno un sollievo simile alla morte e che questo per te non è così male, ma se me lo permetti ti posso aiutare, vedrai ne uscirai in qualche mese, mi sembri un ragazzo tenace e forte- batté un pugno sul petto.

-J-jin tu mi vuoi mandare in...in un centro di recupero? Non ne ho bisogno, io non sono malato- un forte pizzicore fece lacrimare gli occhi.

-Non l'ho mai detto Tae e tu non sei malato, ma ti può aiutare seriamente, ti prego dagli una sola opportunità-

-No, non ho bisogno del suo aiuto, ne del tuo, ne del vostro cazzo di compromesso. Io non mi impasticco se è questo quello che pensate, devo semplicemente dormire per pensare al giorno dopo- a grandi passi corse in camera sua e ci si chiuse dentro.

-Tae apri la porta, vieni fuori, nessuno ti attacca dicendo questo, parliamone con calma, magari ci rifletti un po', se senti quello che ha da offrirti questa esperienza cambierai idea- sforzò la maniglia e poi si fece di lato per lasciare piazza libera allo specialista.

Il minore ora sapeva cosa potesse provare Jungkook in quei momenti bui, quando la voce del padre martellava contro un sottile scudo di legno e lui provava paura per il suo avvenire.

-Se davvero dici di stare bene non c'è bisogno di fare questa scenata, ho affrontato casi peggiori o minori del tuo ed è una questione comunissima questa, ricorda solo che il primo passo verso la guarigione è ammettere che si ha bisogno di un sostegno. Non ti presserò, quando avrai fatto pace con la tua coscienza e te la sentirai potrai venire nel mio studio. Ti aspetto Taehyung...- sibilò poi un fugace -...ci sentiamo- e la porta all'entrata fu chiusa con un tonfo.



"Vogliono ricoverare Tae? Beh forse la smetterà di fare il matto così 😂😂😂.
Ora Jungkook lo tormenta pure sotto forma di bambino. Sceglierà di sottoporsi ad una terapia? Nel prossimo capitolo ci sarà un nuovo incontro con Jungkook e parlerà di un altro fatto del suo passato, riuscite a capire all'incirca su chi sarà incentrato?
P.s. su wattpad quale è la storia/ autore o autrice che vi piace di più? ( giusto per fare un po' di conversazione, anche perché mi piacerebbe fare nuove conscenze❤️❤️ )
Avete hobby oppure passioni? Animali preferiti? Colore? Cibo? E chi più ne ha più ne metta👏
Alla prossimaaa"

ROOM 351 || VkookDove le storie prendono vita. Scoprilo ora