T*e li**le w*im of * ch*ld

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-Proprio così, in questo schifo di prigione pervasa dal tanfo di morte e noia mi concedono ancora qualcosa di vivo e profumato- sorrise afferrando il voluminoso frutto.

Lo portò alla bocca, ma la mano mostrò un desiderio di condivisione e bontà -Ne vuoi un morso?- la frullò vivacemente davanti agli occhi del castano, il quale gettò la testa indietro di qualche centimetro.

-Non mi avvicinare quella roba- con il braccio urtò il gesto portandolo ad un giusto spazio di sicurezza ed inarcando le sopracciglia con disgusto.

-Ehi, ehi, datti una calmata. Qua è l'unica cosa dolce che posso mangiare, non fare lo schizzinoso, tua madre non ti ha insegnato a mangiare bene?- la racchiuse sul petto con la stessa attenzione e delicatezza di un prezioso.

-Jungkook ora basta con queste bambinate e con questa cazzo di mela, finiscila in fretta e cominciamo la seduta- sistemò il camice spazientito.

-Io la mangio con il tempo che serve, a te danno sempre fretta? Ti piacerebbe essere disturbato mentre ti masturbi? Non credo, bisogna mettere da parte la frenesia di questo mondo ogni tanto- addentò la superficie perfetta e di un liscio verde pastello.

A quella domanda si sentì in terribile imbarazzo e non commentò.

Il succo della polpa alabastro inondò la labbra e corse fino agli angoli della bocca dove si nascose, ma subito fu stanato dalla lingua che lo catturò con estrema felicità.

Tae si fece trasportare da fantasie poco caste nonostante conoscesse il soggetto davanti a sé, le sue intenzioni e pazzia, forse avevano ragione i suoi colleghi.

"Come fa il diavolo ad essere così perfetto? È proprio vero che prova a tentarti in tutti i modi sotto aspetti divini...no Tae che cazzo dici, torna in te, tu non sei gay" ma la convinzione sul proprio orientamento aveva preso pieghe inaspettate e ignote.

-Mh è davvero buona, non ne vuoi proprio un pezzetto?- allungò nuovamente la mano -Solo un morso, vedrai se non è la cosa più gustosa che tu abbia mai mangiato, sembri aver bisogno di un po' di zuccheri-

"Sono buone le mele, salutari e genuine, ancor più se mescolate alle urla, all'intestino e alle ossa fragranti di tuo padre. Perché non l'assaggi? Forse ci sentirai l'acqua di colonia che si metteva la domenica in chiesa, magari la centrifuga in cui è rimasto spappolato ha prodotto bevande che hai avuto la fortuna di bere insieme ai tuoi amici..."

-Taehyung? Fa niente, resta pure assorto nei tuoi pensieri allora- cercò di riportare l'alimento alla bocca, ma l'altro lo afferrò e glielo strappò con violenza a testa bassa.

-Tu e tutte queste prese per il culo mi avete stufato- si diresse verso la porta e chiese di aprire la feritoia -Butta questa roba- passò a Kyumin II il frutto smangiucchiato su un lato.

La guardia acconsentì e richiuse.

Jungkook non disse nulla se non guardarlo con i suoi occhi oscuri, iracondi e assassini, tanto orribili da spaventar Tae.

-Ok il tempo è finito, ora possiamo parlare- disse mentre procedeva nuovamente verso la sedia, ma fu colto alla sprovvista dalle parole del corvino.

-Non ti dirò una fottuta parola, tsk e io che ero proto a collaborare il giusto, guarda te questa testa di cazzo di strizzacervelli- sputò acido tenendo il mento alto.

-Era un frutto, questo è quello che succede se mi stuzzichi, non dimenticartelo- proferì con la voce pronta a tradirlo in qualsiasi istante.

-E tu ricordati questo: chi è nato debole morirà tale, non importa quanto può pianificare ogni sua mossa o escogitare piani, la forza non sarà mai alla sua portata. Kim Taehyung la prossima volta comincerò a far sul serio, mi sono stufato di fare il sano di mente, vuoi sapere i miei fatti? D'accordo, ma così facendo mi rivelerai anche i tuoi. Ora sono troppo incazzato, non ti conviene privare un bambino del proprio gioco, anche se questo bambino è ammanettato, non rifare mai più una cazzata del genere- chiarì amaramente Jungkook.

-Io è da tanto che ho iniziato a fare sul serio e se per rieducare questo bambino è necessario privarlo dei giochi, un'altra volta, allora lo farò. Richiedo di uscire- bussò alla porta.

-Taehyung- lo richiamò.

Il castano si girò, anche se in cuor suo si sentiva di non farlo.

-Odio le persone che mi sottraggono quello che è mio, tuttavia amo chi sa tenermi testa- ghignò prima che il castano lasciasse la stanza, sconvolto dall'incompresa avance.
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-Dove sono?- mosse le gambe e spalancò immediatamente gli occhi non appena sentì un paio di legnose radici e l'acqua tiepida di palude avvolgerlo.

Era bloccato tra le fauci rugose di una mangrovia e il busto quasi completamente sommerso, più si dimenava più i tentacoli vitali lo stringevano, neanche la cassa toracica aveva più la forza di contrastare la pressione.

La confusione tornò a farsi largo tra i suoi pensieri, non ricordava di essere stato seppellito in qualche fossa annacquata.

La voce non riusciva ad essere formulata e l'ossigeno stava venendo a meno, quando una piccola melodia boogie-woogie risuonò in lontananza.

Come un comando le orecchie della pianta sentirono di essere obbligate a mollare la presa, alche Tae sgusciò fuori da quella gabbia umida e buia.

Un cielo di stelle brillava sul suo capo e a pochi metri un vialetto sterrato raggiungeva una piccola baita in legno da cui fuggivano luci giallo-tenue.

Il ragazzo si voltò, vide solamente un bosco e dove prima si trovava la mangrovia con il profondo e fangoso buco era comparso magicamente un abete dalle radici eccessivamente sporgenti.

Voltò lo sguardo alla porta della casetta una seconda volta e poco dopo questa si aprì, chiaro invito ad accomodarsi.

-Ok, facciamo in modo che questo non diventi un incubo- si imboccò le maniche fradice e si avviò.



"Eccomi qui, come state? Spero vi sia piaciuto il capitolo. Ancora una volta il passato di Jungkook è stato rimandato, secondo voi ha fatto bene Tae a gettare il piccolo capriccio del corvino? Cosa intenderà con il dire di cominciar a fare sul serio? Una casetta in mezzo al bosco? Sarà pronto Taehyung ad un altro "incubo"?
Alla prossima ❤️❤️❤️❤️
P.s Per precisare, la parte tra virgolette in corsivo non sono i pensieri di Tae, ma una vocina nella sua testa, ecco perché la grafia è diversa"

ROOM 351 || VkookDove le storie prendono vita. Scoprilo ora