Il cuore perse un battito, il cervello una sessione di impulsi elettrici e il corpo la realtà.
Il resto del volto emerse poco a poco, ma solamente l'accenno degli occhi era bastato a fargli capire che era tornato.
Le gocce iniziarono a correre giù dal mento, dal collo e a circoscrivere a metà i capezzoli, le punte della chioma assomigliavano alle foglie unite dall'acqua e il resto era una visione proibita.
-Eccomi, forse qui ti senti più a tuo agio Tae- sorrise maliziosamente alzando le mani e facendo cadere l'acqua a cascata.
-Tu-tu non sei reale, perché sei qui? Vattene- si voltò di scatto per uscire, ma Jungkook lo afferrò rudemente.
-Sta fermo, così bagnerai tutto e Jin si arrabbierà-
La vasca tracimò per la mossa inattesa andando ad innaffiare il tappeto.
Il castano si liberò e con le mani tentò invano di coprirsi.
-Vattene Jungkook! Vai via!- le pupille presero a pizzicare per il sapone e per lo spavento.
-Io sono qui perché mi vuoi qui e smettila di coprirti- sbrancò l'improvvisato scudo di virilità portandogli le mani lungo i fianchi.
-Sono io che mi sto immaginando tutto-
-Già- prese a giocare con la spugna.
-Se sei frutto della mia mente allora posso mandarti via quando voglio- strinse forte le palpebre ed incrociò le dita.
Appena riaprì gli occhi vide il corvino che lo guardava con sguardo interrogativo.
-Cosa?-
-Ahahahah ma credi davvero che funzioni così? Non hai capito ancora nulla? La tua mente è il vero nemico e se non sono sparito è perché è molto più forte di te e della tua volontà-
-Perché mi devi tormentare? Ci siamo visti una sola volta, lasciami stare-
-Ancora? Io non sto facendo proprio niente. Ammetto che il mio obbiettivo è di entrare nella mente degli altri, ma a nessuno sono mai entrato così tanto velocemente, vuol dire che il divertimento durerà di più con te-
-Vuoi distruggermi da dentro? Beh non te lo lascerò fare-
-Ho già cominciato, questi sono i primi segni di follia mio caro- fece l'occhiolino.
Jungkook appoggiò i palmi sulle ginocchia del castano e le impugnò come un rapace sollevandosi, mentre si denudava del suo lacero vestito di chimica bianca, amara e spumosa.
-Ehi cosa stai facen-d-do? Oh oh- tentò di indietreggiare scivolando contro lo schienale più volte.
-Lo sai che sei davvero debole? Sei tutto pelle e ossa- prese ad accarezzargli la coscia.
-Non è vero- ritirò la gamba verso l'altra, ma l'aguzzino la riportò con forza al suo posto.
-Un sacco di persone probabilmente pensano che tu sia una femminuccia o un piccolo bimbo, sei così adorabile, ecco perché Jin ti tratta in quel modo-
-No stai zitto, io sono un adulto, so badare a me stesso, tu non sai un cazzo Jeon Jungkook-
-Io sono quello che pensi di te stesso, le braccia troppo sottili, la pelle troppo trasparente, la pancia esageratamente molle, ma questi sono solo aspetti superficiali e fisici, se dobbiamo discutere di quelli comportamentali... sei geloso, ingenuo, menefreghista e ti pisci pure addosso-
-No no smettila- protesse le orecchie da altre parole taglienti scuotendo la testa.
Jungkook prese i polsi e li scollò da Tae guardandolo dritto negli occhi.
-Dimmi che non è vero quello che dico, su dimmelo- la presa aumentò.
-No non è così-
-Dimmelo Tae, ora!- urlò.
Il castano tentò di dimenarsi sotto il corpo bronzeo e prefetto del corvino, altri bicchieri di acqua opaca precipitarono sul pavimento.
Dopo l'ennesima forzatura l'integrità venne spaccata come un confetto e i piccoli frammenti volarono in posti sconosciuti.
Fu come l'eruzione di un vulcano.
Come lo straripare di una diga.
Come l'anima in un corpo morente.
-Sì, hai ragione, su tutto, mi faccio schifo. È questo che vuoi sentire? Da quando sono nato non c'è stata una sola cosa che abbia funzionato, anche questo che era il mio sogno mi mostra quanto io sia inutile e sbadato-
-Non mi piace così, troppo facile...- gli alzò il mento -...giocheremo la nostra partita appena ci rincontreremo, quando sarai più lucido e scaltro, ma ora lascia che rimedi a tutto questo dolore- prese ad accarezzargli nuovamente l'interno coscia.
-Ma che ah- gemette non appena Jungkook afferrò la sua intimità muovendola.
Pochi istanti dopo il dominatore di quella situazione si era ritrovato a mordere e leccare con foga il collo del castano, che, con una buona volontà mal costruita cercava di allontanarlo.
-N-no ah oddio, basta-
-Dai lo so che mi vuoi, non ti ha forse eccitato il sogno che hai fatto su di me stanotte?-
La mano cominciò a muoversi più velocemente finché non si stoppò e il corvino si gettò a capofitto sulle labbra di Tae, la sua lingua lottava in un'atmosfera calda e umida spingendo fino alla gola.
Il respiro mancava.
Qualcosa non andava, quel bacio era assai rude, ma non poteva sottrargli totalmente l'aria.
La situazione peggiorò quando sentì ogni rumore ovattarsi e ogni centimetro della sua pelle essere inondato di caldo.
Knok knok -Tae ma quanto ci metti? Sei lì da mezz'ora. Tutto bene? Stavi parlando da solo?-
In breve tempo tornò alla realtà e si accorse di star annegando.
Il vetro d'acqua si lacerò a metà facendolo riemergere e saziandolo del suo indispensabile ossigeno.
-Tae, apri che succede?- si allarmò il maggiore picchiando contro la porta.
-Jin coff coff sto bene coff mi è finita dell'acqua nel naso mentre cercavo di prendere la spugna. Arrivo- passò una mano sul volto eliminando l'acqua residua e si infilò velocemente l'accappatoio.
Era frastornato per quello successo, se non fosse arrivato Jin sarebbe morto annegato, ma l'inquietante era che non lo avrebbe saputo.
-Finalmente, la colazione è pronta e dobbiamo anda... che diamine è successo qua dentro?- domandò Seokjin non appena Tae lo superò senza dire niente, lasciandosi alle spalle una stanza zuppa d'acqua e sapone letali.
"Non odiatemi per l'orribile parte smut, forse più avanti migliorerò ahahaha. Tae comincia a dare segni di follia per aver visto Jungkook una semplice volta, allora cosa potrebbe mai capitare più avanti? Jin voleva proteggere il minore e in questo episodio lo ha fatto, anche se inconsapevolmente. Spero vi sia piaciuto. Se avete domande chiedete pure ^^.
Alla prossima❤️"
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ROOM 351 || Vkook
Fanfiction~My 3rd BTS story~ Dove Jungkook è un malato mentale e riesce a controllare Taehyung attraverso l'amore e la paura. ••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••• -Ok lo ammetto, il dolore mi affascina, mi sorprende per quello che...