I l*ve y*u, do yo* lo*e m*?

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-Io ho ucciso, ho quasi tentato di suicidarmi più volte, mi hanno preso per pazzo e mi hanno quasi sottoposto ad una cura per una tua stupida voglia? Yoongi mi ha mentito e ha cercato di proteggermi conoscendo quello che aveva fatto, ma non sapendo che c'eri tu dietro a tutto questo...dimmi solo perché Jungkook, non voglio altri fatti insignificanti, dimmi solo perché-

-L'ho detto, per me è stato un gioco. Cos'altro vuoi sapere?- sorrise frustrato da quella domanda.

-Se fossi stato solo un passatempo non ti saresti sacrificato per me, è così?-

-No, te l'ho detto, io non provo nulla per gli altri, se no non eliminavo così tante persone- fu soddisfatto di quell'incompleta e generica risposta.

-Ma io non sono gli altri, io sono il tuo psicologo. Hai detto di essere stato ossessionato da me, vuol dire che devo averti fatto qualche effetto- insistette sulla questione.

-Incredibile come tu sia passato sopra a quello che ti ho svelato, pensavo di sconvolgerti e invece sembra che tu stia gestendo bene tutto questo- incrociò le gambe sistemandosi a suo agio.

-No, quello che mi ha raccontato ha solo accresciuto una forte rabbia verso Yoongi e Hoseok, ma non glielo dirò, perché quello che mi interessa ora sei tu...- guardò il braccialetto con cui giocherellava -...ho capito solo ora che siamo giunti alla fine. Con te basta solo mantenere la calma, è questo che ti irrita più di tutti, quello che ti ferisce come tu mi ferisci con il mio passato. La sai una cosa? Mi sono stufato di avere paura, voglio ricominciare daccapo. Gli eventi che sono accaduti erano inevitabili e ora è giunto il momento di passarci sopra, non userò quello che sono stato come una scusa d'ora in poi. Tu vuoi lo stesso non è vero?-

Il corvino faticava a tenere gli occhi alla luce del sole per la loro tinta rossa, Tae aveva toccato in quel momento il suo punto debole: la possibilità di ricominciare.

-Io non desidero altro che far cessare il rancore che provo, voglio spegnere una volta per tutte quel lume che molti soffocano poco alla volta con gli sbagli. Per me non c'è più una possibilità, è svanita da quando ho cominciato a versare sangue, da quando ho cominciato a vivere, da sempre...- solo una lacrima gli inumidì il dorso rigido e crepato, piangere non fu così comune come si pensa, non per Jungkook, per lui era espiare qualche sua pena in un battito di debolezza, si asciugò velocemente gli occhi.

-Se non te lo dico ora, non riuscirò a dirtelo mai più...- il castano si voltò e gli prese le mani, un gesto improvviso che lasciò qualche orma di amaro -...se amarti vuol dire essere folle, allora lo sono, se stare al tuo fianco significa soffrire, allora soffrirò, se perderti è la morte, allora io morirò. Non so quello che sto dicendo perché la mia mente sta vagando, so solo che qualcosa di così forte, nonostante quello che mi hai fatto, non è crollato neanche un giorno. Tutti hanno possibilità a questo mondo e se seguirti vuol dire scendere in quell'Inferno in cui giaci, allora smetterò di godere nel Paradiso per bruciare insieme a te- scosse la testa per l'assurda poetica che aveva usato, era impossibile per lui esprimere la complessità in modo semplice.

Jungkook lo guardò come mai aveva fatto, per un istante qualcosa di incomprensibile scivolò dai suoi occhi, aprì la bocca per dire quello che realmente pensava, ma si limitò a zittire il suo io e a nascondersi ancora una volta, ritrasse le mani bruscamente.

-Io non ho più nulla per cui sperare, solo che tu non mi riveda mai più. Sono io che decido di rovinare la vita, non essa che si butta tra le mie braccia pregando di insegnarle la morte. Tu non sai quello che dici Kim Taehyung, sei ancora troppo ingenuo, qualcuno potrebbe approfittarsi di te, ma quel qualcuno non sarò io. Volta pagina, su quella ci sarà anche il mio nome- si alzò spostandosi in qualche passo.

-Cosa fai? Non è finita la terapia, abbiamo ancora 20 minuti- gli indicò di sedersi.

-Quello che dovevo dire e sentire è già trascorso- sorrise nuovamente.

-Ma io ti ho praticamente confessato il mio amore e tu decidi di andartene così?...Ah smettila di sorridere, cos'hai di cui essere allegro? Jungkook, vieni qui!- gli urlò, voleva andargli dietro, ma le gambe non collaboravano.

-Io ti ho dato una risposta, cercala nelle mie parole...- le guardie lo afferrarono da tutti i lati immobilizzandolo e lui imprecò con sguardo furioso per la violenta delicatezza -...Ah Taehyung...-

Il castano si avvicinò un po' di più quando sentì chiamare il suo nome.

-Non ti preoccupare del mio sorriso, quando te lo mostrerò di nuovo mi devi promettere che lo farai pure tu-

-Di nuovo? Ma questa era la nostra ultima seduta!-

Divincolò il suo corpo, lottando come un felino prima di essere trascinato ancora una volta in una gabbia di giocolieri circensi.

-Addio Taehyung-

-Jungkook...- rimase in piedi mentre i rami del glicine gli accarezzavano la schiena, mentre l'erba schiacciata tornava a slanciarsi sui petali dell'amore contaminato dall'errore.



"Devo essere sincera, nella mia testa questa scena era molto più bella, non sento di averla espressa a pieno, voi che ne dite? Comunque da come si è capitolo la storia sta per concludersi, non vi dirò tra quanti capitolo, ma stiamo per giungere al capolinea. Idee sul finale?❤️"

ROOM 351 || VkookDove le storie prendono vita. Scoprilo ora