Il clacson infuriava fuori nel vialetto mentre Hoseok controllava molteplici volte le lancette, alternando sguardi diretti alla porta che non sembrava volersi spalancare -Dai Tae, porca miseria dopo c'è traffico- sbuffò tamburellando frustrato sul volante.
Beep beep rimbombava cristallino tra i vetri.
-Hyung devo andare, è là fuori da 10 minuti, non ti preoccupare, non è la mia prima volta in discoteca e non ho 16 anni- disse conciso il castano infilando i soldi sotto la cover del telefono, mossa astuta per comprendere due necessità in una.
-Ma certo che non sei più un ragazzino, ma è la prima volta in discoteche caotiche come questa in cui state andando, non sono per nulla simili alle tue di periferia...e poi sniff non è la mia colonia questa?- avvicinò le narici al suo collo.
-Ehm può darsi, ma ora devo andare- ipotizzò tutto d'un fiato e corse verso la macchina con l'imbarazzo che lo affliggeva fin allo stomaco per quell'uso improprio e segreto della miracolosa scia chimica "acchiappa-cuori" di Seokjin.
-Scusami, Jin non mi mollava- sorrise turbato allacciandosi la cintura.
-Allora rimprovererò Jin, ma che cazzo, ha paura che ti rapiscano o abusino di te? Non sopporto di restare bloccato in mezzo al traffico e se succede...giuro che gli rigo quel macchinone lussuoso- tracciò una linea immaginaria sul cruscotto con ilarità.
L'edificio si trovava in cima ad una serie di curve vertiginose adornate da perfetti e formosi cipressi, quel luogo era una composizione di classe, dalle fontane pirotecniche alle luci proiettate in cielo, dalla pista da ballo esterna al bar di cristallo all'interno.
-Ma non sarà un po' troppo costoso qui?- domandò l'inesperto appena cominciarono ad avvicinarsi ai due bodyguard all'entrata.
-Non ti preoccupare, il proprietario è un mio amico e su sua gentile concessione posso portare con me una persona nel fine settimana- scosse una card dorata e la sicurezza traslò ai loro lati, incredibile il potere delle conoscenze materiali, indiscutibile ed eterno.
La musica aggredì il puro e cosciente udito, i colori abbaglianti e i fumi soffocanti al cocco provocarono un leggero pizzicore, nel frattempo i bassi e le onde sonore percuotevano i battiti ed ogni muscolo.
-Ecco laggiù- indicò un tavolino circondato da un divanetto a mezzaluna rosso e subito spingendo Tae verso i benefici di quella carta.
-Solito tavolo prenotato, tra poco ci vengono a prendere l'ordine di cosa vogliamo bere, facciamo un salto in pista? Sono carico come non so cosa...- sbottonò i primi bottoni della camicia -...ma prima un po' di comodità- lanciò uno sguardo malizioso e scoppiarono a ridere.
-A me in realtà non piace ballare, preferisco restare seduto a bere e a parlare...ah a proposito cosa dovevi dirmi?- distese le gambe incrociando le braccia, in seguito le disciolse per aver beccato una ragazza a fissarlo mentre si stava sistemando il reggiseno.
-Forse è meglio che l'alcol faccia il suo dovere, è una questione assai delicata- il suo brio sfiorì a quella richiesta.
-Posso benissimo gestirla anche da sobrio, dimmi pure- donò tutta la sua disponibilità, anche per tenersi impegnato e con l'intento di allontanare quelle tre ubriache che si stavano avvicinando, una più svestita ed infernale dell'altra.
-D'accordo, forse hai ragione, con la mente lucida accetterai senza fare storie o mi maledirai per quello che ho fatto. Vedi, è successo circa...- la voce fu interrotta dal fondo di una bottiglia di birra sbattuto sulla superficie vetrosa.
-Ragazzi cosa ci fate qui anche voi?- il corvino domandò curioso sedendosi senza consenso.
Tae notò l'immediata rigidità di Hoseok all'arrivo di Yoongi, l'atmosfera era stranamente tesa e conflittuale tra i due.
-Io e Tae abbiamo deciso di bere qualcosa, io e lui- sottolineò con l'ultima frase la scomodità che gli stava procurando.
-Beh non capita di trovarsi in questo posto tutti insieme molte volte, posso unirmi?- distese il braccio sulla spalliera del divano lanciando occhiatacce di sfida al color vinaccia.
-Sì, non vedo nulla di male...- si girò -...vero Hoseok? A te da fastidio?- chiese preoccupandosi delle sue volontà con pacatezza.
-Oh ecco...va bene, certo che può- rispose con tono fievole guardandosi le dita zincate di gioielli.
-Allora che mi dovevi dire?- riprese il discorso, non calcolando la minaccia di terzi.
-Già cosa gli dovevi raccontare?- sporse la testa verso l'interrogato bevendo.
-Ah forse è meglio un'altra volta, sì, è quasi una sciocchezza alla fine. In realtà era più un pretesto per uscire un po' tra amici- si grattò la testa con disagio.
Il castano non fece in tempo a contestare che giunse il cameriere a raccogliere le loro preferenze e non una, non due, ma ben tre volta servì a quel tavolo.
Yoongi sapeva reggere ogni tipo di drink e quello che si trovò in svantaggio fu come al solito Taehyung che incominciava a vedere doppio e a sentire fischi in giro per il locale.
-Tae tutto bene?- lo scosse Hoseok mentre un mugolio lo rassicurava.
-Mi gira la testa, quanto abbiamo bevuto?- la vista sfarfallava.
-Non molto, eppure non sembri stare affatto bene- affermò come chi nutre la preoccupazione di una responsabilità.
-Vai al bancone a chiedere un po' d'acqua e un'aspirina, devono averla sicuramente- suggerì il corvino dopo avergli lanciato un'ennesima frecciatina.
-Io non lo lascio da solo...- ringhiò titubante ed iracondo -...Tae vorresti un'aspirina?- si riferì al ragazzo più dolcemente.
-Sì, ti scongiuro non ce la faccio più- tastò le tempie.
-Va bene...-fissò Yoongi -...torno subito- scomparve in mezzo al delirio giovanile.
-Stai molto male?- gli sollevò il mento notando la fronte imperlata di sudore e due enormi pesti sotto gli occhi -Non sei proprio abituato a sto genere di cose eh?-
-Ehi ciao carino, sembri un po' stanco, vuoi venire a farti un giro con me?- chiese spudorato un neo-diciottenne riferendosi a Tae.
Nell'istante in cui lo sconosciuto cercò di avvicinarsi il corvino scattò in piedi e lo spinse lontano -Che cazzo fai? Non vedi che non sta bene? E poi "carino" lo dici ai tuoi scopamici verginelli di sta minchia, non ti azzardare a toccarlo e ora va a rimorchiare altri cazzi, questo non fa per te- lo spintonò di nuovo puntandogli il dito in fronte.
-Oh calmati, psicopatico, qua dentro ci si diverte, chi è che fa entrare gli stronzi come te?- scansò l'indice e ancora troppo brillo per una scazzottata se ne andò con Yoongi che teneva la mano a mezz'aria per caricare un pugno.
-Su Tae, vieni con me, ti porto in un posto più tranquillo-
"Eccoci qua, precisi precisi. Non ho le abilità giuste per tenere suspense in queste scene, scusatemi ( mi aspettavo qualcosa di più elettrizzante ). A quanto pare si è creata un po' di tensione tra Yoongi e Hoseok... uhm chissà come mai, a quanto pare la verità non è stata rivelata a Tae e per di più è ubriaco. Cosa pensate accadrà nel prossimo capitolo? ( Ci sarà il tanto bramato quasi smut, finalmente!! )
Alla prossima, che sarà.....🤫"
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ROOM 351 || Vkook
Fanfiction~My 3rd BTS story~ Dove Jungkook è un malato mentale e riesce a controllare Taehyung attraverso l'amore e la paura. ••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••• -Ok lo ammetto, il dolore mi affascina, mi sorprende per quello che...