L'autista

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Tutti prendono l'autobus, io lo prendo da ben 5 anni...sempre la stessa fermata, sempre le stesse persone e sempre la stessa tratta.
Quella volta pensavo che fosse un giorno come un'altro...ma mi sbagliavo, era l'ultima volta che avrei preso l'autobus; vi starete chiedendo perché...ve lo dico.
Mi chiamo Penelope, scendo all'ultima fermata e sono sempre sola a scendere al capolinea, gli altri scendono prima alle altre scuole.
Rimango solitamente almeno 10 minuti sola con l'autista per arrivare al capolinea, quella volta ce n'era uno che non avevo mai visto ma aveva l'aria simpatica.
Stavamo facendo la salita per arrivare alla mia fermata quando ad un certo punto a deviato su una strada sterrata secondaria; gli ho detto che la strada non era quella è che aveva sbagliato...ma non fece nulla.
Si fermò su un punto e iniziavo ad avere paura, mi sono avvicinata a lui per chiederli cosa stesse facendo...quando gli ho toccato la spalla si è girato di scatto...e non ho mai visto una cosa più raccapricciante. I suoi occhi erano completamente neri e si stava strappando dal viso la pelle con le unghie, di un color giallo scuro, rivelando sotto un viso che non era umano; pieno di blatte e insetti che gli uscivano ed entravano dalla bocca e dal naso e un sorriso cucito vicino alle orecchie.
Ero paralizzata, ho cercato di uscire ma aveva bloccato le porte. L'unica cosa che ricordo è che mi colpito alla testa e ora sono legata in un angolo in un posto che penso sia casa sua, si è rimesso una faccia finta e poi è uscito. Non so cosa starà facendo ora...ma so che voglio provare a fuggire da qui.

~ 𝗦𝘁𝗼𝗿𝗶𝗲 𝗽𝗲𝗿 𝗻𝗼𝗻 𝗱𝗼𝗿𝗺𝗶𝗿𝗲-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora