..Do you prefer the whip, Kitty?..

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Faccio finta di non aver visto la porta aperta e mi rannicchio sul materasso con le gambe al petto appoggiando la schiena contro al muro. Comincio a pensare a cosa potrebbe capitarmi. La mia vita è stata scombussolata da questi tre. Che cosa vogliono? Non ho niente di speciale per loro. Non sanno niente di me e di certo non fanno parte del mio passato. Quindi perché tra tutti hanno preso me?

Entrano gli altri due rapitori nella cella mentre io mi schiaccio di più contro al muro. Loro mi terrorizzano a morte o almeno questo è quello che devono credere. devo fare un po' di scena. Dov'è il ragazzo di prima? Ora che li guardo bene il più basso ha i capelli biondi molto corti e una barba leggera che contorna la mascella contratta. Gli occhi color ebano esprimono disprezzo e disgusto verso di me. Questo tipo mi fa paura, ha uno sguardo sadico che incute timore ed è come se fosse arrabbiato con me. L'altro ha i capelli neri e gli occhi verdi. Questi due sono spaventosi.

Vengono vicino e si mettono davanti a me. Mi fingo terrorizzata, il mio respiro si fa sempre più veloce. Cerco di sembrare impaurita dai loro sguardi e ci riesco bene. Si avvicinano ancora di più e io mi stringo forte le gambe al petto cominciando a tremare. Non mi piace sentirmi in trappola. Si presentano dicendomi i loro nomi o almeno i loro nomignoli

- devi chiamarmi Alfa- mi ordina quello con I capelli neri, che è il capo della banda a quanto pare. Il bassetto, invece, si presenta con un nome singolare. - Io sono lo Squartatore.- chiarisce il nano biondo. Non voglio sapere cosa significa il suo nome. Si avvicina di più a me stringendomi la spalla dolorante e facendomi gemere forte dal dolore. Mentre mi riprendo, cercando di tranquillizzare il respiro, si avvicina al mio orecchio

-Sarò io a torturati il più delle volte.- sussurra con voce profonda da farmi tremare di paura. Oddio vogliono torturarmi? Sono dei sadici, quindi.

-Basta così!- ordina Alfa con un tono autoritario. Lo squartatore si allontana da me, non prima di avermi morso l'orecchio facendomi gemere rumorosamente. Cazzo mi ha fatto sanguinare l'orecchio. Maledetto nano bastardo.

-P..perché mi avete r..rapita?- chiedo cercando di fermare le lacrime. Non voglio essere rinchiusa qui e torturata come in passato. Loro si scambiano uno sguardo complice e si inginocchiano al mio livello. Hanno lo stesso sguardo sadico. Un brivido di terrore mi passa attraverso la colonna vertebrale.

-Perché tu ci appartieni!!- dicono con voce cupa. Ho paura, voglio scappare... voglio tornare a casa mia, voglio tornare libera. Perché vogliono me? Non ho mai fatto niente di male nei loro confronti anzi sono sicura di non conoscerli neanche. Sono già stata imprigionata per troppo tempo.

- Io non appartengo a nessuno.- dico con voce bassa e sicura di me. Nessuno mi priva della mia libertà e mi sottomette senza lottare. Sono stata troppo tempo succube di persone cattive nei miei confronti. Non voglio continuare

-La tua vita è nelle nostre mani e possiamo scegliere noi quando terminarla. Tu ci appartieni completamente d'ora in poi. Ora ti spiego che cosa faremo con te. Ogni giorno ti tortureremo in svariati modi. Se collabori e fai quello che ti viene ordinato senza rifiutarti noi ti premieremo curandoti le ferite che ti causeremo e dandoti da mangiare e da bere per riprendere le forze. Altrimenti dopo la tortura ti puniremo per aver disubbidito hai nostri ordini. Le punizioni possono essere varie. Io preferisco usare la frusta come punizione, ma potremmo anche decidere di farti qualsiasi cosa. Tu vali meno di un oggetto per noi e come tale possiamo trattarti come più ci pare e piace.- sono paralizzata dalla paura con gli occhi sgranati e il corpo che trema. Penso che se non avessi avuto e lenti a contatto avrebbero visto i miei occhi prendere sfumature verde scuro di paura. Mi sà che ho sbagliato ad andare con loro.

Failed experimentDove le storie prendono vita. Scoprilo ora