..Don't rape me..

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la porta che sbatte mi sveglia di soprassalto. Killian avanza verso di me con addosso solo dei jeans sgualciti. Oltre ai suoi passi sento delle voci oltre la porta.

- Se vuole dimostrarmi che non tiene a lei, dovrà stuprarla per bene- sussurra la voce di Alfa mentre si affaccia dalla porta per vedere suo figlio in azione. Anche Jack è accanto a lui che fissa tutto in silenzio. Killian mi solleva dal letto e mi sbatte contro al muro, provocandomi un dolore acuto alla schiena. Ma perché si divertono a farmi sbattere la testa?

- Mi dispiace -lo sento sussurrare al mio orecchio prima di avvertire le sue mani che si infilano sotto ai miei pantaloni. Mi bacia con prepotenza mentre mi accarezza con le dita sopra le mutandine. Non voglio farmi usare così di nuovo. Non anche lui per favore, non mi può trattare così. Ma infondo so che è obbligato dal padre eppure preferisce violentarmi che subire una semplice punizione. Forse tutto quello che mi aveva detto era falso. Forse si sta solo prendendo gioco di me.

- Non farlo- gli sussurro con le lacrime agli occhi. Killian non mi ascolta e mi butta per terra facendomi picchiare la testa. Dal retro dei jeans prende un coltellino svizzero e mi si avvicina con la lama aperta mentre io arretro fino ad arrivare contro la parete. Sono terrorizzata. Non voglio farlo di nuovo. Si piega alla mia altezza e mi taglia i pantaloni a metà, lasciandomi in biancheria intima.

- Stai ferma o ti devo rompere le gambe?-chiede con un ghigno malefico Continuo a muovermi per la paura. Credo di avere gli occhi di un verdone elettrico. Killian in queste condizioni fa veramente paura. È come se avesse due personalità, una tranquilla e laltra sadica e violenta. Visto che continuo a muovermi mi posa una mano sul ginocchio e l'altra sotto la coscia. So già che farà malissimo. Infatti le sue mani scattano nelle direzioni opposte rompendomi il femore a metà. Un urlo terrificante esce dalle mie labbra. Come può farmi soffrire così dopo aver detto di amarmi. Vedo i suoi occhi schiarirsi leggermente e farsi lucidi.

- Mi dispiace- sussurra ancora in modo da non farsi sentire dagli altri. in questo momento non so se credergli o se cercare di ribellarmi, ma infondo sono stata io a dar loro il permesso di farmi quello che volevano, me lo merito.

Fa scendere anche le mie mutandine mentre io sono immobile per il dolore alla gamba. Si abbassa su di me coprendomi con la sua figura e mette un dito dentro la mia intimità. Cerco di ribellarmi anche se, so di non riuscirci. Con una mano mi blocca i polsi sulla testa mentre con l'altra esplora le mie parti intime. Il suo tocco mi causa ribrezzo. Non voglio essere violentata di nuovo. Non posso sopportarlo ancora. Non posso sopportarlo da lui. Credo che i miei occhi stiano diventando con sfumature di nero. Sono vicina alla soglia e rischio di fargli male se non mi trattengo. Prima di chiudere gli occhi incrocio lo sguardo di jack che deve aver capito il problema. Infatti comincia ad avvicinarsi camuffando la sua preoccupazione per Killian in una strana perversione a guardare questa scena.

-Ti prego non farlo- Chiudo gli occhi di scatto quando sento Killian entrare con prepotenza dentro di me senza ascoltare le mie suppliche. Sono al limite del controllo, il dolore interiore mi sta annebbiando la mente. Comincio a sentire la pelle diventare più resistente e più dura. Se non si sbriga gli faccio molto male. I suoi affondi sono dolorosi da sopportare. Non immaginavo fosse così violento.

Dopo un altro paio di spinte Killian viene nel preservativo. Mi ha fatto troppo male. Il dolore emotivo è peggio di quello fisico, in più sono delusa da lui. Riapro gli occhi completamente neri facendo sussultare jack che subito si affretta a farlo uscire dalla cella lanciandomi dei vestiti puliti sul letto. Il mio respiro è corto e molto veloce. Le mie unghie scavano nella carne per la forza con cui sto stringendo i pugni. La mia mascella è contratta e il mio corpo è tutto un fascio di nervi pronti a scattare. La gamba è già guarita del tutto per colpa di questa scarica di adrenalina.

Devo sfogarmi contro qualcuno o qualcosa, altrimenti rischio di scoppiare. Mi alzo in piedi di scatto e mi vesto con i vestiti che mi ha portato jack quando è entrato per portare via Killian. Di Alfa non c'è traccia al momento, meglio così. Devo trovare un modo per sfogarmi senza uccidere qualcuno. Mi giro verso il muro e appoggio i palmi delle mani contro di esso. Devo riuscire almeno a controllare il respiro e il mio cuore.

Sento un rumore impercettibile della porta che viene aperta. Credo di avere gli occhi rosso scuro/nero. Non capisco chi sia entrato ma fa bene a starmi lontano. Potrei attaccare chiunque adesso. Scaglio un pugno contro al muro fino a creare una crepa in esso. Il mio respiro rallenta lentamente e il mio cuore batte sempre meno volte al secondi fino a cessare. Meglio tenerlo fermo per adesso. Mi siedo a terra con molta calma e appoggio la testa e la schiena al muro. In questo stato non ho neanche bisogno di respirare per sopravvivere.

Apro leggermente gli occhi per vedere jack seduto sul mio letto intento a fissarmi per capire la minaccia che rappresento.

- Sono calma ora- giro il viso verso il punto dove ho dato un pugno e noto la sagoma della mia mano impressa. Mi guardo le nocche e vedo i pezzi di muro ancora incastrati dentro. Comincio a toglierli mentre jack si avvicina per poi sedersi accanto a me.

- Certo che hai un pessimo carattere- sussurra mentre mi guarda la mano già guarita e poi il muro ammaccato.

- Io non credo. Bisogna solo non farmi superare i limiti- rispondo. La mia voce è apatica e meccanica. In questo stato non provo sentimenti fortunatamente. Peccato che non posso tenere il mio cuore per più di cinque ore fermo. Altrimenti rischierei di non riuscire a farlo ripartire.

- Con quella voce sembri morta-mi sussurra mentre cerca di capire qualche mia emozione.

- Perché lo sono- dico prendendogli una mano e mettendola sul mio collo per fargli sentire l'assenza di battito. Fa una faccia stupita mentre posa l'altra mano sul mio petto. Apro di più gli occhi e lo guardo facendolo sobbalzare alla vista dei miei trasparenti.

- Posso tenere questa forma per cinque ore, così non provo sentimenti e posso sbollire la rabbia e il dolore accumulato riprendendo il controllo del mio corpo. Se ora uscissi da questo stato avrei gli occhi rosso fuoco/neri e significa solo che commetterò un omicidio o distruggerò tutta sta cella di merda. Quindi meglio avermi apatica per le prossime ore. Sai è stata questa la forma in cui sono nata. Sono un mostro come mi chiamava mia madre biologica. Non lo trovi divertente, Gli unici ricordi che ho di lei sono quelli in cui mi insulta e mi vende a quella maledetta struttura. Non ho idea di come faccia a ricordarlo visto che avevo più o meno poche settimane, ma io lo ricordo come se fosse stato ieri.- sussurro mentre chiudo gli occhi per mantenere il controllo del mio cuore che vuole tornare a battere.

Failed experimentDove le storie prendono vita. Scoprilo ora