..I love you..

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Non credevo che avrei dovuto offrire il mio corpo a dei tipi per la loro protezione.

- A me piaceva il carattere che avevi prima. Testarda che non vuole sottostare a degli ordini a costo di farsi male. Vorrei che fosse come prima di questo racconto e dei tuoi poteri speciali. Comportati come se fossi costretta a stare qui e a sottostare ai nostri ordino. Ok?- chiede alfa mentre jack annuisce d'accordo con lui.

-Ci posso provare. - rispondo insicura di riuscire a tenere quella maschera ancora a lungo.

-Ora mi hai fatto venire voglia di frustarti per non averci detto prima questa storia. Quindi alza il culo e fatti ammanettare da jack- ordina alfa serio.

Non mi alzo tanto so che jack si diverte a sbattermi sul muro. Infatti mi prende per un braccio e mi schiaccia contro il muro e il suo corpo. Oh la schiena contro il muro freddo e i polsi bloccati in alto da jack. Vedo il suo sorriso di trionfo per non essermi alzata. Mi ammanetta i polsi e mi spinge fuori dalla cella. Mi attacca alla solita corda che pende dal soffitto come la prima volta e mi lascia in mezzo alla stanza con le braccia tese verso l'alto. Alfa si avvicina con un coltello per strappare la maglietta che indosso e mi lascia con la schiena rivolta verso jack.

- Conta ogni colpo se sbagli ricominciamo. Arriviamo a trenta.- detto questo si mettono tutti e due dietro di me e il ragazzo davanti per guardarmi negli occhi. Si, lo amo, non ce che dire. Chiudo gli occhi e quando li riapro gli regalo uno sguardo con gli occhi color corallo. Lui ci pensa un attimo al colore, poi quando si ricorda il sentimento corrispondente mi regala un sorriso che è costretto a nascondere quasi subito. Richiudo gli occhi e li faccio tornare normali giusto in tempo per il colpo di frusta. Cazzo è ancora la frusta dentellata. Gemo dal dolore

-Uno-

Sento che si scambiano la frusta. Jack viene davanti a me con una frusta normale. Un altro colpo arriva sulla schiena da parte di Alfa. Sento la diversità della forza messa nel colpo. Gemo dal dolore chiudendo gli occhi.

- Due-. Ora anche jack si prepara a colpire davanti.

I due colpi arrivano uno dopo l'altro. Geme più forte dal dolore.

- Tre e quattro.- sussurro contando i colpi.

- Killian prendi anche tu una frusta. Almeno finiamo in fretta.- Gli ordina jack mentre mi colpiscono insieme. Sibilo dal dolore.

-Cinque e sei.-

Ora sono in tre a colpirmi. Killian ha preso una frusta e si è posizionato sul lato destro. Le tre fruste schioccano simultaneamente facendomi scappare un urletto di dolore

-Sette, otto, nove. Posso contarle a tre alla volta?- chiedo sperando che mi diano il permesso.

-Ok. Ma non sbagliare.-

Le fruste partono di nuovo simultaneamente sulla mia pelle. Gemo forte dal dolore, la pelle va a fuoco.

-Dodici- sussurro ancora scossa dal colpo. Schioccano di nuovo sulla mia pelle facendomi gemere rumorosamente per il dolore.

-Quindici- . altri tre schiocchi

-Diciotto- ancora tre

- Ventuno- gemo forte dal dolore

-Ventiquattro- di nuovo tre colpi.

-Ventisette- gli ultimi tre colpi arrivano in successione

-Trenta- dico sfinita per la fatica. La frusta di Alfa è quella che mi ha ferito di più. Le altre due erano normali, ma dei tagli me li fanno lo stesso.

-Quanto ci metti a curarli?- mi chiede alfa incuriosito.

-Se non mi sforzo mezz'ora , se mi sforzo anche adesso, ma la pelle diventa ultrasensibile.- rispondo leggermente stanca.

-Sforzati- mi ordina alfa mentre io comincio ad innescare la guarigione rapida. Sento la pelle che tira come una dannata per richiudersi e fa un male cane. Gemo dal dolore mentre tutte le ferite sono completamente chiuse. I tre mi hanno osservata per tutto il tempo affascinati. I miei occhi sono completamente blu per il dolore che mi causa la pelle.

-Fa male quando le richiudi così?- domanda alfa curioso.

- Si-rispondo soltanto mentre cerco di riprendere fiato.

- Per oggi abbiamo finito. Domani vedremo che cosa combinare con te. Buonanotte.- esclama andandosene via seguito da jack.

-Stai ferma adesso- sussurra Killian al mio orecchio causandomi brividi di piacere. Le sue mani cominciano a vagare sul mio corpo, mentre io mi irrigidisco sotto al suo tocco.

-Shh.. Non voglio farti male.- sussurra ancora per cercare di tranquillizzare il mio corpo in piena crisi di panico.

Cerco di calmare il mio battito cardiaco, nonostante sia io a controllare quando farlo battere e quando no. Unaltra miglioria di quella stronza. Lentamente riesco a rilassarmi sotto le sue carezze. Fa salire le mani fino ai ganci che bloccano le manette fino a sboccarli per permettermi di abbassare le mani. Mi toglie le manette e mi massaggia i polsi addormentati mentre mi bacia il collo.

-Visto, non ti ho fatto male.- sussurra ancora dalle mia spalle.

Io sono tranquilla, anche se il mio corpo è ancora in piena tensione muscolare. Mi accompagna nella cella e mi fa sdraiare sul letto. Sono sempre più convinta di amarlo.

-Ti amo - sussurra al mio orecchio con voce sensuale. Credo di avere gli occhi corallo perché lo vedo sorridere soddisfatto della mia reazione.

Mi da un ultimo bacio di buonanotte e se ne va chiudendo la cella a chiave come sempre.

Failed experimentDove le storie prendono vita. Scoprilo ora