..Can I hit her?..

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- Hai ucciso un uomo?- chiede lo squartatore incuriosito.

- No.. ne ho uccisi dieci più o meno, ma erano tutti per vendetta- rispondo tranquilla mentre ripenso a quei periodi bui. Avevo 16 anni quando uccisi tutti quegli uomini che mi hanno fatto esperimenti su esperimenti fin da quando ero piccola. La lama del coltello mi risveglia dai miei ricordi affondando nella carne del collo mancando l'arteria. Rilascio un verso di dolore mentre mi concentro sulla ferita per farla richiudere. Cinque minuti dopo sul collo ho solo una leggera cicatrice bianca a testimonianza del taglio.

- A che età hai ucciso tutti quegli uomini?- chiede curioso Jack mentre Alfa mi esamina la ferita sul collo.

- A sedici anni, ero solo una ragazza con una missione da portare al fine. Così evitano di fare esperimenti su bambini innocenti.- dico sempre più incazzata.

Apro gli occhi e vedo Alfa e Jack sobbalzare all'indietro. Credo che i miei occhi abbiano cambiato per la mia rabbia. Merda, il rosso si vede anche con le lenti dato che si sono consumate..

-Ho gli occhi rossi vero?- chiedo per cercare conferma di quello che percepisco. Tutti e tre annuiscono contemporaneamente.

-A quanto pare non mi servono più le lenti a contatto. sono un cazzo di mostro. Tutta colpa di quella bastarda. Maledetta troia senza palle.- ok. Credo di star esagerando. Chiudo gli occhi per calmarmi un attimo.

-Potreste slegarmi, altrimenti non riesco a calmarmi del tutto e se non mi calmo non riuscirete più a fare i vostri esperimenti visto che la mia pelle diventa peggio del diamante.- Alfa prende il pugnale da jack e si avvicina con cautela a me. Prova a graffiarmi sul braccio ma la pelle non si arrossa neanche.

-Vi prego devo solo calmarmi un attimo, poi potete pugnalarmi quante volte volete visto che non posso morire.- Alfa mi slaccia le caviglie dal muro e sgancia le manette in modo da lasciarmele su, ma separate. Mi sposto al centro della stanza e mi metto in ginocchio con le mani sulle cosce per calmarmi del tutto. Sfilo le lenti a contatto lasciando i miei occhi liberi e scollo la parrucca bionda lasciando scorrere i miei lunghi capelli bianchi sulla schiena. Prendo un paio di respiri per poi riaprire gli occhi.

-Sono grigio chiaro?- chiedo con voce rilassata mentre vedo i tre fissarmi sbalorditi per poi annuire. Mi rialzo in piedi e mi rimetto i ganci alle caviglie.

-ripigliatevi tutti e tre. Sembra che abbiate visto un fantasma.- li riscuoto dai loro pensieri. Jack si avvicina e mi riaggancia le manette alla catena in alto. Credo di averli stupiti.

-Quindi questo è il tuo vero colore di capelli e di occhi?- domanda Killian mentre i tre si riprendono.

-Si- rispondo soltanto.

-Alfa? Continuo?- chiede Jack con il suo solito tono sadico.

-Al cuore. Se è vero che non può morire ci divertiremo un sacco noi tre. Labbiamo trovata finalmente. Se sopravvivi dovrai darci molte spiegazioni Zoy- ordina Alfa mentre lo squartatore si avvicina al mio corpo.

- Posso colpirla io? sarebbe la mia prima volta al cuore - chiede Killian al padre mentre jack è già davanti a me.

- Daccordo- Alfa gli da il permesso e Killian si avvicina a Jack per prendergli il pugnale con un sorriso soddisfatto.

Killian alza il braccio allaltezza del cuore, i suoi occhi si scuriscono diventando completamente neri. Il suo braccio scatta andando a sprofondare nello sterno e successivamente nel cuore. Un colpo preciso mi trapassa il cuore al centro. Il dolore è atroce. Rispetto alla pugnalata sulla spalla è il triplo. Sento i muscoli che si tirano per cercare di ricucirsi insieme e fa ancora più male del colpo in se. Questa è la quinta volta che muoio, senza morire. Percepisco qualcuno che mi slaccia le caviglie e i polsi. Mi sento posare sul materasso mentre mi tolgono la maglietta sporca di sangue. Due dita si appoggiano al collo per controllare se il cuore batte ancora. Con sua sorpresa non batte più, ma io continuo a respirare. Cado in una specie di limbo tra la vita e la morte. Percepisco tutto quello che succede allesterno, ma io sono in una specie di coma. Solitamente dura un giorno per le cosa più gravi, questa volta dovrebbe essere mezza giornata per una pugnalata.

Mi lascio trascinare nel limbo più profondo fino a percepire ogni singola cellula del corpo che lavora per rigenerare la vicina e quella dopo ancora. Sentendo questo ritmo mi addormento pensando agli occhi di Killian. So che non dovrei provare questo ma mi piace Killian. Credo di essermi innamorata dalla prima volta che lho visto, per i suoi atteggiamenti così simili a Lui.

Failed experimentDove le storie prendono vita. Scoprilo ora