..Final fight..

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Adesso so cosa devo fare, devo uccidere la Dottoressa per evitare che altri finiscano nelle mie condizioni e poi troverò il modo di uccide il suo esperimento fallito, me stessa.

Mi avvicino alla centrale di corrente dell'edificio e comincio ad assorbire tutta l'elettricità facendo cadere l'edificio in un blackout totale. Dalla mia pelle fuoriescono delle piccole scintille di corrente ad ogni mio movimento rendendo i miei capelli liberi di fluttuare in aria. La mia pelle è già ricoperta dall'armatura e i miei occhi non sono mai stati così profondi come l'oblio. Mi concentro sulla dottoressa ed individuo il suo cuore battere all'interno del laboratorio dove mi teneva rinchiusa. Mi avvicino lentamente come un predatore pronto all'attacco sentendo la mia preda in trappola tremare leggermente. Apro la porta con violenza ritrovandomi di fronte la psicopatica con un pugnale tra le mani. Non vorrà togliermi il piacere di ucciderla spero.

- Non fare un altro passo o la tua possibilità di ritornare a provare sentimenti sparirà- minaccia con in mano il mio cuore palpitante. Non vorrà pugnalarlo. Purtroppo il mio desiderio non si avvera visto che ad ogni mio piccolo passo fa penetrare la lama nel mio organo. È strana come sensazione, sento la lama che mi perfora il cuore anche se il cuore non è collegato al mio corpo. Se devo morire porterò anche lei allinferno con me. Continuo ad avanzare incurante del dolore che mi sta provocando la sua lama che mi lacera il cuore. Lafferro per un broccio la lei velocemente mi inietta una sostanza nella pelle facendomi perdere la presa. Lenergia che avevo accumulato scoppia dal mio corpo e crea una cupola intorno a noi due. Questo è ancora il veleno di serpente, non mi resta molto tempo prima che il mio corpo ceda sotto il suo effetto.

- Sai cosè questo?- mi chiede osservando una siringa con un liquido argenteo al suo interno.

- è mercurio.- mi informa prima di iniettarlo nel mio cuore ferito. Il bruciore si diffonde anche a me che comincio a tremare per resistere agli spasmi. Mi rialzo in piedi e mi avvicino a lei cercando di colpirla ancora ma riesce a schivarmi iniettandomi unaltra siringa di mercurio nel corpo. Fa malissimo, sento i miei organi interni collassare su se stessi e non ci vorra molto prima che quel liquido raggiunga il cervello.

- Non sei leale, bastarda. Affrontami ad armi pari- le urlo contro sputando un po di sangue per terra. Il mio stomaco è andato..

La vedo annuire e prendere una posizione da combattimento. A fatica mi sistemo ancheio e cominciamo a girarci intorno. La prima mossa la faccio io mirando al viso, per poi cambiare direzione allultimo secondo e colpirle il ventre. Trattengo un gemito di dolore che mi causa il busto per via di quella siringa di prima e mi rimetto in posizione. Sta diventando difficile muovermi velocemente per via di questo dolore continuo.

Lei mi osserva un attimo prima di colpirmi con un calcio allo stomaco facendomi urlare per via del dolore che mi ha causato. Merda, ha capito che sono debole sulla pancia. La vedo fare un sorriso soddisfatta prima di colpirmi ripetutamente con una sequenza di calci e pugni indirizzati al mio ventre. Ne riesco a parare molti, ma altri mi prendono in pieno facendomi vedere le stelle dal dolore che mi causano. Comincio a sentire la vista che cede leggermente segno che il mercurio mi sta intaccando il cervello.

- Non mi puoi battere, ti ho creata io e io ti posso distruggere- urla prima mi tirarmi un calcio molto potente allo stomaco facendomi sbattere contro la parete e urlare di dolore.

- Ormai il mercurio ti avrà distrutto tutte le interiora e mancano pochi minuti prima che il tuo cervello venga invaso da esso. – non appena termina la frase viene colpita alle spalle da un colpo di pistola.

Osservo dietro di lei le tre figure che sono venute a salvarmi: Alfa, Jack e Killian.

Grazie sussurro nelle loro menti ricevendo un cenno della testa da parte loro. Non credo di poter sopravvivere al mercurio, ma posso combattere fino a che non mi spegnerà del tutto. Mi rialzo dal muro e mi unisco anche io alla lotta utilizzando tutte le energie rimanenti. Purtroppo vedo troppo tardi le intenzioni della Dottoressa quando si scontra con Alfa per rubargli la pistola e sparargli un colpo alla spalla. Mi avvicino in fretta a lui cercando di salvargli la vita mentre gli altri due ci fanno da scudo.

- Ehi, non puoi mollare adesso altrimenti chi mi torturerà quando torneremo a casa?- gli sussurro con la voce leggermente incrinata per via del dolore.

- è arrivata la mia ora, però voglio farti un dono. Prendilo- sussurra afferrando una mia mano e posandosela sul suo petto proprio dove cè il cuore.

- Non posso, Alfa- biascico cercando di calmare la mia mente in preda alle fimme.

- è stata colpa mia se sei finita qua e hai dovuto rinunciare al tuo cuore, ti dono il mio per chiederti scusa- tartaglia ormai stremato.

- Mi dispiace per il dolore che sentirai- sussurro prima di allungare i miei artigli e incidergli con attenzione il petto. I suoi occhi esprimono tutto il dolore che sta provando ma non emette neanche un suono.

- Scusa- sussurro prima di tagliare i collegamenti del suo cuore e vedere la sua vita spegnersi. Ora viene la parte difficile. Mi sdraio a terra e mi apro il petto da sola in preda agli spasmi di dolore dovuti al mercurio. Con le mani tremanti inserisco il nuovo organo sperando che questo riprenda a battere. Aspetto due minuti interminabili sotto le grida della lotta che continua ad avanzare quando finalmente un immenso calore piacevole si diffonde nel mio corpo e le pulsazioni accelerate di quel organo comincia a far girare il sangue riuscendo a ripulirmi leggermente dal mercurio. Sento tutto, tutte le mie emozioni sono tornate come una valanga in piena estate. Mi giro verso il corpo ormai privo di vita di Alfa e gli poso un bacio sulla fronte chiudendo i suoi vitrei occhi. Non lo ringrazierò mai abbastanza. Una dolce lacrima solitaria mi scende lungo la guancia andando a posarsi sulla sua pelle. Ora non mi resta che aiutare gli unici parenti che mi sono rimasti in vita. Mi butto nella mischia salvando Jack da un proiettile indirizzato alle sue spalle e ritorno velocemente a colpire la Dottoressa più carica di prima. Devo vendicare la morte di mio zio.

Cominciamo una battaglia senza esclusione di colpi massacrandoci di pugni calci e proiettili. Sguaino i miei artigli e comincio a ferirla su tutto il corpo ignorando il dolore che sento interiormente. Il mercurio sta provando ad intaccare anche il nuovo cuore. Dopo una dozzina di colpi Doc cade a terra stremata lasciandomi respirare. Ritiro gli artigli e tranquillizzo il respiro, ora affannato per via della lotta. Sento la mia pelle tornare normale, ambrata come prima.

Mi giro verso Jack e Killian e li trovo piegati sul corpo di Alfa. Mi avvicino a loro posando una mano sulle loro spalle.

- Mi dispiace per Alfa, però avrò sempre una parte di lui dentro di me.- sussurro ottenendo la loro attenzione.

- In che senso?- mi chiede Jack con voce sottile

- Mi ha donato il suo cuore prima di morire, ha detto che voleva ripagarmi per avermi spinta qui- spiego lasciando che le lacrime cadano sulle mie guance adesso rosee.

- Sapevo che in fondo si era affezionato a te. - rispose Jack alzandosi da terra e venendomi ad abbracciare. Non posso fare a meno di ricambiare la stretta. Mi era mancato il calore di un abbraccio sulla pelle.

- Scusami ancora per quello che ti ho fatto- mi sussurra prima di invertire velocemente le posizioni. Nello stesso momento una sparo riecheggia nella struttura facendomi spaventare. Chi è la vittima?

Failed experimentDove le storie prendono vita. Scoprilo ora