..One day with Alfa..

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Oggi ho deciso di allenarmi per essere preparata nel caso Alfa voglia farmi del male esagerato. Sto utilizzando il muro di cemento come sacco da box e questo mi sta causando numerose ferite alle mani. Tanto mi bastano pochi secondi e le posso rinchiudere completamente. Le lezioni di karate, judo, box e di marziali sono servite a molto. Ho una preparazione da militare dell'esercito. Ma non credo di riuscire a sopraffare alfa.

La porta si apre di colpo ed Alfa entra in modo lento e calcolato. Ha un comportamento da vero predatore peccato che io sia un predatore più Astuto di lui. Apre la porta della mia cella mentre io mi alzo già in piedi in modo da prepararmi.

- Fatti legare.- mi ordina con la sua voce autoritaria.

Io non rispondo. Mi giro di spalle e posiziono i polsi dietro la schiena. Sento le manette di ferro ghiacciate a contatto con la mia pelle calda.

-Brava schiava, Ora seguimi senza parlare altrimenti ti punirò. Da questo momento non potrai più parlare se non te lo ordino io. D'accordo?- chiede alfa.

Mi sta facendo arrabbiare questo suo comportamento dominante. Non rispondo alla sua domanda ma lo sfido con lo sguardo per un bel po' di tempo.

-Zoy se non vuoi avere una punizione pesante ti conviene sottometterti a me per oggi. Quando ti faccio una domanda esigo una risposta- chiarisce Alfa stringendo di più le manette.

I miei occhi diventano rossi dalla rabbia per un attimo ma subito dopo tornano normali.

Devo stare tranquilla.- si, sono d'accordo- rispondo alla sua domanda di prima abbassando lo sguardo. Non mi piace essere sottomessa così.

Alfa apre le due porte e mi conduce nel corridoio. Accanto a una porta nel corridoio vedo Killian che parla con jack. Anche loro si accorgono di me e vedendomi nelle mani di Alfa scorgo un lampo di tristezza nei loro occhi. Chissà se sanno già cosa vuole farmi.

- Vai verso la porta della mia stanza con la A sopra incisa.-

Mi avvio verso la porta dove mi ha condotto la prima volta e la apro con il piede visto che era solo accostata. Mi ritrovo davanti allo stesso spettacolo raccapricciante. La croce in metallo, il palo, le fruste ai muri..

Un brivido mi passa sulla colonna quando ripenso a quello che mi ha fatto in questa stanza. rivedo il mio corpo martoriato e legato a quella maledetta croce, il sale che bruciava nelle ferite e la frusta che si scagliava sul mio corpo ormai mansueto.

Alfa mi spinge leggermente in avanti in modo da poter chiudere la porta dietro di me. Non mi ero accorta di essermi fermata sulla soglia. La paura dei ricordi mi ha presa in contropiede e non pensavo mi travolgesse così.

-Rilassati Zoy al momento non ti voglio fare niente di doloroso. Voglio solo parlare con te e tu dovrai rispondermi sinceramente, altrimenti ti rifaccio l'interrogatorio che hai subito i primi giorni in cui eri rinchiusa qui. Ti ricordi?- mi chiede alfa mentre mi slega le manette e mi massaggia i polsi rossi per la stretta d'acciaio. Faccio una smorfia di dolore per la pressione delle sue mani.

- Si, me lo ricordo bene- rispondo tenendo la testa bassa per evitare di incrociare il suo sguardo. Percepisco i passi di alfa mentre si posiziona sul divano nell'angolo della sala

- Inginocchiati ai miei piedi schiavetta- sussurra con voce roca mentre mi indica il posto in mezzo alle sue gambe. esitante mi avvicino a lui mentre brividi di paura invadono il mio corpo. penso che anche i miei occhi abbiano cominciato a cambiare colore prendendo una sfumatura verde.

sul volto di alfa nasce un ghigno soddisfatto e malizioso mentre le mie ginocchia sono a contatto con il pavimento freddo accanto alle sue gambe. non mi piace essere così vicina a lui. mi sento in gabbia, senza via di fuga.

- Allora, prima domanda- comincia con il suo interrogatorio - tu conoscevi già Killian?-

mi irrigidisco a questa domanda, non posso dirgli che anche lui ha subito i miei stessi esperimenti. ma se mento alfa lo capirà e mi torturerà. cosa posso fare? quando sono agitata non riesco a pensare lucidamente. non posso tradire la fiducia di Killian, anche se l'ho già fatto una volta quando gliel'ho detto a jack.

- Si- rispondo senza aggiungere altro. sono costretta a dire la verità.

- Dove vi siete conosciuti? - chiede curioso

- Non posso dirlo, tradirei la sua fiducia. preferisco subire le tue torture. sono una ragazza di parola e non posso spezzare una promessa.- rispondo fissando il pavimento per evitare di far vedere i miei occhi color corallo per l'amore che provo per Killian.

- Sei una persona onesta e questo ti fa onore, avresti potuto mentire dicendomi di no, invece mi hai risposto sinceramente anche se ora verrai torturata. mi stupisci sempre di più. per adesso continuiamo con le domande poi riceverai le punizioni per quelle a cui non avrai risposto.- mi spiega mentre comincia a giocare con i miei capelli color avorio.

- Cosa succede quando hai gli occhi bianchi?- mi chiede intrigato

- Preferirei non dirtelo, per il semplice fatto che poi lo userai contro di me. - rispondo onesta

- Rispondi alla mia domanda. prometto che non lo userò contro di te. - risponde alterato mentre stringe una ciocca dei miei capelli tirandola leggermente.

-Quando ho gli occhi bianchi vuol dire che mi sto nutrendo. Io non ho bisogno di cibo in realtà perché mi nutro delle emozioni. ogni volta che voi mi causate dolore mi date nutrimento per restare in vita. prima di voi ero costretta a cacciarmi in brutte situazioni in modo da poter sopravvivere.- rispondo sempre evitando di guardarlo negli occhi

- Quale tortura non riesci a sopportare?- mi chiede dopo un po' di silenzio.

- Mi giuri che non la userai contro di me?- chiedo mentre mi preparo a confessare. i ricordi cominciano ad invadermi il cervello facendo emergere tutto il dolore di quella tortura. inevitabilmente i miei occhi diventano lucidi e varie scosse di paura invadono il mio corpo

- Te lo giuro. Son solo curioso di sapere quale è il tuo limite.-

- Il veleno del cobra reale. - rispondo in un sussurro mentre con la mente ritorno ai tempi in cui la puttana faceva esperimenti su di me. questo è stato il suo più crudele. il veleno del cobra reale crea una paralisi e l'arresto dell'apparato circolatorio e respiratorio. è una tortura orrenda. il veleno agisce con calma, prima di ucciderti ti fa passare le pene dell'inferno.

- Sei morta?- chiede curioso della mia esperienza.

- Si, dopo una settimana di dolori atroci. pensa di non poter più respirare ne muoverti. il tuo corpo ti provoca dolore ad ogni movimento impercettibile. senti la testa scoppiare visto che il sangue smette di circolare. il corpo comincia ad intorpidirsi sempre di più, come se fosse infilzato da mille aghi. è la morte più dolorosa che io abbia mai provato.- rispondo ricordando ogni singola sensazione che ho provato sulla mia pelle.

- Sei innamorata di Killian? - mi chiede cambiando totalmente discorso.

Esito un attimo prima di rispondere e lui se ne accorge.

-Guai a te se mi menti, Devi già scontare una punizione- mi ammonisce.

Abbasso lo sguardo pensando ad una risposta decente da dargli. Non voglio che se la prenda con lui, e non voglio che lo usi contro di me.

- Zoy rispondi alla domanda. - mi ordina serio mentre mi costringe ad incrociare il suo sguardo indagatore.

- No- rispondo cercando di sembrare sicura di me. Ma non riesco a convincerlo. Lo leggo nel suo sguardo.

-Questa é una balla Zoy. Sei arrivata a due punizioni. Ne vuoi altre? - domanda retorico mentre si alza dal divano e mi trascina verso il centro della stanza.

Mi lega con delle catene al palo di ferro e si incammina verso la parete piena di coltelli.

- Mi sono stancato di farti domande. È più bello sentirti urlare dal dolore. Dato che Jack ha marchiato il tuo corpo con la sua iniziale oggi tocca a me. -

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