capitolo 20

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" scusate il ritardo, ho avuto un contrattempo!"
Elle" é da un pezzo che é scaduta la mezzanotte cenerentola , sei imperdonabile!"
Mi dice con aria divertita.
" divertente ! Davvero divertente ..."
Ci accomodiamo tutti quanti,  mi  ritrovo in mezzo ad   elle e mia madre , che stranamente,  non mi rivolge  la parola da quando sono arrivata.
Non mi ha nemmeno chiamata per dirmi dove cavolo ero finita ,per non parlare della sua solita ramanzina sul  fatto dell' avvisare sempre se non si ritorna a casa  !
Non voglio dire che debba farlo , ormai sono grande...ci mancherebbe !
Ma non sarebbe lei se non si comportasse cosi!
Elle" stasera mi racconti tutto !" Mi dice sotto voce.
" al solito posto ?"
Elle" ovvio!"
" sai perche mia madre non mi rivolge la parola ?"
Elle" non lo so , ma la vedo molto triste !
Ha gli occhi gonfi da ieri, non te ne sei resa conto ?"
" no, non lo avevo notato..."
Non riesco a fermarmi  da  mesi , tra l'avvio dell'azienda, e tutti questi impegni,
ho perso  condizione del tempo.
Mia madre soffre ed io non gli sto vicino abbastanza!
Non so come starà senza di me,ma finché staró ancora con lei, cercheró di starle vicino il piú possibile , faró ció che posso.

Questo pranzo , sta durando di più del previsto.
i nostri dipendenti , invece , vedo che si divertono piú di noi.
Elle cerca di farmi ridere , raccontando esilaranti aneddoti della sua breve carriera, ma funziona a tratti...
Sposto di continuo lo sguardo su mia madre , la vedo persa ... e anche se non lo é la vedo sola!
Finisce il tutto con un brindisi.
Elle mi da una gomitata per farmi capire che dovrei iniziare a parlare , faccio un cenno per attirare l'attenzione , e  la ottengo  dopo pochi secondi !

" scusate , potrei avere la vostra attenzione ?
Bene ....
Inizierei col dirvi  prima di tutto , grazie !
Sono sicura , ansi, siamo sicure che questa , é la squadra perfetta per questo nuovo cammino.
Siamo onorate per  essere rappresentate da gente in gamba come voi !
Noi non siamo la perfezione , perche la perfezione non esiste !
Noi siamo il cuore ... noi facciamo le cose con il cuore e  con la passione che in questo lavoro ci contraddistingue!
Beh... che altro dire , a noi !"
Un altro brindisi , e finiamo con il dolce.
Vedo mia madre alzarsi ,  e andare verso il bagno ed io la seguo.
Mi fermo davanti alla porta dove é entrata per qualche secondo ,e poi entro.
Trovo mia madre appoggiata con le braccia sopra il lavandino.
Si accorge della mia presenza, e si gira per guardarmi .
Diamine sta veramente male ...
Non l'avevo mai vista cosi !
Mi viene incontro , senza dire niente.
Mi prende la mano e accenna un sorriso con le lacrime agli occhi !
" mamma , mi dici cosa é successo ?"
Mi guarda ancora per qualche secondo negli occhi, quando cominciano a scendere fiumi di lacrime , che le rigano la  faccia.
Sandra" non riesco.... a... digerire il tutto...ancora ...
Non riesco a dimenticare ... vorrei sorridere e sorriderti di piú  sai ?
Ho voglia di ricominciare , ma da sola,mi sto rendo conto di quanto sia difficile!
Io amo tuo padre!
Lo amo ancora come la prima volta , e non so se sia..."
" mamma!
Senti, vorrei starti il piú vicino possibile, mi dispace che non lo sia stata ultimamente e adesso lo faró , lo giur..."
Sandra" no tesoro ... non é colpa tua ! ho intenzione di andare via qualche giorno , beh se per voi non é un problema ovviamente."
" no , no mamma !
Ci sara Claire a sostituirti.
Non preoccuparti , ne parleró con elle , ma so che non ci sará nessun problema !
Sandra" sei sicura non voglio approfit..."
" mamma sta tranquilla ! Dove hai intenzione di andare ?"
Sandra " vado qualche giorno da eleonor a san Francisco, mi ha detto che non c'é nessun problema !"
" e quando ? "
Sandra" beh...  direi di andarci adesso che è finito il pranzo , vado a casa a prendere due cose e parto subito  !
Non voglio perdere tempo e sopratutto , prima mi rimetto e meglio é!"
" va bene mamma ! Adesso vai, ci sentiamo per telefono, fai attenzione! Ti voglio bene  "
Sandra " ok piccola mia  !anche io ,Sono cosi orgogliosa di te "
Mi dice mentre ci abbracciamo !

Ritorno in sala, mi siedo al mio posto , e racconto ad elle della decisione di mia madre , e lei é daccordo con me , come avevo immaginato!
" ma cosé?"
Mi giro  e vedo Cristian che applaude divertito.
Non avevo sentito per niente la sua mancanza...
Elle" m... anche le mummie si risvegliano prima o poi !"
Dice elle.
Cristian" vedo che il tuo senso dell'umorismo è rimasto sempre lo stesso!"
Elle" vedo che il tuo essere cosi spregevole é rimasto quasi, se non quanto quello di tua sorella !"
Ribatte elle.
Cristian" beh ...vedo che grazie a lei , non ve la spassate cosi male ora!
" ce la spassiamo ?"
Intervengo.
" tu ti credi cosi tanto furbo da giustificare tutto questo ?"
Cristian " oh... allora parli!
pensavo che il gatto ti avesse mangiato la lingua.
Non ostante le poche parole,peró, piú passa il tempo e piú  signorina... si fa sempre piú  bella !"
"Parli come se fosse passata un eternita!
Invece dimentichi molto facilmente...
Come se non fosse successo niente !"
Cristian"  siete state fortunate con la burocrazia o é stato un dolce  scambio di favori?"
" ma come ti permetti ! "
Gli rispondo  andandogli contro .
Elle" camilla lascia stare... non é il caso !"
Mi dice spingendomi indietro.
Cristian" che c'é ? C'é qualcosa che ti turba ?
O sei cosi nervosa perche luis sta con mia sorella ?"
Mi avvicino di nuovo non dando retta a quel che mi dice elle.
Cristian" oh.. piccola, cosi illusa..."
" fammi il favore... sparisci subito dalla mia vista!" Gli dico.
Cristian" oppure ?"
"Oppure la prossima volta che provi a rivolgermi la parola..."
Cristian" cosa mi fai ? "
Resto in silenzio senza sapere cosa dire...
Ho cosi tanta rabbia in circolo che ho perso le parole ed il filo del discorso...
Lo vedo ridere  e divertito dalla mia mancata risposta.
" sei cosi bella quando ti arrabbi sai ?
Con questa pelle liscia e morbida, e questi occhi cosi intensi , che gridano ,
Vorresti fare un giro con me ?"
Gli do uno schiaffo cosi forte da far attirare l'attenzione di tutto il locale.
Lui indietreggia toccandosi la guancia con la mano, ed io resto li a fissarlo fino a che non gira i tacchi per andarsene.










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