Erano ore che guardava il computer in attesa di un segnale positivo, era scarico e non dava segni di vita. Avrebbe voluto fare una videochiamata con la madre ma in quelle condizioni sarebbe stato impossibile. Proprio nel momento in cui si arrese,lasciandosi cadere sulla sedia e sbuffando sonoramente, il telefono emise una leggera vibrazione. Tae subito si allungò afferrando il cellulare per leggere il messaggio appena arrivato. Era da parte di un numero sconosciuto.
Numero sconosciuto:'Ci vediamo alle 16 nella mia stanza,la numero 96, per il progetto di arte,non fare ritardo.'
Possibile che quel ragazzo avesse anche il suo numero?Che fosse uno stalker psicopatico?E ora sarebbe andato nella sua stanza? Proprio quando si dice andare nella tana del lupo... Si alzò dalla sedia girevole e si posizionò davanti all'armadio cercando una felpa e un pantalone di tuta. Voleva stare comodo e magari pronto per difendersi nel caso ci fosse stato un attacco a sorpresa. Già, il tutto poteva essere un tranello. Infondo ormai considerava Jungkook come il suo nemico segnato a vita.
Arrivarono le 15:50 e decise di iniziare ad avviarsi verso la camera del più grande,perchè probabilmente non l'avrebbe trovata subito,perciò iniziò a vagare per i corridoi portandsoi dietro il suo materiale da disegno. Quando finalmente trovò la camera,bussò ma non fece in tempo a dare il secondo colpo che la porta si spalancò,facendo prendere un infarto al biondo. Quello che aveva davanti era un ragazzo più alto di lui-possibile che fossero tutti così alti?-che lo squadrava dall'alto in basso. Sorrise per poi guardare dietro di lui dove Taehyung suppose ci fosse Jungkook.
<Ehi Kook aspettavi qualcuno per caso?>disse puntando lo sguardo di nuovo su Tae.
<Di chi stai parlando?>Jungkook lo raggiunse alla porta con uno sguardo corrucciato fino a quando non incontrò il viso dolce di Tae.
<Taehyung, sei in anticipo.-disse per poi riferirsi all'amico al suo fianco.- Dobbiamo fare un progetto di arte insieme.>
<Solo il progetto o c'è di mezzo qualcos'altro?>disse Seojoon ridacchiando trascinando con se anche Jungkook che si era preso un attimo per mettere in soggezione Taehyung guardandola dalla testa ai piedi. Tae aveva capito a cosa alludeva e infastidito,non tardò a rispondere.
<Non sarei mai il giocattolo sessuale di una persona del genere,tra l'altro sono già felicemente fidanzato.>Jungkook lo guardò male e il biondo quasi si pentì di aver detto quelle cose.
<Ah si? E con chi?>
Taehyung stava per rispondere con un 'non ti riguarda' ma fu interrotto da Jungkook.
<Scusami Seojoon,dobbiamo iniziare o non riusciremo a finire. Ci sentiamo più tardi, okay?> Seojoon annuì per poi fare un cenno della mano e voltarsi per tornare nella sua stanza,ma non prima di aver guardato per un'ultima volta Taehyung, che aveva un'espressione accigliata. Jungkook una volta che Seojoon si allontanò mutò notevolmente il suo umore sotto gli occhi di Tae.
<Entra.>disse freddo, con uno sguardo raggelante. Taehyung obbedì senza contestare. Si prese due secondi ad osservare la stanza in cui era appena entrato. Una parete era dipinta di nero e c'erano poggiati due letti. Le altre invece erano bianco e su di queste ci poggiavano due scrivanie, una libreria e un armadio gigantesco. E il compagno di stanza di Jungkook? Avrebbe dovuto stare per ore in una stanza,da solo,con quella specie di alieno bastardo?
Taehyung fu risvegliato dallo sbattere della porta alle sue spalle,si voltò ed incontrò gli occhi scuri del moro che lo guardavano dall'alto essendo di qualche centimetro più alto.
<Non so come,ma tu hai la capacita di farmi incazzare con poche parole.>disse il più alto avanzando verso l'altro mentre Taehyung retrocedeva ad ogni passo che Jungkook faceva in avanti.
<I-io....>Taehyung tentò di dire qualcosa ma era troppo spaventato dalla situazione in generale. Si stava pentendo amaramente di essere venuto. La busta che aveva in mano gli scappò dalle mani e nel retrocedere incontrò uno dei due letti dove cadde provocando un tonfo attutito dal materasso. Perchè doveva capitare tutto proprio a lui? Si era sempre comportato per bene nella vita. Jungkook si chinò su di lui con un sorriso che non si poteva definire rassicurante. Poggiò le mani ai lati della sua testa.
<Che c'è,TaeTae, hai paura di me per caso?>Taehyung con tutta la sua testardaggine scosse la testa serrando le labbra. Jungkook per sbaglio fece scontrare il ginocchio contro il cavallo dei pantaloni di Taehyung. Il biondo emise un gemito e subito dopo si tappò la bocca con le mani per la vergogna mentre il moro aveva gli occhi spalancati.
<Tu...sei vergine?>disse sussurrando. Tae annuì e cerco di spingere Jungkook lontano da lui. Quest'ultimo,ancora scosso,si alzò dal letto. Come poteva essere vergine? Taehyung appena il moro si allontanò andò a rifugiarsi nell'angolo più lontano della stanza.
<Po-possiamo iniziare a fare ciò per cui sono venuto... non vedo l'ora di andarmene di qui.>Jungkook si riprese ed annuì a ciò che disse il biondo. Il primo a strutturare il ritratto fu Jungkook. Taehyung era rimasto incantato a guardarlo mentre con la mano faceva movimenti veloci e precisi. Taehyung non seppe perchè ma in quel momento gli venne in mente una scena del titanic,che si,lui aveva visto assieme a sua madre.
Gli venne in mente la scena in cui Rose voleva che Jack le facesse un ritratto,ma in particolare si ricordò la frase che disse lei a quest'ultimo: 'Disegnami come una delle tue ragazze francesi'.
Inevitabilmente il viso di Tae si fece rosso, e Jungkook lo notò.
<A cosa stai pensando Taehyung?> disse continuando a disegnare con il carboncino.
<N-niente.>perchè aveva inizato a balbettare? Solitamente non lo faceva mai. Tutta colpa di quel cretino che si trovava davanti.
Okay a questo punto bisogna davvero venerarmi. Ci vediamo al prossimo capitolo.<3
Park Seojoon
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You Make Me Begin. KOOKV [ITA]
FanfictionTaehyung inizia l'università,in un collegio prestigioso, solo grazie ai suoi sforzi e allo studio costante. Ha sempre avuto soddisfazioni dalla vita. Ottimi voti, amici perfetti, due migliori amici fantastici, la famiglia che lo accettava per quello...