- allora mi vuoi spiegare che è successo? - domanda Tom bevendo un sorso di latte
- niente, mi annoiavo...- cerco di rispondere con disinvoltura addentando un toast con la nutella
- stavi scappando,non ti ho mai visto correre in quel modo- insiste il mio amico
- senti siamo in ritardo per la scuola, mi presti una felpa e cerchiamo qualcosa per coprire i capelli - dico alzandomi e cercando di cambiare discorso.
Mentre saliamo le scale Tom continua a guardarmi - hai parlato con Lucas?-
- si...ma ha creduto tutto il tempo che fossi un ragazzo- rispondo seccata,
Entriamo nella sua stanza e lui iniza a cercare una felpa decente da prestarmi
- quindi fammi capire Lucas ti ha parlato?- domanda con un sorriso a 32 denti
- cosa non hai capito del " MI CREDE UN RAGAZZO "?- sbotto scombinandomi i capelli
In tutta risposta mi lancia una felpa nera e a seguire un cappello di lana anche esso nero
- scherzi? siamo ad aprile il cappello di lana non lo metto neanche a Natale- lo guardo sbigottita
- senti...dopo scuola andiamo al centro commerciale e compriamo qualcosa di accettabile. Oppure andiamo dal parrucchiere e chiediamo di farteli rosa- scoppia a ridere
- sai cosa odio più di te in questo momento?- domando e in tutta risposta ricevo un no con la testa e una risata
- la risata- esco vado nella stanza degli ospiti e mi cambio.
Mentre sistemo i capelli nel bagno ripenso a quella ragazza, Lise, quanto è bella? No io penso a Lucas, allora quanto erano belli gli occhi di Lucas? Mai quanto quelli di lei, i suoi erano di un verde intenso, smeraldo e poi aveva le lentigini, che figura di merda ho fatto per le lentigini... Ma il pezzo forte erano le sue labbra...erano morbide,erano wow.
BASTA sono una ragazza e mi piace Lucas, e da quando avevo 11 anni che mi piaceva lui e adesso che ne ho 17 sono ancora più sicura di ciò... non è vero.
- Hai finito di guardarti allo specchio, metti il cappello e andiamo- dice Tom facendomi prendere un infarto.
Mentre scendiamo indosso il cappello e lascio fuori qualche ciuffetto sul davanti.
Usciamo di casa e ci dirigiamo a scuola, durante il tragitto Tom prova a estorcermi qualche dettaglio in più ma in vano, parcheggiamo e andiamo verso il cortile.
- la ragazza con cui ti stavi baciando ieri, invece?- provo a fare conversazione
- ah, me la stavo lavorando ma tu hai deciso di rapirmi- dice sospirando
- vabbè ma hai tante ragazze con cui provarci...- non finisco la frase che qualcuno mi tira per un braccio
- Hey pivello, il bacio di ieri ti ha fatto paura? - Domanda divertito Logan, continuo a pensare che dovevo nascere opossum
- No...mi aveva chiamato mia madre- provo a rispondere
- che bacio?- domanda Tom confuso
- oh poverino il tuo fidanzatino non sa niente?- domanda una voce molto familiare a quella di Lucas
- lui non è il mio ragazzo!- mi volto e mi ritrovo difronte la ragazza Angelo e niente potrei restare così per sempre...ah e accanto a lei c'è anche Lucas... mi infastidisce molto tutto ciò, ma non so perché.
- hai baciato qualcuno?- ridomanda ancora più confuso Tom
- ok sentite c'è stato un grosso malinteso...Io non sono un ragazzo- ritento sperando che stavolta capiscano
- infatti sei uno smidollato- risponde Juan spuntando dal nulla, mi volto verso di lui ma vengo attirata dalla voce di Lise
- è un perdente lasciatelo stare...- si volta e se ne va seguita dalla combriccola.
Tom si volta verso di me - posso fare una domanda?- domanda alzando il dito - certo- rispondo con un tono di disperazione,
- che cazzo è successo ieri sera?- domanda sfinito
- lascia stare...- dico entrando a scuola e avviandomi nella mia classe.
È passata circa mezz'ora da quando sono iniziate le lezioni e giuro che non avevo neanche la voglia di prendere appunti, quanto cazzo è noioso Leopardi?
Il bussare della porta mi fa ritornare alla vita reale, e dalla porta sbuca Lise.
LISE?
- si prego?- domanda la prof seccata per dover interrompere la sua amata lezione
- questa è la 4B?- domanda spaesata, ricevendo un annuizione in cambio continua - sono Lise Watson, ho cambiato scuola e questa è la classe a cui sono stata assegnata- la prof fa le cenno di entrare e continua - mettiti accanto a River, anche perché è l'unico posto libero- menomale stara accanto a River non a me...Io sono River ma che cazzo perché non ragiono più?
- mi fai sedere?- domanda Lise,
No che non ti puoi sedere
- si certo- rispondo cordiale, la lezione continua ma io non ascolto mezza parola sono troppo occupata a sopprimere queste dannate farfalle nello stomaco finché lei non mi rivolge la parola
- quindi eri gay?!- afferma lei masticandoil tappo della penna,
- non sono gay!- ribatto con lo stesso tono e in lei provoca un ridolio
- senti facevi più figura a dire di essere gay...almeno non saresti considerato un pivello- insiste
- senti pensala come vuoi - mi alzo sentendo il suono della campanella e andando nella classe successiva mi siedo in fondo e attendo l'ingresso del prof e invece entra sempre la stessa cazzo di ragazza, che si viene a sedere accanto a me
- ci sono tanti posti...vai a sederti con i ragazzi popolari lasciami stare in santa pace!- esclamo esasperata con le mani in faccia.
● 1 ore dopo ●Sono riuscita a scollarmi quel misto tra Angelo e demone che mi perseguita, fa troppe domande preferirei fare una seduta da uno specialista che continuare a parlare con lei.
Ora sono nel bagno mi sto lavando la faccia non questa situazione è esasperante
- Ma quanto fai schifo da 1 a guardone di merda?- urla Lise uscendo da una porta del gabinetto - prima fai tutto lo stronzo e poi mi segui fino al bagno?- cazzo qua stiamo sfiorando l'incredibile...
- senti io non sono quello che credi sono...-
- ah no e cosa sei? Un gay che non accetta quello che è, e prova a farsi piacere le ragazze?- continua a urlare, sento la voce della bidella che minaccia di entrare nel bagno e di riflesso mi infilo in una porta tirando Lise con me e chiudendo con il gancio.
La situazione è abbastanza imbarazzante io sto tenendo Lise tra la porta e me, e la mia mano le sta tappando la bocca, lei mi guarda con paura e ne posso anche capire il motivo quindi appena il pericolo è finito mi sposto all'istante.
- senti..- uno schiaffo interrompe la mia frase e con essa anche la mia lucidità.
- sei un maniaco!- dice puntando un dito verso di me.
- ho semplicemente sbagliato bagno, ok?quella bidella mi odia e se ti vedeva urlare da sola avrebbe pensato che fossi pazza! - invento una storia che non reggerebbe neanche se fosse vera.
- facciamo un patto...- dice lei di punto in bianco
- che patto?- domando
- ...tu sarai il mio migliore amico gay!- continua, penso che lei si tutta fuori...non sono un ragazzo ma sono tutti cechi?
- non esiste, e poi non sono gay! Perché inoltre usate questa parola come insulto?- sbotto- io non capisco perché ce l'avete tanto con me...ieri mi avete prelevato dalla mia amata solitudine e mi avete costretto a giocare o sarei con la testa nel water tutt'ora. Io ho già un migliore amico non ho bisogno di altri amici...- vengo interrotta da due labbra che premono sulle mie, questa volta è un bacio diverso, forse perché non è il classico bacio a stampo, so solo che è magnifico, non vorrei staccarmi ne ora e ne mai...Ma la magia finisce al suono della campanella per la ricreazione, ci stacchiamo e stavolta è lei che prova a scappare, riesco a bloccarla in tempo per un braccio
- sei tu che scappi ora?- domando ancora affannata dal bacio lei mi da le spalle e risponde senza guardarmi
- tu non vuoi altri amici...e non sei neanche gay,quindi...-
- potrei fingere di esserlo, se vuoi...- la interrompo, penso che lei mi abbia fatto un incantesimo non so quello che faccio, ci rendiamo conto di quello che ho detto?
- ci sentiamo Alex- strattona via la mia mano e si dilegua tra la folla di studenti nei corridoi,
Forse posso dire di avere solo una certezza nella mia vita, che magari l'alex che crede lei non è gay, ma l'alex quella vera... la vera io è gay...sono lesbica.
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La ragazza di crush ~lesbian~
RomancePuò una ragazza innamorata da 6 anni di un ragazzo perdere la testa per la ragazza di quest'ultimo? Alex, 17 anni, è una ragazza molto timida, che per via di una scommessa persa si trova a vivere una vita che non si sarebbe mai aspettata...🏳️🌈 St...