La mamma

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- ti rendi conto di quello che hai fatto?- sbraita mia madre, Tom ha una mano in faccia e Lise è confusa,
- mamma che ne dici se ne parliamo un altra volta? Stavo spiegando la matematica ad un'amica- invento notando il mio quaderno di matematica aperto sulla scrivania,
- quale compagna?- chiede confusa, si guarda intorno e nota la figura di Lise,
- ah, penso che la matematica potrai spiegarla anche un altro giorno!- ricomincia ad urlare
- va bene, però calmati - provo a tranquillizzare la situazione ma lo sforzo è vano,
- calmati un corno, tuo padre mi ha detto tutto! Ti rendi conto del guaio che hai fatto? Farti rincorrere da Golder!? Ma sei fuori? Prima ti fai pestare e adesso hai rischiato una sospensione! Sei in punizione!? Prendi le tue cose e torniamo a casa immediatamente, le uniche uscite autorizzate sono la scuola la mattina e il lavoro al cinema la sera. PUNTO- dice tutto d'un fiato, fa una pausa di 5 secondi e ricomincia - e poi di chi sono quei vestiti che indossi? Tuo padre ha detto che oggi avevi dei vestiti insoliti, non tuoi!- ok devo fermarla - mamma i vestiti me li ha prestati Tom, adesso scendi io prendo le mie cose e ti raggiungo.- dico trascinadola fuori grazie anche all'aiuto di Tom e chiudo la porta.
Mi volto verso Lise che in tutto ciò è restata zitta e ferma,
-se avessimo perso qualche secondo in più penso sarei volata dalla finestra...- ammette lei ridendo mentre io inizio a prendere i vestiti e a metterli in valigia,
- lezioni di matematica, eh?- mi prende in giro lei - certo che era incazzata, non hai mai preso una punizione? O fatto a pugni con qualcuno?- domanda - diciamo che i miei pensieri erano altri prima...- chiudo la valigia e mi volto verso di lei, e noto sul suo collo dei segni violacei- ehm...quelli come li copri?- dico avvicinandomi e indicandoli, lei si guarda allo specchio dell'armadio e poi si volta verso di me, siamo di nuovo a pochi centimetri di distanza.
- il fondotinta basterà- sorride guardando un po' troppo le mie labbra - e con Lucas? Potrebbe scoprirli, ho già troppi casini, un'altra maratona del genere a scuola e penso che possono comprarmi la bara...- ironizo io verso la fine, lei avvicina ancora di più le sue labbra alle mie - al massimo la bara te la compro io- ride a fior di labbra per poi baciarmi, ci stacchiamo e scendiamo le scale, dopo qualche minuto sono in auto con mia madre che continua ad urlare imperterrita...Quando ha finito si volta verso di me come se non fosse niente - quella ragazza?- domanda - ah si chiama Lise, è nuova, andiamo in classe insieme ed è mia...amica - rispondo,ma  l'interrogatorio continua - più che simpatica sarà paziente...anche perché in 17 anni non hai mai avuto amiche, nel senso di amiche femmine-
- c'è la prima volta per tutto no?- insinuo e lei annuisce - si, ma lei secondo me ha già avuto la sua prima volta, a giudicare dai segni sul collo poi...- - MAMMA- la interrompo - ti rendi conto di quello che stai dicendo? Stiamo parlando di due cose diverse, e poi cosa? Che ti interessa? Non lo so...- lei mi guarda divertita, dopo qualche minuto ritorna alla carica - è fidanzata?- ma che vuole da me? - si è fidanzata- rispondo sognando di arrivare a casa il prima possibile - con chi?- continua - un ragazzo- questo discorso mi sta facendo innervosire - e come si chiama?- giuro che scendo dall'auto - Lucas - mia madre mi guarda a bocca aperta - stai scherzando? Un maiale come lui con una così?-
- No non scherzo- rispondo esasperata, più questo discorso continua più il mio stomaco si contorce per la gelosia.
Arrivati a casa vado in camera lancio la valigia e senza neanche cambiarmi vado nella direzione del cinema.
Entro dentro e chiedo in reception
- sono qui per il sottospecie di lavoro sociale...cosa devo fare?-
Alla mia domanda un ragazzo sulla ventina mi indica una porta - entra in quella stanza, li trovi la capo turno, ti spiegherà tutto...- ringrazio e raggiungo il luogo indicato, busso
- avanti - sento provenire da dentro, abbasso la maniglia ed entro, seduta ad una scrivania trovo... Emily?
- ciao - esordisce lei sorridendo, mi fa cenno di avvicinarmi e così faccio.
- allora, questa è la tua divisa, indossala nello spogliatoio e poi ti spiego quello che dovrai fare - mi sorride lei porgendomi la divisa.
È una camicia bianca con una gonna nera e sul cartellino c'è scritto ALEXANDRA.
Sposto lo sguardo dalla divisa e guardo la ragazza di fronte a me,
- non posso avere la divisa maschile?- domando grattandomi la testa, lei annuisce e mi porge un altra divisa, quest'altra ha i pantaloni al posto della gonna ed è già molto meglio.
- il mio nome... se vengono dei miei "amici" e leggono Alexandra...non so come reaggirebbero- provo a formulare la frase senza mostrare imbarazzo - non posso cambiare il nome al tuo cartellino- mi risponde - ma...per favore- supplico, lei ci pensa un po' e poi parla - tu vai a cambiarti, io vedo che posso fare- detto ciò prende il tesserino con il mio nome  e mi fa strada verso lo spogliatoio.
Mi cambio ed esco, qualche metro più in là trovo Emily, mi avvicino e allungando il braccio mi da un jilet rosso - avevo dimenticato questo- dice con tono di scuse - non fa niente tranquilla...per il nome?- domando
- ah si sono riuscita a farlo cambiare...e per evitare equivoci, ho fatto scrivere Alex.- risponde porgendomelo. Mi sistemo e dopodiché lei mi spiega quello che dovrò fare.
- quindi ripeti- mi impone lei con tono autoritario - allora io sarò al banco dei popcorn e delle bibite, se le persone hanno già fatto lo scontrino le servo, in caso contrario li invito ad andare in cassa e ritornare con lo scontrino-  ripeto senza dimenticare nulla, lei sorride e mi lascia da sola al bancone dileguandosi.
Inizio il turno abbastanza bene, è mercoledì quindi non c'è tanto afflusso di gente, finisco di servire il cliente e gli auguro una piacevole visione, mi volto verso il cliente successivo e io ottengo una piacevole visione... davanti a me c'è Lise sorridente
- ciao- saluto io - ciao alex- ricambia lei ancora più sorridente e si siede a una seduta del bancone
- allora mi puoi dare dei popcorn?- domanda lei
- hai fatto lo scontrino?- domando ancora meravigliata della sua presenza, lei annuisce e me lo consegna
- di che dimensioni preferisci la scatola di popcorn?-  domando dandole le spalle e guardando le varie misure,
- grande- sento rispondere,  allora prendo la scatola corrispondente e mi volto verso di lei.
- non sono troppi?- domando,  lei ride e fa segno di no con la testa
- sei sola?- chiedo porgendogli la scatola, lei storce il naso e risponde - No...- mi viene un tonfo al cuore a quelle parole

La ragazza di crush ~lesbian~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora