Latin lover

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La punizione passa in fretta, tra baci e chiacchiere, ogni tanto passava il prof a controllare e puntualmente ci trovava in procinto di baciarci.

- Alex...- richiama la mia attenzione mentre camminavamo lungo il corridoio, mi volto verso la mia ragazza che nel frattempo si era fermata

- perché ti sei fermata?- domando confusa, lei sorride e si avvicina al mio volto stampandomi un bacio sulle labbra

- era questo il motivo?- domando divertita con le labbra che sfiorano le sue, lei fa una smorfia buffa e ricomincia a camminare, ma sta volta dandomi la mano.

- In realtà era perché volevo dirti che sei importante e che in meno di due giorni mi hai fatto tornare il sorriso- dice interrompendo il silenzio che si era creato, mentre parla la osservo, non mi guarda, osserva dritto difronte a se, come se queste cose non le abbia dette a me, ma a se stessa, è come se fosse la sua coscienza a parlarle e lei se ne stesse rendendo conto.

- Diciamo che è successo molto in fretta...- continuo collegandomi al suo discorso, questa volta mi guarda e sorride
- Avresti preferito avere più tempo per pensare?- domanda divertita - guarda che sei stata tu, ieri, ad arrampicarti e baciarmi- conclude

- Si ma sei stata tu ad inviarmi i messaggi- ribatto io facendo la finta offesa, lei mi guarda e fa un espressione maliziosa

- beh è evidente che appena ti chiamo vieni, in tutti i sensi - risponde,capendo a cosa stesse alludendo ribatto - pensavo che fosse qualcosa di serio, non che dovessi rimediare alla tua astinenza- affermo appoggiandomi sul cofano anteriore della sua auto, lei mi si avvicina e mi stampa un bacio per poi allacciare le sue braccia dietro la mia schiena

- stai affermando che la nostra situazione non sia importante?- domanda ancora una volta divertita
- no sto dicendo che ieri non era importante, oggi è super importante...- ribatto stampandole un bacio e di istinto mi abbraccia. Stiamo così per quasi un minuto ma ad risvegliarci è il suono di un clacson.
Ci voltiamo e difronte a noi troviamo un suv con i vetri oscurati, continuo ad osservare il veicolo con aria confusa, fino a quando il finestrino non si abbassa.

- Lise che ne dici di tornare a casa?- domanda acida la madre, io sono tra lo stupore e il grottesco
- stiamo scherzando?- domando sottovoce rivolta a Lise
- Mamma cosa ci fai qui?- domanda lei - Hai quel auto per fare degli spostamenti non per sedertici sopra o far sedere gli altri...- continua il suo discorso ignorando la figlia, decido di alzarmi per evitare altri problemi.

- Perché sei qui?- riprova Lise, ricevendo un sguardo di stupore in cambio, - tesoro, sei in punizione e devo verificare i tuoi movimenti-
Lise sembra molto nervosa, chi non lo sarebbe nei suoi panni?
- A proposito di ciò...passerò il pomeriggio e tutta la serata con Alex- dice con un po di coraggio, la madre la guarda interdetta - vedi tra i miei compiti previsti ai fini del successo della tua punizione, tu non puoi uscire, specialmente se ciò comprende anche lei. Cosa non è chiaro?- risponde con un timbro quasi comprensivo come a dire " sciocchina ma che stai dicendo" e ammetto di sentirmi presa un po per i fondelli.
Lise si avvicina verso l'auto della madre - Mamma io oggi esco e sto con lei, e se voglio ci passo pure la notte è chiaro?- si impunta, - Lise non farmi ripetere quello che ho detto è chiaro?- risponde di riflesso alla figlia e continua
- poi dovresti anche dormire da lei?Sei tutta fuori? Ti sei dimenticata come vi ho trovato ieri?-
- Ci sono i miei genitori non sarebbe fattibile...- intervengo io ricevendo uno sguardo fulminante da entrambe, ed è inutile dire che in questa situazione io sia utile come un telecomando senza batterie
- Mamma mi spieghi qual è il problema? È perché una ragazza?- domanda esasperata
- Il problema è che sei in punizione e se non sali in macchina ora ti faccio pentire di aver avuto così intraprendenza a rispondere...CHIARO?- Inizia ad urlare - Ora sali, manderò qualcuno a prendere la tua auto, e ricorda che stasera non vai da nessuna parte- conclude, io mi sento di star osservando una partita di ping pong, Lise sta riflettendo, alza gli occhi su di me e poi guarda la madre
- No- risponde, penso che sua madre sia sull'orlo di una crisi di nervi
- SALI HO DETTO- urla
- A delle condizioni...- continua Lise, io ho molta paura, non capisco dove vuole andare a parare.
- NON ESISTE- urla nuovamente la madre
- E ALLORA NON SALGO- urla a sua volta Lise, la madre ormai esausta - sentiamo quali starebbero?-
Lise prende un bel respiro ed inizia
- Allora, 1 devi ridarmi il cellulare, 2 la punizione durerà solo per una settimana e 3 domani organizziamo una cena dove lei e la sua famiglia verranno, così da far partire il tutto con il piede giusto. Perché vuoi o non vuoi è la mia ragazza ok?- finisce il discorso, devo dire che non mi sarei aspettata un coraggio del genere nei confronti da parte di Lise, mi ha stupita. La madre la guarda e poi guarda me, mi sta scrutando,
- benissimo, ma la punizione durerà per due settimane- risponde, Lise mi guarda come in cerca di consiglio - io non apro bocca, non vorrei morire sai com'è...- le sbiascico a voce bassa, Lise prende nuovamente la parole, - Solo se domani mi permetti di portarla all'alternanza e di riaccompagnarla a scuola- io mi sento una merce di scambio illegale, sono motivo di trattative. La madre mi guarda nuovamente e poi parla - va bene...- ormai sembra arresa, e quasi la capisco, è inutile provare a trattare con Lise, ma adesso ho anche capito da chi ha preso. Lise mi abbraccia e mi sussurra all'orecchio - il nostro appuntamento dovrà aspettare ancora un po', ma è già qualcosa...- termina per poi avvicinarsi per stamparmi un bacio sulle labbra - come torni a casa?- domanda bloccando il bacio - a piedi?- domando quasi a prenderla in giro con voce ovvia, lei storce il naso - se vuoi ti...- la  blocco baciandola, ci stacchiamo qualche secondo dopo e parlo - senti lascia stare, ok?, torno a piedi o chiamo qualcuno, non peggioriamo la situazione.- lei annuisce dispiaciuta ed entra nell'auto della madre che nel frattempo aveva assistito al nostro siparietto. Appena l'auto parte mi inizio ad incamminare verso casa e chiamo Tom.

- Pronto- esordisce

- Ciao, latin lover, come stai?- domando

- Quando mi chiami Latin lover e perché ti serve un favore...- mi conosce troppo bene

- Si diciamo che siamo a Giugno e rischio di prendere un insolazione tornando a casa...- affermo divertita

- perché?- domanda confuso

- beh diciamo che la madre di Lise è venuta a prenderla e io sono a piedi...-

- vuoi che passo a prenderti?- domanda con un aria da mamma chioccia

- mi faresti un piacere, poi se vuoi aggiornare il tuo database da vecchia pettegola ti conviene- rispondo

- non me lo faccio ripetere due volte- afferma divertito chiudendo la chiamata

*poco dopo*

- Giuro che se avessi saputo che farti perdere la scommessa e farti tagliare i capelli avrebbe portato a ciò, avrei preferito lasciare il tuo cuoio capelluto al suo posto- afferma divertito Tom fermandosi davanti casa mia, io gli tiro uno schiaffo scherzoso sul braccio e scoppio a ridere, - lo sai che ti voglio bene?- domando ironica, lui fa una finta riflessione e risponde - è più che ovvio, senza di me non sopravvivresti, sei un caso umano e io ti ho accudito e fatto crescere al meglio...certo potevi riuscire molto meglio...ma mi accontento- dice scoppiando a ridere ancora di più  - ah davvero?- domando e dopo aver ricevuto un bacio sulla guancia scendo ed entro in casa, per poi sentire squillare il mio cellulare...

CIAO A TUTTI,
È tanto che non aggiorno, ma ho intenzione di ritornare a farlo, ringrazio tutte le persone che nonostante tutto hanno continuato ad aspettare e sperare in un aggiornamento...❤❤

La ragazza di crush ~lesbian~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora