Il cinema

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Resto ancora un po con i miei amici e poi vado in classe, nel banco trovo già seduta Lise e la raggiungo, poso il libro di biologia sul banco e lei mi guarda
- spostati, lo dico per te...- bisbiglia triste, come se niente fosse io mi siedo accanto a lei
- vedi ,a me non interessa quello che dice Lucas, se voglio stare accanto a te ci sto, punto. - dico con un mezzo sorriso guardandola, lei ricambia il sorriso e inizia a parlare
- sai devo dire la verità... alla festa non ti facevo così intraprendente -
Questa affermazione mi fa diventare rossa come un peperone,
- beh, mi è venuto instintivo...- rispondo distogliendo lo sguardo dalla vergogna
- quant'è che non vedi la tua ragazza?- domanda, la mia ragazza? Ho una ragazza? In quest' esatto momento mi viene in mente l'accaduto alla festa
- ah...su per giù...un po- spiccico insicura e lei scoppia a ridere
- allora, stasera vieni al cinema?- domanda di colpo smettendo di ridere , inizia a guardarmi negli occhi intensamente
- certo, chi ci sarà?- domando a lei che non mi ha levato gli occhi di dosso neanche un secondo
- tu...Io e i popcorn- dice lei passandosi la lingua sulle labbra,
Ok vorrei saltarle addosso ma mi devo trattenere ci sono troppe persone, mi limito a rispondere
- volentieri, in fondo amo i popcorn e mi piace passare il tempo con te - le sorrido
- visto che ami i popcorn e questa sera sarò il terzo incomodo, sarai tu a offrirmi gentilmente il biglietto- ordina lei divertita, al che io faccio una smorfia divertita - tu mi inviti e io pago il tuo biglietto? Soldi miei scelta mia del film allora- ribatto, lei mi lancia uno sguardo di sfida,ha quasi malizia negli occhi - oh no, il film l'ho già scelto...tu devi solo pagare e fare quello che ti dico!- risponde. Ok la situazione mi fa alquanto paura, si ho paura, ma ho anche tanta eccitazione
- che intendi?- deglutisco, lei mima un "vedrai" con le labbra e iniziamo la lezione.
3 ore dopo ●

Io e Lise ci stiamo dirigendo in mensa, e al tavolo troviamo già tutti seduti
- vi abbiamo già preso da mangiare noi- esordisce Juan, il tavolo della mensa è composto da 6 posti, da un lato ci siamo io al centro e poi Tom e Lise, difronte a me invece si trova Lucas con ai lati Juan e Logan.
- grazie del pensiero - sorrido ringraziando i presenti,
- ti avevo detto di stare lontano da lei- esordisce Lucas cupo, ricevendo un occhiataccia da parte di tutti
- l'altro giorno tu mi hai dato il permesso di baciarla, no?- rispondo io e poi continuo - se ti ha dato fastidio mi spiace, poco, ma mi spiace, però vedi il fatto è che è colpa tua, non mia...- inizio a sfotterlo, ma mi interrompo appena sento la mano di Lise sulla mia coscia,
- mi prendi in giro pivello?- sbotta lui, la tensione aumenta e inizio a sentire caldo, ma non per la possibile morte precoce dovuta al mio continuo provocare Lucas, ma bensì alla mano di Lise ,che stringe la presa saldamente sulla mia coscia, con la coda dell'occhio noto che lei sta ridendo, ma scherziamo
- il gatto ti ha mangiato la lingua? Non parli più?- mi richiama Lucas, e bene penso di aver fatto la minchiata, più minchiata di sempre con questa risposta - No, però mi ha fatto piacere provare quella della tua ragazza, potrei prenderlo a vizio sai?- da dove cazzo mi è uscito tutto questo coraggio non lo so... so solo che sto correndo inseguita da Lucas, che mi minaccia di morte e mi urla contro. Dopo la mia risposta è calato il silenzio, ma a peggiorare il tutto è stata Lise con la frase - sai che ci stavo pensando?- bene dopo quella frase Lucas è partito... adesso siamo al corridoio centrale e io sto esaurendo le forze, mentre lui è inarrestabile, d'altro canto lui è un giocatore di football, io invece le uniche maratone che faccio sono quelle di serie tv nel divano. Inizio ad avere il fiato corto svolto a sinistra, poi a destra, faccio un'altra curva ormai rassegnata e qualcuno mi tira in una rientranza, Lucas non riesce a frenare in tempo la sua corsa e va a sbattere sul preside, siamo nei guai, mi volto verso il mio salvatore e noto che è Juan, che in tutta risposta mi fa l'occhiolino.
- River, nel mio ufficio- sbraita il preside.
Sono nell'ufficio del preside...anzi di mio padre
- Alexandra mi spieghi perché stavi scappando da Golder?- domanda più calmo
- potrei averlo provocato...per sbaglio- provo a salvarmi in corner, mio padre aumenta ancora di più il sguardo indagatorio,
- perché, l'hai provocato?- continua domandando
- perché ce l'aveva con me per una cosa abbastanza trascurabile...- rispondo arrampicandomi sugli specchi
- cosa gli hai fatto?- mi sento in un interrogatorio
- te l'ho detto è trascurabile- rispondo più sicura
- sai che dopo parlerò con lui, vero?-
- quindi?- domando
- lui mi dirà l'accaduto- risponde mio padre
- senti papà, mettimi in punizione ok? Ma ti prego non parlare con lui...me ne occupo io, ok? Chiederò scusa e risolveremo il tutto- lo supplico, dopo qualche attimo di silenzio prende la sua decisione - sarete messi in punizione per 3 ore dopo la scuola,e in oltre tu sarai in punizione per una settimana, stiamo introducendo un nuovo tipo di punizione sono tipo dei servizi sociali...inizierai stasera, al cinema- provo a ribattere- no stasera non posso, ma poi perché io?-
- stasera puoi se non ti vuoi ritrovare in punizione anche a casa, e perché tu? Beh perché sei mia figlia e voglio comunque punirti...- dopo questo si alza e mi fa uscire, dall'uscio della porta comunica a Lucas la sua punizione e poi rientra.
Io e Lucas ci mandiamo uno sguardo di odio reciproco e ci dirigiamo ognuna nella propria classe.
Cammino velocemente per i corridoi ma la voce di Lise mi fa fermare
- certo che sei veloce...- mi volto verso di lei e aspetto che mi raggiunga.
- il prof di quest'ora è assente, possiamo andare in giro per la scuola- mi spiega la bruna
- ok, dove andiamo...- con lei non riesco mai a finire le frasi, mi spinge nel bagno e mi fa entrare in una cabina chiudendo a sua volta la porta, iniziamo a baciarci, e l'adrenalina che è in me inizia ad aumentare, sono baci pieni di passione e desiderio, lei inizia a mordermi il labbro inferiore, io l'attiro a me e le mie mani vanno sul suo sedere e lei ride sulle mie labbra, le sue braccia avvolgono il mio collo e io la sollevo tenendola stretta a me, le sue gambe avvolgono la mia vita, l'appoggio delicatamente al muro e continuiamo a baciarci così per tutta l'ora, ci stacchiamo solo quando suona la campanella, usciamo dal bagno senza dare nell'occhio e ci dirigiamo in classe, prima di entrare lei si volta verso di me
- stasera mi sa che i popcorn saranno un po' gelosi...- dice lei con uno sguardo ammaliante, e là mi cade il mondo addosso
- a proposito di stasera...-

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