Il lavoro di gruppo

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Esco dalla doccia e mi vesto, dopodiché sistemo la mia stanza nell' attesa che arrivi Lise, mancano 20 minuti e non ho mai avuto così tanta ansia. Indosso una canotta bianca con i buchi per le braccia piuttosto larghi che lasciano intravedere il reggiseno, e inoltre indosso dei pantaloncini da basket rossi,
Suona il campanello e vado ad aprire, davanti a me c'è lei,
- ciao - la saluto, ma lei mi ignora ed entra,chiudo la porta
- ti faccio strada per la mia stanza- affermo senza neanche farci troppo caso al modo in cui lo dico, invece lei ci fa abbastanza caso perché la vedo arrossire leggermente, e mi viene da sorridere
- cosa ridi? - domanda con voce di pietra ,
- no niente, non farci caso-  rispondo facendo strada su per le scale, percorriamo il corridoi ed entriamo nella mia stanza.
La osservo muoversi e raggiungere una delle due sedie che ho messo nella scrivania, il suo lato b è qualcosa di strepitoso.
- quindi, così facendo Artù...- si interrompe lei,
- mi stai ascoltando?- domanda guardandomi seccata,
-Cosa? Ah si, certo- rispondo scuotendo la testa, in realtà sto mentendo spudoratamente, abbiamo iniziato da 40 minuti, ma non ho ascoltato mezza parola di quello che ha detto, ero troppo occupata a seguire ogni movimento delle sue labbra e al pensare quanto sarebbe bello poterle baciare di nuovo.
- hai capito?- domanda lei, capito cosa? Mi sono distratta nuovamente
- ti posso offrire qualcosa?- domando consapevole del fatto che tanto i tentativi di studio saranno vani.
- stai scherzando?- domanda guardandomi sconvolta, scuoto la testa convinta,
- no grazie- risponde, - senti dobbiamo finire il lavoro ma a te noto che non interessa affatto- continua
- cosa dovrebbe interessarmi? La storia di due amanti?- domando annoiata dell'argomento, lei mi guarda quasi offesa - stai insultando la letteratura sai?- risponde- loro non sono solo due amanti, loro sono.. -
- due cretini- la interrompo io
- stai scherzando?- domanda stranita,
- no è la verità, nessuno dei due vuole ferire Artù, ma entrambi si amano, poi Artù lo scopre e fanno tutti ciao ciao - dico alzandomi dalla sedia per lanciarmi nel letto.
- che cosa avrebbero dovuto fare? Uccidere Artù?- ribatte lei,
- no, ma di sicuro Ginevra avrebbe dovuto scegliere tra uno dei due, senza far si che i due si sfidasserò tra loro- rispondo chiudendo gli occhi e rilassandomi, - ah davvero? Invece penso che lancillotto si sarebbe dovuto mettere da parte, e non interferire!- continua il dibattito,
Ho paura che non stiamo più parlando della storia,
- si ma è stata Ginevra ad avvicinarsi a lui, facendolo innamorare - ormai è guerra aperta, - si ma anche se Ginevra  ha scelto Artù, lancillotto non dovrebbe andare a baciare tutte quelle che gli pare per divertimento - dice lei irraconda alzandosi dalla sedia, è gelosa, tanto gelosa.
Con una mossa di agilità le afferrò il braccio e la tiro sul letto, lei cade esattamente sopra di me ed inverto le posizioni.
- magari lancillotto vuole mantenere un rapporto di amicizia con Ginevra, solo perché ha paura, ha paura di dirle quello che prova realmente, ha paura di dirle che la ama. Ma nonostante il loro provare a stare lontani, lancillotto sa che per quanto sbagliato desidera ancora le labbra dell'amata come non mai, e prova a dimenticarla con qualcun'altro, ma alla fine ogni tentativo è vano, perché tutte le notti si addormenta sognando Ginevra e tutti i giorni spera di incontrarla per qualche corridoi del castello e vederla sorridere, perché solo il suo sorriso può rendergli la vita migliore.- termino,  lei è a bocca aperta, l'ho stupita, detto ciò mi sdraio al suo fianco e la stringo forte dalla vita,
- che fai?- domanda balbettando,
- voglio riposarmi, non ti conviene spostarti se non vuoi rischiare di ricevere un bacio...- dico chiudendo gli occhi e rilassandomi, lei è tesa, ma piano piano sembra che si stia rilassando. Finché non sento il suo respiro farsi più pesante, si è addormentata, e io faccio lo stesso a mia volta.
Non so di preciso quanto tempo è passato, ma quando apro gli occhi lei è ancora qua, anzi si è girata e adesso il suo viso e poco distante dal mio, mi piace ammirarla quando dorme, è calma e tranquilla. Non so cosa sta sognando ma in fondo spero di esserci anch'io nel suo sogno. Prima abbiamo parlato della nostra relazione, usando i personaggi del racconto ma cambiando completamente la storia, e ho avuto la conferma che lei è molto gelosa, e quasi quasi lei non vuole lasciare Lucas per non fargli un torto...vedo che si sta risvegliando e chiudo gli occhi facendo finta di dormire. La sento muoversi e sbadigliare,  il suo respiro è vicino ma è normale essendo volto contro volto,
- io non so cosa provo per te...ma non riesco ad odiarti, non so se è amore, ma ignorarti per me è un dolore immane...- sussurra lei quasi tra se e se, la sua mano inizia ad accarezzarmi il volto molto lentamente, ed io pian piano apro gli occhi.
Ci stiamo guardando fisse negli occhi, vorrei dirle Ti amo, ma non posso, non voglio farla scappare, non voglio perderla di nuovo.
- sai prima che ti mettessi accanto a me pensavo mi avresti baciata- afferma lei, lei non sa quanto avrei voluto farlo,
- ho detto che ti aspetto... spero solo che ne valga la pena- rispondo, lei è il mio sogno, voglio che lei sia solo mia e di nessun altro.
- perché lo fai?- domanda in un sospiro abbassando lo sguardo,
- cosa? aspettarti?- domando  alzandole il volto con due dita, lei però evita di guardarmi negli occhi, annuisce. Mi prendo qualche secondo per rispondere
- perché per me sei speciale... E perché  ogni giorno mi innamoro sempre di più- adesso il suo sguardo cerca il mio,
- allora perché vuoi essere mia amica se non riesci a vedermi sotto questo punto di vista?- chiede spostando lo sguardo dai miei occhi alle mie labbra
- perché farei di tutto per averti accanto...- rispondo, il suo sguardo è più intenso e la vedo mordersi il labbro
- oggi nello spogliatoio di cosa stavate parlando?- abbassa nuovamente lo sguardo, non ho il coraggio di dirgli la verità
- non importa ho capito...- dice facendo per alzarsi, ho le mani sul volto
- aspetta...- la imploro,  lei mi guarda, è seduta sul letto e delle lacrime rischiano di solcarle il volto.
- è successo...ma non ho provato niente, neanche un briciolo di quello che ho provato con te.- lei si alza definitivamente dal letto e si va a sedere sulla sedia, guarda il cellulare
- sono le sei...Io è meglio che vada via-
Sentendo quelle parole mi drizzo in piedi e mi metto davanti a lei bloccandola.
- no ti prego... resta -
- sarei dovuta andare via già un ora fa-  risponde, ha la voce spenta.
- ti amo...- dico queste parole senza neanche rendermene conto, lei spalanca gli occhi
- io...- prova a parlare ma la interrompo, le mie labbra sono sulle sue.

La ragazza di crush ~lesbian~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora