Mi manchi

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Che cosa è successo? E poi perché deve proprio parlarne con me?
- alex, ecco il succo- arriva emily entrando dalla porta, devo ammettere che è sexy,
- che fai ?mi stai squadrando?- dice porgendomi il bicchiere, faccio per prenderlo ma ritrae subito la mano.
Io la guardo confusa e lei parla
- voglio che domani sera ceni da me...-  dice quelle parole con il suo solito ghigno
- in che senso? Perché?- domando sperando che non sia quello che credo
- ti voglio presentare i miei genitori-
Risponde
- cosa? Ma non stiamo insieme, ceh eravamo d'accordo su questo quando abbiamo iniziato-  cerco di farle ricordare, lei fa un espressione come dire " eh allora?"
- lo so...ma è quasi un mese che facciamo l'amore tutti i giorni...poi tu non sembri più tanto interessata a Lise,tra l'altro ho già incontrato tuo padre a scuola e abbiamo parlato. Sabato sono a cena da voi...quindi domani tu sarai a cena dai miei-
Spero di aver capito male...
- in che senso? Di cosa hai parlato con mio padre?-
- lui mi ha chiesto il perché siamo così intime a scuola, e con intime era palese che intendesse i vari baci e io ho risposto che stiamo insieme...-
- COSA CAZZO HAI FATTO? STAI SCHERZANDO?- inizio ad urlare,
- HAI DETTO DI AVER FATTO COMING OUT GIÀ LA SETTIMANA SCORSA DOV'È IL PROBLEMA?- si infuria lei
provo a calmarmi
- IO E TE NON STIAMO INSIEME!- esclamo
- perché? Non ti piaccio?- inizia a singhiozzare, tutte a me le pazze che palle.
- non ho detto questo, sei una bellissima ragazza ma non mi piaci in quel senso...- provo ad aggiustare la situazione ma inutilmente
- sappi che se domani non sei a cena da me, ti farò pentire di essere nata. E che ti piaccia o no, tu hai scelto di venire da me dopo che la tua finta ragazza ti ha abbandonato, quindi visto che ti sono piaciuta per tutto il mese, ti piacerò anche domani e via a seguire. Ok?- dice il tutto con un tono autoritario che quasi mi fa rigelate il sangue.
- ti faccio sapere stasera... ora dammi la maglia devo andare-  dico mettendo i pantaloncini
- mi devi dare una risposta ora...non stasera- dice levandosi la maglia e lasciando il seno scoperto,
- dammi la maglia...- ripeto cercando di prendere la maglia
- quindi?- domanda
- Quindi dammi la maglia, perché sono io a decidere quello che voglio o non voglio fare. E poi io posso fare a meno di te, sei tu che non riesci a fare a meno di me,quindi non ti conviene minacciarmi- dico afferrando definitivamente la maglia, lei sta zitta. finisco di vestirmi  ed esco dalla sua stanza per avviarmi davanti la porta d'ingresso, lei mi segue e sotto dopo essersi degnata di indossare una maglia parla iniziando a sorseggiare quello che una volta doveva essere il mio succo
- sai mi piaci quando sei autoritaria, hai un non so di sexy, se vuoi possiamo fare anche un altro giorno non per forza domani.- mi si avvicina e mi stampa un bacio - fammi sapere -
Io in tutta risposta apro la porta ed esco.
Prendo il cellulare e noto che i messaggi di lise sono aumentati,
- ti prego è urgente-
- dobbiamo parlare ora-
- per favore-

Faccio un sospiro e decido di rispondere

- dove sei?-

Neanche un minuto dopo arriva la risposta

- a casa mia-

Poso il cellulare e inizio a camminare, lei non è molto distante da Emily quindi non ci vorrà molto,
Mentre cammino penso a cosa sia successo, ma più che altro penso a come dovrò comportarmi,
Arrivo davanti casa sua e prima di suonare faccio un respiro profondo,
Al citofono non risponde nessuno ma comunque il cancello si apre, entro e cammino per l'immenso giardino.
Arrivata alla porta di ingresso, vado per bussare ma la porta si apre nello stesso istante.
Davanti a me c'è lei...perfetta come sempre, bella come sempre, non mi guarda ma mi fa comunque accomodare.

- cosa vuoi?- dico seria sedendomi sul divano
- non si saluta?- prova a scherzare ma la fulmino con lo sguardo
- quindi?- continuo
- è successo che...-  prova
- che cosa?- continuo ad insistere sempre con lo stesso tono scazzato
- stai con emily?- domanda cambiando argomento
- me ne vado che è meglio- faccio per alzarmi ma lei mi blocca, ma lo fa abbracciandomi, inizia a piangere e mi stringe fortissimo.
- è successo che mi manchi...troppo- singhiozza, ma io la allontano
- pensavo che fosse qualcosa di serio...- mi dirigo verso la porta
- ho bisogno di te...- sussurra abbastanza forte da farmi capire
- anch'io ne avevo di te ma tu te ne sei fregata, hai pensato solo a te stessa- rispondo tornando vicino a lei
- tu mi hai mandato via- ribatte sempre con un sussurro
- cosa avrei dovuto fare? Essere il tuo zerbino?- rispondo alzando la voce
- ho lasciato Lucas...- afferma, ammetto di aver perso un battito,
- voglio te...senza nascondermi,non mi importa degli altri, il mio odio verso emily è aumentato a dismisura da quando ti sta attaccata, però se è la tua...-
- non è la mia ragazza, lei vorrebbe ma io le ho sempre detto no- la interrompo, lei fa un mezzo sorriso
- potremmo ordinare le pizze e cenare qua?- prova lei
- senti, per quanto i miei sentimenti nei tuoi confronti non siano cambiati, voglio pensarci,ok? Hai lasciato Lucas ma...- le sue labbra sono sulle mie.
Non ha perso il vizio, quando il discorso non le piace mi interrompe così, il problema è che a me piace avere le sue labbra sulle mie...
Approfondisco il bacio e lei mi spinge sul divano, si siede sopra di me e io stacco le mie labbra dalle sue per iniziare a baciarle il collo.
Le levo la maglia, sto per slacciarle il reggiseno quando
- Lise sono mamma, sono tornata due giorni prima...-
Ma che cazzo...è un segno? Devo affittare una casa segreta per fare l'amore con lei?
In quella sala c'è un silenzio assordante...pieno di imbarazzo,
Lise è un pomodoro e sta nascosta nel incavo del mio collo, io dalla mia parte vorrei seppellirmi, mentre la madre mi guarda dritta negli occhi.
- Lise...- biascica la madre

La ragazza di crush ~lesbian~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora