Lo pretendo

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Ci squadra una ad una attendendo che qualcuno inizi a parlare.
Decido di prendere la parola
- oggi durante la lezione Lise si è sentita male e io volevo portarla in infermieria poi però siccome il bagno era più vicino lo portata li e l'ho aiutata- diciamo che la mia versione regge veramente poco ma va bene,
- e sentiamo watson...cosa ti saresti fatta?- domanda sicuro che anche solo una domanda banale avrebbe fatto saltare la mia scusa
- il ginocchio, ho sbattuto il ginocchio contro il piede del banco...- prova a reggere il mio gioco,
- quindi siete andate al bagno senza permesso perché hai sbattuto il ginocchio nel banco?- riassume,- si- rispondo immediatamente pensando ci fosse cascato,
-  allora perché...lei ha sentito quello che ha sentito? Perché siete state quaranta minuti in un bagno? per fare cosa poi ad un ginocchio?- domanda alzando il tono della voce,
- e poi una domanda più che da preside è da padre... perché lei dice di essere la tua ragazza e tu invece lo neghi e poi vai  a fare quello che vuoi in bagno con un'altra? - a quella domanda Lise si volta verso di me,
- tu stai com Emily?- domanda esterrefatta
- si esattamente, se no che motivo avrei di non farmi i fatti miei in tutto ciò?- risponde Emily con la voce da finta ferita - no, no e no, non è vero papà parlandoti da figlia sono coerente con quello che ti ho detto ieri sera, io non sto con emily, lei vorrebbe ma no, vuoi la verità...- mi blocco, mi padre mi fissa come a chiedermi di continuare, mentre Emily ribatte arrabiata - ah davvero? E allora perché tutti i pomeriggi vieni da me...in tutti i sensi- lo sguardo di Lise brucia su di me, vorrei scomparire, - allora è vero io da un mese a questa parte mi stavo frequentando con Emily, ma sono sempre stata innamorata di Lise, mi dispiace dirlo ma la vedevo solo come un cerotto che però era troppo piccolo per la ferita che doveva contenere, quando però ieri lise mi ha scritto sono andata da lei abbiamo parlato e...- mi fermo e la guardo, lei ha le lacrime che spingono per uscire, le prendo la mano lei la stringe ma non mi guarda- e ci siamo fidanzate, pa lei è la mia ragazza- lise si volta di scatto con un sorriso in volto - oggi è vero eravamo in bagno e non avendo ghiaccio abbiamo optato per un po' di acqua sulla parte interessata, visto che avrebbe dovuto togliersi i pantaloni ho chiuso la porta, è vero siamo state lì per tanto tempo rispetto al tempo necessario, ma ci siamo solo baciate, perché sua madre non accetta la nostra relazione...quindi ne abbiamo approfittato per stare un po' da sole- concludo inventando il resto della storia, mio padre mi squadra, sta per parlare ma viene interrotto da Emily che mi tira uno schiaffo e alzandosi senza dire una parola o chiedere il permesso se ne va
- me lo sono meritato... su per giù- affermo massaggiandomi la guancia
- tu confermi ciò? Anche se mi sembra assurdo che succeda il contrario?- domanda mio padre a Lise, lei mi guarda e annuisce
- allora voi ora andate a lezione, dopodiché andrete a chiedere scusa all'insegnante e poi...vi farete comunque un' ora di punizione dopo scuola.- entrambe annuiamo e ci dirigiamo all'uscita quando mio padre ci richiama - io ora parlerò con tua madre, vedrò che posso fare sia per farti restare in questa scuola, sia per voi due...ok? Però non fatemi pentire di ciò e se proprio volete baciarvi o fare altro non avete bisogno del bagno della scuola, potete anche resistere fino al pomeriggio, chiaro?-
Dopo quelle parole io e Lise scoppiamo a ridere e annuiamo, per poi dirigerci fuori dall'ufficio.
Lì ad attenderci c'è la madre di Lise che mi guarda con un disprezzo inimmaginabile, noi in tutto ciò la ignoriamo e ci dirigiamo in aula.
- quindi stiamo insieme?- domanda Lise guardandomi con occhi pieni di gioia, alzo le spalle e rispondo - dopo il casino che stava per succedere, non è che lo desidero...lo pretendo- queste mie parole la fanno arrossire e finalmente abbiamo raggiunto l'aula, ci andiamo a sedere e noto che lo sguardo di Emily è concentrato su di me ma me ne infischio,
- ora ti prego di tenere le mani apposto...- affermo guardando la ragazza al mio fianco, - quale posto?- domanda facendo una smorfia, - il loro preferito- ribatto,- quindi su di te?- domanda divertita, e non posso fare altro che sorridere - no facciamo il secondo- continuo e lei - quindi il letto?- continua, - facciamo che il terzo lo scelgo io...il banco- dico sbuffando divertita e prendendo le sua mano e mettendola sul banco, seguiamo la lezione e finita facciamo proprio come aveva detto mio padre,andiamo dalla prof e chiediamo scusa per il comportamento. Essendo la ricreazione mi avvio verso la mensa seguita da Lise,che di colpo mi blocca per un braccio, mi volto e la guardo confusa
- che c'è?- domando, lei non risponde anzi mi trascina in mensa e dopo aver preso due tramezzini a caso mi sballottola da un corridoio all'altro senza neanche darmi il tempo di formulare una domanda. Stiamo camminando nel cortile quando mi lascia il braccio e mi fa cenno di seguirla per il giardino, io faccio come vuole senza obbiettare, arrivati in fondo alla distesa verde lei si siede sotto un albero e mi lancia un panino.
- vieni qui...- dice battendo la mano sull'erba al suo fianco, - ai tuoi ordini- dico sedendomi, lei poggia la sua testa sulla mia spalla e poi parla,
- sai...inventi storie talmente incredibili che si fa fatica a non credere...- mi volto a guardarla e storcio il naso - beh diciamo che hai detto ahi e io mi sono presa cura di te, non era del tutto falso.- lei apre il panino e gli da un morso,
- sai quando ti ho visto la prima volta alla festa mi sembravi una persona interessante, e ho chiesto ai ragazzi di farti avvicinare...- mentre lei racconta io resto in silenzio e ascolto - era palese che tu non fossi a tuo agio, ma non riuscivo a toglierti gli occhi di dosso eri una calamita.- anche io inizio a mangiare il mio panino e le avvolgo un braccio dietro le spalle.
- prima del bacio essendoti molto vicina capii che tu non eri un ragazzo ma mi attirava troppo, e ti baciai. Da lì in poi feci una mezza messa in scena, Logan era l'unico a conoscenza di tutto ciò, infondo il migliore amico gay l'avevo già...- - cosa?- la interrompo sbalordita, non ci credo.
- Logan è gay?- lei annuisce - perché non l'avevo capito?- domando più a me che a lei, - si è gay allora?- domanda scoppiando a ridere
- niente...era solo per dire-

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