"Lex! Sei pronta?" urla Harry dal piano di sotto. Afferro lo zainetto blu e scendo le scale velocemente cercando di non cadere.
"Eccomi" mormoro. Abbraccio la nonna e rivolgo un sorriso smagliante a papà e Mike.
"Fate attenzione" mi sussurra Mike mentre mi stringe, anche lui, a sé in un abbraccio soffocante. Salgo in macchina e li saluto con la mano mentre ci allontaniamo diretti all'aeroporto.Dopo quel bacio non ho più visto Cameron da sola, ci siamo solo rivolti qualche sguardo imbarazzato a pranzo con i ragazzi il giorno di Capodanno, dato che Kendall era tornata dalla Russia e non vedeva l'ora di darci i souvenir. Ho pensato tanto a cosa fare riguardo il bacio, ma non ho avuto nessun'illuminazione, così ho deciso di evitare di parlarne o pensarci, nonostante non ho smesso, durante quel pranzo e quello scambio di sguardi, di sentire le farfalle svolazzare nel mio stomaco. Con Harry le cose sono migliorate, lo ha notato anche Mike. Mi abbraccia più spesso, scherziamo insieme e tutte le cose che, in genere, fanno i fratelli, ovviamente compreso litigare.
Scendo dalla macchina e trascino, con l'aiuto di mio fratello, la valigia all'interno dell'aeroporto. Ci avviciniamo ai nostri rispettivi professori che iniziano a fare l'appello, per poi distribuirci i nostri biglietti. Non ho mai preso un aereo in vita mia e spero soltanto di avere un posto lontano dal finestrino perché se guardo giù rischio di vomitare. Sono emozionatissima, non vedo l'ora di vedere Londra.
Dopo aver posato le valigie, saliamo sull'aereo e vado alla ricerca del mio posto. Sfortuna vuole che mi sieda tra Kira e Cameron, l'unica cosa a mio favore è che non ho il posto accanto al finestrino, dov'è seduta Kira, anche se l'idea di vomitarle addosso è allettante, ma il pensiero di dovermi sedere accanto a Cameron, mi terrorizza. Quando la voce metallica ci consiglia di allacciare le cinture perché l'aereo sta per decollare, inizio a tremare e temere il peggio, a causa di tutti i film d'azione che ho visto.
"Paura, Harper?" ridacchia Kira perfida, sistemandosi una mascherina nera per la notte, con su scritto 'fate riposare la principessa', sugli occhi. Nemmeno quella mascherina riesce a strapparmi una risata e distrarmi.
"Tieni" afferma Cameron, porgendomi un auricolare. Lo afferro, sfiorando le sue dita e quel breve contatto basta a farmi rabbrividire. La canzone 'Never say never' dei The Fray parte, strappandomi un sorriso. Chiudo gli occhi e abbandono la testa sulla sua spalla."Alex, siamo arrivati." Qualcuno mi scuote la spalla, facendomi aprire di colpo gli occhi. Alzo la testa ancora poggiata sulla spalla di Cameron e mi rendo conto di essere su un aereo a Londra.
"Ok, grazie di avermi svegliata" gli sussurro imbarazzata, alzandomi per raggiungere l'uscita. Lui mi afferra il polso per impedirmi di continuare la mia fuga dai suoi occhi verdi. "Dopo dobbiamo parlare" sussurra diretto, posando qualche minuto lo sguardo sulle mie labbra, annuisco, liberandomi dalla sua presa.Fa molto freddo rispetto a Miami così mi stringo nel mio cappotto nero nel tentativo di riscaldarmi. Adoro il clima che c'è a Miami, adoro il mare e le bellissime spiagge, ma qualche volta mi piacerebbe il freddo, essere sommersa dalle coperte pesanti e bere cioccolata calda.
Camminiamo verso la hall dell'albergo, dove pernotteremo, mentre il professore ci distribuisce le chiavi delle nostre stanze. Quando arriva il mio turno non mi stupisco di essere in camera con Kira, è già iniziato male questo viaggio speriamo non peggiori. La stanza è a dir poco splendida, offre una vista su tutta Londra ed è molto spaziosa, al suo interno ospita un bagno con una bellissima vasca idromassaggio.
"Non osare toccare qualcosa di mio con quelle manacce" mi minaccia Kira, posando la sua valigia sul letto a destra.
"Tranquilla, non ci tengo" alzo le mani in segno di resa e mi allontano per andare in bagno.
Dopo esserci sistemati, raggiungiamo i professori e la nostra guida turistica. Londra è uno spettacolo mozzafiato e, mentre la guida spiega la storia di tutte le attrazioni che ci circondano, io mi perdo ad osservare la London Eye in lontananza e il Big Ben dall'alto."Bella, vero?" Non mi sono nemmeno resa conto di essere rimasta imbambolata mentre gli altri avevano continuato il percorso, lasciandomi dietro.
"Da morire" gli sorrido e riprendo a camminare al suo fianco.
"Stasera voglio portarti in un posto, dobbiamo parlare" mi ricorda, ma fingo di non sapere di cosa dobbiamo parlare e lo guardo stranita.
"Di cosa esattamente?" mi guardo attorno pur di evitare il suo sguardo. Non posso fare a meno di pensare che stare con lui a Londra mi piace da morire."Di quel bacio" sussurra impercettibilmente, come se mi stesse confessando un qualcosa di proibito. Abbassa lo sguardo e si gratta la nuca imbarazzato.
"Ah, giusto! Quello" affermo, fingendo di averlo dimenticato. Sapevo che si riferiva a quello, ma sentirglielo dire mi riporta con la mente a quel giorno. Il vento che gli scompiglia i capelli, le sue labbra carnose che si muovono sulle mie, la sua mano posata sulla mia guancia, le mie mani allacciate al suo collo...
"Ehi, ci sei?" mi chiede, schioccando le dita davanti ai miei occhi. Il rossore si espande sulle mie guance, quando mi rendo conto di quello che stavo pensando.
"Si, raggiungiamo gli altri" mormoro semplicemente, riprendendo a camminare. Afferro il telefono dalla mia tasca e lascio un messaggio a Kendall, dicendole che devo parlarle. Non le ho ancora raccontato del bacio e un po' mi sento in colpa, lei non ci ha pensato due volte a raccontarmi di Luke e ancora oggi mi racconta ciò che succede fra loro senza esitazione, mentre io l'ho detto soltanto a Maya lasciandole tre messaggi nella segreteria.Alla fine del giro, torniamo in albergo e, quando trovo un attimo di pace, mi fermo ad osservare le cento fotografie che ho scattato. Dopo devo farle vedere ad Harry assolutamente. Dopo un bagno caldo a dir poco rilassante, indosso un paio di skinny jeans neri e una felpa rossa corta, le vans nere e lego i capelli in una treccia. Mando un messaggio a mio padre e, poi, scendo di sotto.
Non vedo l'ora di sapere dove mi porterà Cam, ma conoscendo ciò di cui parleremo non ne sono così entusiasta. Mi capita sempre così con lui, sono sempre in preda alla curiosità, ma al tempo stesso in preda all'ansia.
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Take me away with you! | In revisione
ChickLitDue persone completamante diverse, nessuna caratteristica simile, ma un' attrazione che non sanno gestire, non un' attrazione normale. Due ragazzi con nulla in comune se non la voglia di dimenticare il passato. Alexandra Harper timida, scontrosa, s...