Chapter 45

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"Voglio che scriviate in poche righe che cos'è per voi l'amore" la voce dolce della professoressa di letteratura mi desta dai miei pensieri. Osservo il foglio ancora bianco del mio quaderno e continuo a picchiettare insistentemente la matita sulla superficie in legno del banco.
"Mah! Adesso? È impazzita?" commenta sghignazzando il cretino di turno alle mie spalle. Dopo uno sguardo d' ammonimento il silenzio cade sulla classe e tutti iniziano a riportare i loro pensieri su carta.

È passata una settimana da quando sono andata a trovare Austin. Quella stessa sera l'ho detto a Cameron e ho nuovamente pianto fra le sue braccia, dove mi sono sentita protetta e capita. Non vedo Maya da un po', ma forse ha bisogno di tempo per riprendere in mano la sua vita e io le sto lasciando spazio. Credo che lei voglia andare avanti e io non voglio ostacolare i suoi piani, per lei rappresento il passato e ammetto che ci rimmarei male se scegliesse di non vederci più, ma la comprenderei.

Come sempre il mio pensiero vola a Cameron e non riesco a non scrivere di lui.
L' amore per me è una persona.
Quella persona che con un solo abbraccio ti fa sentire protetta, a casa.
Quella persona che è sempre pronta a difenderti, capirti e appoggiarti.
Quella persona che è capace di fare di tutto pur di farti sorridere.
Quella persona che sa leggerti dentro con un solo sguardo.
Quella persona che ti fa sentire meno sola.
Quella persona che cerca di tenerti per mano sempre, nonostante tutto, senza lasciarti andare.
L' amore per me ha un nome.
Il tuo, Cameron.

Scuoto la testa rendendomi conto che ho appena confessato a me stessa di amarlo. Già! Lo amo, ma ciò che mi domando è se riuscirò a dirglielo, a dimostrarglielo. E se non ci riuscissi? E se quelle due paroline semplici, ma allo stesso tempo difficili da dire, non riuscirò mai a pronunciarle?

Faccio per strappare il foglio, ma una mano rugosa si appoggia delicatamente sulla mia impedendomi di farlo.
Alzo lo sguardo per incontrare quello comprensivo della professoressa.
"Non farlo" mi sorride dolcemente.
La professoressa di letteratura è una donna di mezza età con dei bellissimi occhi azzurri e dei lunghi capelli neri, ha un sorriso dolce e contagioso.
"È bellissima, Alexandra. Non so chi sia questo ragazzo, ma spero con tutto il cuore che ricambi il tuo amore perché so che te lo meriti" le sorrido educatamente e ripensandoci le porgo il mio foglio. 

Lo merita tutto il mio amore, ora ne sono più che sicura.

Al suono della campanella mi alzo velocemente e dopo aver ricevuto un occhiolino e un sorrisino da parte di Gimmy, raggiungo la mensa, dove i ragazzi mi stanno aspettando.
Mentre cammino mi sento stranamente più spensierata, quasi leggera, sorrido di più e capisco che questo è merito della persona che amo e che ho la fortuna di avere al mio fianco.

Bleah! Sto diventando maledettamente romantica, più di prima.

"Ciao ragazzi" mi siedo al tavolo, poggiando il vassoio colmo di cibo di fronte a me e regalando un bacio, fin troppo intenso, a Cameron. Sento dei versi di disgusto e quando vedo Luke ricevere una gomitata da Kendall alzo gli occhi al cielo e sorrido contro le sue labbra carnose.
"Lo dai anche a me un bacino, Alex?" Mormora divertito Adam.
"Tu non toccherai mai la mia ragazza idiota" lo minaccia scherzosamente Cameron, Adam in risposta gli fa il verso facendoci scoppiare tutti a ridere.

"Alex, io pensavo... che ne dici di, ehm! Che ne dici di fare un giro al centro commerciale oggi pomeriggio" mi chiede Kendall, non riuscendo, nemmeno a distanza di mesi, a mettere da parte la sua timidezza e il timore di ricevere una risposta negativa.
"Io non ci sono" urla immediatamente Luke, che come tutti gli uomini non ha alcuna intenzione di accompagnare la sua ragazza a fare shopping.
"Io intendevo solo noi ragazze in realtà" mormora Kendall imbarazzata, evidentemente non ha capito che il suo ragazzo non è assolutamente disposto ad accompagnarci e nemmeno il mio, dato che urla un "grazie a dio" facendo girare tutti gli studenti presenti nella mensa.

"Si, ci sto. finalmente una giornata solo per donne" le sorrido e lei batte le mani entusiasta. Adoro Kendall, sembra così composta e timida, ma quando è felice parla tantissimo e diventa fin troppo entusiasta.
"Potremmo comprare o, almeno, dare un' occhiata a qualche abito per il ballo" consiglia e io accetto subito. Non ho ancora nessun vestito per il ballo di fine anno, che è sempre più vicino e io stranamente non vedo l'ora di andarci, soprattutto perché ad accompagnarmi sarà Cam.

***
Al suono della campanella dell'ultima ora raggiungo Kendall nel parcheggio e insieme prendiamo l'autobus per recarci al centro commerciale. Abbiamo deciso di prendere un gelato e fare shopping a più non posso.

Il tragitto è più breve di quanto ricordassi. Entriamo nel centro commerciale e subito veniamo avvolte dall' aria condizionata.
"Andiamo prima a mangiare il gelato. Conosco un' amica che lavora in una gelateria qui" mi informa, ci incamminiamo verso la gelateria e nel mentre parliamo del più e del meno come ci capita spesso di fare ultimamente.

"Alex, lei è Jane" porgo la mano alla ragazza dai capelli biondi e gli occhi verdi di fronte a me. E' davvero una bella ragazza e a quanto pare si rivela essere molto simpatica. Tra una chiacchiera e un' altra ci offre il gelato più buono che io abbia mai mangiato.

"Era da tanto che non venivi Ken" sorride Jane mettendo in risalto la sua dentatura bianca e perfetta.
"Ho avuto poco tempo fra la scuola e Luke" mormora Kendall, facendo sorridere divertita l'amica quando nomina Luke.
"Immagino quanto tempo ti rubi il famoso Luke" sorrido divertita capendo al volo l'allusione di Jane, che fa tingere le guance di Kendall di un rosso accesso.
"Oh! ma smettila e anche tu" mi punta il dito contro cercando di intimorirmi, ma non riuscirebbe ad intimorire nessuno minuta com'è.

Dopo pochi minuti, decidiamo di addentrarci in un negozio di abiti da sera. Kendall ne prova tanti, le calzano tutti perfettamente sul corpo minuto, ma lei continua a ripetere che nessuno le piace. E' più insicura di quanto pensassi.

"Questo è perfetto" urlo, alzandomi dalla poltrona in pelle nera, sulla quale sono seduta da più di un' ora. Batto le mani e mi fingo commossa per la sua scelta a dir poco stupenda. L' abito blu notte le arriva fino alle caviglie, ha uno spacco sul lato destro che lascia intravedere la sua gamba e un corpetto a cuore decorato con piccoli brillantini argento, a cui lei abbina dei tacchi alti dello stesso colore.
"Oh mio dio" mormora, guardandosi allo specchio, io sogghigno per la sua reazione e le afferro la mano facendola girare su se stessa.

"Farai sbavare tutti i ragazzi della scuola" mormoro divertita, ma vedo che lei non lo è perciò le rivolgo uno sguardo interrogativo.
"L'unico ragazzo a cui vorrei piacere quella sera è Luke, ma ci saranno un centinaio di ragazze più belle di me e di certo non passeranno inosservate ai suoi occhi" abbassa lo sguardo, ma è troppo tardi perché ho visto già i suoi occhi diventare lucidi e mi fanno rattristare e preoccupare a causa di questi suoi timori.
"Kendall- le alzo il mento con due dita- Luke ha occhi solo per te, sempre" mi sorride e io la racchiudo in un abbraccio caloroso e fin troppo forte perché la sento ride e fare battutine sul fatto che non riesca a respirare.

"Forza ora tocca a te" mi spinge verso il camerino con tantissimi vestiti fra le braccia, troppo esili per mantenerli tutti.
Provo più di trenta vestiti, ma proprio quando sto per perdere le speranze osservo allo specchio l'ultimo vestito che ho provato. Spalanco la bocca per poi scrutare l'espressione innamorata di Kendall.
L' abito è bellissimo nella sua semplicità. E' rosso e scende morbido fino alle caviglie, ha un ampio scollo al petto delimitato da una citurina di raso nera.

Decido di acquistarlo, anche grazie agli incoraggiamenti di Kendall. Usciamo felici più che mai dal negozio e quasi mi emoziono dalla felicità di aver passato finalmente una giornata con un' amica nella tranquillità assoluta.
Lo squillo del mio telefono mi distrae dalla conversazione che stavo avendo con Kendall e appena leggo, incuriosita e preoccupata, decido di rispondere. 

"Ciao Lex,  disturbo?" Chiede la voce flebile di Maya dall'altro lato del telefono. Capisco sempre di più che mi manca la vecchia lei, ma che voglio comunque accogliere la nuova se me lo permetterà.
"No affatto. Dimmi tutto" la invito gentilmente senza staccare lo sguardo da quello interrogativo di Kendall.
"Volevo chiederti se puoi raggiungermi alla centrale di polizia fra una decina di minuti" aggrotto la fronte e titubante accetto.
"Li hanno presi o, almeno, spero" sussurra lei e posso immaginare già i suoi occhi verdi spaventati quando li vedrà.
La saluto e do'  le dovute spiegazioni a Kendall, cercando di essere il più dolce possibile perché non è bello essere lasciata sola dopo un bellissimo pomeriggio per andare da un' altra persona, ma so che lei capirà.

Maya ha bisogno di me.

Take me away with you! | In revisioneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora