Molte volte durante questi mesi mi è capitato di trovarmi davanti allo specchio della mia camera. Alle volte mi vedevo troppo magra, stanca e triste, altre volte invece osservavo la mia figura in forma, felice e spensierata. Ho visto il mio corpo cambiare insieme alla mia anima, ho visto una persona speciale abbracciarmi mentre altre volte mi capitava di abbracciarmi da sola, mi sono vista spenta e vuota per troppo tempo. Però, mai mi sono vista come adesso, che indosso finalmente la mia toga nera e verde e sono talmente emozionata che fatico a trattenere le lacrime. Sto per mettere un punto definitivo alla mia vita da liceale e ciò mi terrorizza e emoziona al tempo stesso.
Dopo aver osservato ancora una volta la mia immagine e aver dato una sistemata al cappello, mi incammino, saltellando goffamente, verso la macchina. La cerimonia si terrà nella palestra della nostra scuola, dove ci saranno anche i rettori delle università più prestigiose e io non vedo l'ora di presentarmi al rettore dell'Harvard, sperando di impressionarlo. Ho aspettato questo giorno da quando ho messo piede in quella scuola e ho sempre sperato di avere al mio fianco i miei cari in un giorno così importante, per fortuna ciò sta per succedere.
Presto salirò sul palchetto di fronte al quale sono seduta in questo momento e con orgoglio prenderò tra le mani il mio diploma, sorridendo a mio padre, mia nonna, Make, Harry e Cameron.
"Benvenuti" tuona la voce affettuosa del preside. È sempre stato un uomo calmo e comprensivo con me, ho avuto davvero pochissime occasioni di finire nel suo ufficio e so per certo che i suoi lineamenti duri e quegli occhi, quasi, neri intimidatori sono solo apparenza, nascondono un uomo buono e comprensivo.
"È un piacere avervi tutti qui per celebrare insieme un giorno tanto importante. Volevo solo dire due parole a questi ragazzi prima di consegnare ciò che tutti attendiamo impazientemente. Ormai siete tutti più o meno dei figli per me e in questi anni ho imparato a conoscervi. Vi ho osservati e puniti quando c'è n'era bisogno, vi ho accompagnati e lodati quando mi avete reso orgoglioso dell'immagine che avete dato a questa scuola" sorride rivolto a tutti noi e mi fa un occhiolino, che ovviamente sta a significare che la persona che lo ha reso più orgoglioso sono io. Ho sempre seguito le regole e, eccetto quando ho agito con violenza nei confronti di Kira, ho prestato la massima attenzione alla mia carriera scolastica e lui lo sa."Non voglio prolungarmi troppo, quindi concludo con l'augurarvi un futuro prosperoso e colmo di amore e dedizione. Mi raccomando non abbattetevi mai e lottate per realizzare tutti i vostri sogni, nonostante a volte il mondo ve lo impedisca e vi ostacoli. Ora godiamoci questo momento e ho il piacere di dare la parola ad un nostro alunno."
Faccio tesoro delle sue parole sagge e sorrido pensando che anche indirettamente è vero che lui conosce ognuno di noi, penso che in fondo mi mancherà.Inaspettatamente noto Cameron incamminarsi, con passo deciso, verso il centro della palestra. Accidenti! È veramente bellissimo nella sua toga nera, ha i capelli spettinati e un bellissimo sorriso sulle labbra mentre sale sul piccolo palco e si schiarisce la voce.
"Salve a tutti. Io sono Cameron Steven e probabilmente nessuno, eccetto qualcuno, mi conoscerà, dato che sono arrivato in questa scuola all'inizio di quest'anno scolastico" sorride verso di me e io sono sempre più confusa. Il preside mi aveva chiesto di tenere un discorso, ma ho rifiutato pensando che non sono la persona adatta per questo genere di cose e che qualcuno lo meritava più di me. Però non mi sarei mai aspettata che lo facesse il mio ragazzo. Sorrido di rimando per infondergli la giusta carica, dato che è evidentemente nervoso."Non sono mai stato dedito allo studio, ho rischiato di perdere l'anno spesso, ma quando sono arrivato in questa scuola ho deciso che era ora di prendere in mano il mio futuro e darmi una mossa. Ciò è stato anche grazie a lei, signor preside, che mi ha offerto l'aiuto di una studentessa eccellente. Sempre grazie a questa scuola, quella stessa studentessa è oggi la persona più importante della mia vita, la persona che amo. Grazie a questa scuola ho conosciuto persone fantastiche e ho scoperto che lo sport è ciò a cui voglio dedicarmi in futuro. Con ciò voglio far capire a tutti voi che nonostante la scuola sia stata, per la maggior parte del tempo, una vera scocciatura, questi sono gli anni più belli e bisogna goderseli a pieno per non avere rimpianti. Buona cerimonia del diploma a tutti e in bocca al lupo." Per la prima volta davanti a tutte queste persone, grazie alle parole di Cameron, mi sono commossa. Nonostante io cerchi di nascondere quelle lacrime di gioia quando il preside chiama il mio nome e mi consegna il tanto atteso diploma scoppio a piangere abbracciandolo e ringraziandolo.
Dopo numerosi diplomi e sorrisi emozionati, ci rechiamo fuori dall'edificio. Cameron mi raggiunge e subito mi getto fra le sue braccia mentre mi alza qualche centimetro girando su se stesso. "Ti amo" grida felice, strappandomi un immenso sorriso.
"Ti amo anch'io. Mi hai sorpresa con quel discorso" lo rimprovero scherzosamente.
"Sono imprevedibile, bambolina" ammicca, facendomi alzare gli occhi al cielo.
Mi prende per mano e quando tutti i diplomati lanciano il cappello in aria ci uniamo a loro senza smettere di guardarci negli occhi.Non so descrivere come mi sento esattamente in questo momento, ma so soltanto che quel senso di pienezza che ho dentro è piacevole, davvero tanto.
Durante questa specie di festa in nostro onore ho il piacere di scambiare due parole con il preside, che con orgoglio mi presenta al rettore dell Harvard. Sono davvero orgogliosa di me stessa perché nonostante l'emozione riesco a farmi valere e a dare un' ottima impressione.
"Sono davvero orgogliosa di te, bambina mia" mormora la nonna, stampandomi un lungo bacio sulla guancia.
"Lo è anche tua madre" sorride tra le lacrime salate che le rigano le guance, porto lo sguardo verso il cielo azzurro e mormoro flebilmente:"lo spero tanto."
Mike e Harry mi stritolano in un abbraccio fin troppo affettuoso e io scompiglio i capelli ad entrambi. "Di questo passo non ci arrivo alla Harvard" esclamo ironicamente, staccandomi dalla loro presa e sorrido ai miei fratelli. Voglio un bene profondo a questi due, che nonostante le divergenze sono importanti per me e so che potrò sempre contare su di loro quando questo mondo mi metterà alle strette."Oh mio dio!" sento urlare Kendall alle mie spalle. Mi volto e anche lei, come le decine di persone da questa mattina fanno, mi abbraccia sventolandomi sulla faccia la sua folta chioma rossa.
"Ho parlato con il rettore della Yale e penso che sceglierò medicina" continua ad urlare e la seguo anch'io di rimando, dato che l'emozione è impossibile da contenere.
"Ma è grandioso!" esclamo, stringendola ancora di più. Al nostro abbraccio si aggiungono anche Adam, Luke e Cameron. Anche loro ci danno delle fantastiche novità, ma sono soprattutto felice per il mio ragazzo che ha avuto la possibilità di parlare con il rettore della Columbia. L'uomo gli ha espressamente detto che; "nonostante i voti non siano il massimo, siamo felici di averla nella nostra squadra di basket il prossimo campionato."Questo ragazzo è una continua sorpresa per me e so che nonostante la distanza che ci dividerà sarà fedele e io mi fido di lui.
Sono davvero sorpresa dei cambiamenti che hanno stravolto la mia vita e ne sono davvero felice. Non mi sarei mai aspettata di arrivare fin qui, ma dentro di me lo sapevo che c'è l'avrei fatta perché nulla è irraggiungibile e io ho cercato così tanto e così disperatamente la felicità che alla fine il fato l'ha massa sul mio cammino sottoforma di persona.
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Take me away with you! | In revisione
Literatura FemininaDue persone completamante diverse, nessuna caratteristica simile, ma un' attrazione che non sanno gestire, non un' attrazione normale. Due ragazzi con nulla in comune se non la voglia di dimenticare il passato. Alexandra Harper timida, scontrosa, s...