Chapter 36

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Salgo le scale del imponente struttura di fronte a me, accompagnata dalla mia famiglia, Cameron e il mio avvocato. A breve ci raggiungeranno anche Kendall, Adam e Luke. Stranamente sono felice che ci siano, mi sento più sicura e calma in presenza dei sorrisi rassicuranti di Kendall e gli occhiolini di Luke e Adam.
Per quanto riguarda Cameron, sapevo che sarebbe venuto e grazie a lui ho avuto la lucidità sufficiente per scrivere la mia testimonianza, speriamo avrò anche la forza per esporla davanti al giudice e la Corte.

Entro nella calda struttura e mi guardo attorno alla ricerca di Maya o un qualsiasi altro viso conosciuto. Cameron mi poggia una mano sulla schiena incitandomi a camminare verso delle sedie, tutti si siedono tranquillamente mentre io mi passo una mano fra i capelli nervosamente.

Sono nervosa e soprattutto in preda all'ansia, ho una tremenda paura di scoprire che cosa è successo alla mia migliore amica. Mi guardo un po'  intorno e la vedo mentre viene scortata in aula da un poliziotto e un avvocato, lo sguardo dinanzi a lei e la mano che sposta freneticamente i lunghi ricci neri dalle spalle. 
"Alex, andiamo!" La voce di mio padre mi desta dai miei pensieri e insieme entriamo tutti in aula.

Poco dopo, il processo ha inizio e Maya, dopo aver fatto il giuramento, inizia a raccontare al giudice e agli avvocati la sua verità. 
Già, è arrivato il momento della verità, peccato che in questi casi c'è ne siano tante.

Maya's pov

Prendo un respiro profondo e osservo le persone presenti in aula. Mia madre non incrocia il mio sguardo mentre mio padre mi sorride rassicurante, è un uomo forte, ma non so davvero come prenderà ciò che dirò in quest'aula ed è una cosa che mi spaventa parecchio. Osservo alcuni studenti che non ricordo di conoscere, tra loro noto Cameron e mi scappa un sorriso vedendolo osservare Alex preoccupato. Poi noto Austin e la rabbia riaffiora al solo ricordo di quel giorno.

Sotto gli sguardi insistenti del giudice e del avvocato inizio a parlare, inizio a raccontare la dolorosa verità dei fatti.

"Ho conosciuto Austin Butter quando ero piccola insieme alla mia migliore amica, Alexandra Harper. Con il tempo siamo diventati inseparabili e io iniziavo a provare qualcosa per lui, all'inizio pensavo fosse solo una cotta passeggera, ma quando arrivai al liceo capì di essermi innamorata di lui" sposto lo sguardo verso di lui e noto i suoi occhi lucidi e un sorriso triste stampato sulle labbra. Sento lo sguardo di Alex addosso, ma non ho la forza di incrociare le sue iridi gelide.
" Ho ignorato quel sentimento per paura di distruggere la nostra amicizia. Ma poco dopo scoprì che mia madre- la sottoscritta spalanca gli occhi colmi di lacrime, mentre un cipiglio confuso alleggia sul volto di mio padre- aveva una relazione con un altro uomo, un amante. Mio padre, in quel periodo, affrontava spesso lunghi viaggi di lavoro e mia madre approfittò della sua lontananza per portare quest'uomo violento nelle nostre vite." 

"Signorina Lowson, sa dirmi il nome preciso di quest'uomo, che lei definisce violento?" Chiede l'avvocato, bocchiggio perché non so il suo vero nome né tantomeno lo conoscevo più di tanto, so solo che è l'artefice di tutto questo, che è un uomo cattivo e brutale.

"No, so soltanto che si faceva chiamare Steve, anche da mia madre" lo sguardo perso nel vuoto di mio padre e gli occhi spalancati di Alex fanno aumentare il peso che porto sul petto. "Mio padre è stato via molto quell'anno mentre quell'uomo passava sempre più  tempo con me e mia madre. A volte era violento e spesso veniva a casa nostra solo per dormire. Mio padre tornò e mia madre mi aveva promesso che avrebbe chiarito la situazione e chiesto il divorzio, ma inutile dire che pregò una ragazzina di quindici anni di mentire a suo padre." 

I ricordi delle lacrime di mia madre mentre mi pregava in ginocchio di mentire a mio padre, suo marito, della relazione con Steve, dei suoi continui sbalzi d'umore e delle sue continue violenze. Mia madre lo definiva amore e in quel momento smisi di crederci, smisi di credere a tutti e tutto. Ma soprattutto non capivo perché una donna che aveva tutto dalla vita, aveva me e mio padre, aveva bisogno di un uomo così crudele e sbagliato.

Take me away with you! | In revisioneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora