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Quattro anni dopo

Sono rimasta ad insegnare alla Yuei fino a quando i ragazzi hanno preso le licenze provvisorie.

Non sono rimasta minuto di più e ho ripreso a fare i miei amati crimini.

Non ho visto più Kacchan, Kirishima, Todoroki, Midoriya, Monoma, Shinso e tutti gli altri.

Apparte alcuni in TV.

E sinceramente non mi importa ne mi importava.

Sono diventata una Villain molto ricercata: sui muri dei vicoli sta la mia foto con la grossa scritta 'Ricercata', ovunque nei telegiornali viene chiesto di chiamare il numero della polizia se mi vedono.

Ma riesco a nascondermi bene nella città.

Vivo una normale vita sotto il nome di Karma Akabane, come nei miei manga di Assassination Classroom.

Chi sospetterebbe di una 20enne che lavora come barista, dal Quirk 'visione felina', vive normalmente la sua vita da single in una casa a un piano con tanto di giardino.

Già, nessuno.

E così svolgo la mia vita: di giorno barista di notte Villain.

Bello no?

In questo momento, per esempio, sto uscendo tranquillamente dal bar in cui lavoro e mi diriggo a casa.

Per fare più in fretta, visto che ha iniziato a piovere e sono le 19:30, svolto in un vicolo ma un rumore interrompe la mia camminata.

Mi giro e vedo una bella candelina gonfiata di steroidi con il solito sguardo 'yu te spacco i' culo, hai capit'?': Endeavor.

Affianco a lui, suo figlio Shouto.

È davvero cresciuto e divenuto un bel ragazzo.

"Catwoman?" "Mi dispiace, non conosce nessuna Catwoman."  Torno a camminare per il vicoletto finché un muro di ghiaccio non mi blocca il passaggio.

Ritorno a guardare i due sorridendo maliziosa.

"Cosa volete?" Chiedo aprendo il mio amato cappotto leggero nero sotto cui indosso una camicia nera e dei pantaloni del medesimo colore.

"Yato puoi anche non farlo, basta che ti consegni e sarà fatta. Potrai persino non avere una pena alta." Cerca di convincermi il ragazzo, si deve essere affezionato a me nel corso del tempo.

Che dolce.

"Non sono 'Yato'. Ma 'Akabane'." "Il tuo vero cognome e Yato." Ribatte il padre.

Non riesco a dire una sola parola che un'esplosione mi arriva quasi in faccia.

Chiudo gli occhi cadendo e sbattendo la testa.

Buio.

[...]

Una luce mi acceca mentre apro gli occhi, sono fradicia per via della pioggia, sento il freddo passare attraverso la pelle e le ossa.

Mi siedo e noto di essere in una casa grande, bella e spaziosa:

Solo il salotto in cui sono è grande 2 volte il mio appartamento!

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Solo il salotto in cui sono è grande 2 volte il mio appartamento!

Mi siedo accompagnata dagli strani rumori che fanno le mie scarpe.

"Dormi troppo." Un'arrogante, scorbutica, roca e bassa voce mi fa girare verso la porta vetrata che porta a una bellissima cucina.

-Kacchan.-

Il ragazzo è rimasto praticamente identico a come era 4 anni fa: ma è più alto, robusto, muscoloso, le parole giuste sarebbero 'fottutamente sexy'.

"Sei fradicia." Commenta avvicinandosi.

Fate conto che io sono alta 1.78 e lui è alto 1.85, almeno, circa 7-8 cm in più di me di sicuro.

-È più alto di quanto avevo ipotizzato.-

"Togliti tutto." "Come scusa?" Chiedo con occhi sbarrati.

-ma chi si crede di essere?-

"Ti beccherai un raffreddore, spogliati." Ripete mentre delle piccole esplosioni fanno cilecca sui palmi delle sue mani.

"Ok." Sospiro togliendomi il cappotto e facendolo cadere a terra.

"Più lenta." Mi intima guardandomi con occhi pungenti accompagnati da un luccichio perverso.

Rallento e comincio ad aprire la camicia che raggiunge il cappotto, la cannottiera pure; mi tolgo le scarpe e faccio cadere i pantaloni.

"Anche quello." Faccio una faccia stupita e mi tolgo reggiseno e mutande superandoli e trovandomi a pochi centimetri dal corpo del ragazzo.

"Felice? Mi hai messo a nudo." Dico mentre il freddo mi fa rabbrividire.

Katsuki's pov

I capelli lunghi e lisci raccolti in una coda grigia e nera, i rossi occhi flini e luccicanti di malizia con del leggero scuro sotto essi a segnare le notti di insogna, il pallido corpo snello costernato da graffi cicatrici e bruciatute, formoso e molto più bello di 4 anni fa, le orecchie feline girate verso di me e la coda che si muove vicino alle gambe.

Un carattere perverso e arrogante e lettrice accanita a tal punto di portare un libro in borsa.

Questa è Karma.

"Felice? Mi hai messo a nudo." I brividi le scorrono per la schiena appena si sveste per colpa del freddo pizzicante del salotto.

-nana.-

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