[BAKUGOxOC]
[Esistono i limoni e questa storia li contiene] Finita.
Una ragazza obbligata dalla madre ad andare alla Yuei come aiutante e supervisore che diventa un professore.
Cosa potrà scattare tra un porcospino esplosivo ed una gatta randagia...
Bakugo sentì un leggerissimo russare affianco a se.
Girò la testa trovando la ragazza in pisizione al quanto scomoda.
Aveva la guancia spiaccicata sul cuscino, un rivolo di bava aveva iniziato a scendere dalle sue labbra, un braccio era sotto la pancia mentre l'altro era sotto il povero cuscino, una gamba era piegata e stesa vicino alla coperta sfatta mentre l'altra era fuori dal letto.
Il fumetto era finito per terra.
Il biondo si alzò: prese la coperta, mise la gamba della ragazza sul letto e la coprì.
La notte non era tanto calda e non credeva realmente che un plaid fosse tanto d'aiuto ma lasciò stare.
Ritornò nel suo sacco a pelo e si voltò verso l'otaku.
Il suo viso era calmo e per niente strafottente.
Avvicinò una mano alla faccia di Karma sperando solo che la ragazza non si svegliasse.
Subito gli occhi di lei si aprirono assonnati.
La ragazza mosse velocemente la mano verso l'avversario e lo prese per la maglia per tirarlo a se appoggiando le sue labbra sulle sue.
-ma che cazzo!?-
Gli morse il labbro inferiore facendolo sanguinare e poi si girò dall'altra.
"Mh...buon compleanno Kacchan." Sbiascicò mentre il ragazzo passava il polso sulle labbra abbastanza schifato.
Quella ragazza lo aveva privato del primo bacio.
[...] "Capelli di merda aprì sta porta!!" Gridò il biondo battendo il pugno sulla porta.
Il rosso era nel bagno da 43 minuti ormai perché ovviamente i capelli anti-gravità non anti-gravitazionano da soli ragazzi ma bisogna ingellarli a dovete. [Non scherzo! Nel manga c'è scritto che ci impiega 45 minuti!! WTF!!]
Un'altra ciabatta arrivò in testa al porco-spino.
"Quante volte ancora dovrò lanciarti una ciabatta? Ormai è la quinta." Todoroki si avvicinò a prese la scarpa.
"È mia." Spiegò semplice per poi tornare alla sua colazione.
Era un bellissimo venerdì e i ragazzi si stavano già pregustando la lezione di motoria che credevano che Shiori avrebbe fatto come al solito.
Ma invece quella quella volta gli aspettava qualcosa di peggio: un'esercitazione in caso di attacco di massa o, come gli piaceva dire, di guerra.
Aveva ordinato delle divise un po' diverse dalle altre volte: divise militarizzate!
[...] I cinque uscirono assieme dall'appartamento e si diressero verso la scuola, che era abbastanza vicina.
Dopo una noiosa lezione semplice di Aizawa la classe andò a mangiare e dopo tornarono in classe.
La micia era sdraiata sulla catedra e aspettava che tutti fossero arrivati e la campana fosse suonata.
Appena sentì il tipico suono mise il manga che stava leggendo nello zaino e si sedette a gambe accavallate; quella volta era con il suo costume.
Mina alzò la mano.
"Karma, ieri abbiamo scelto tutti il nome da Hero ma puoi ripetermi il tuo?"
Flashback "Perché non scegli 'EsplogionMan' Bakugo?" Chiese la ragazza, come al solito sdraiata sul davanzale. Midnight esultò. "Non male! E tu collega cara? Come ti fai chiamare?" (Karma aveva già una licenza provvisoria per fare il Hero.) La donna le passo una tavoletta e poco dopo la ragazza mostrò questa con su il nome: "CatWoman." "Sbaglio o e..." "È una 'Fals Hero' nei fumetti e ha anche alcuni film." "Ma tu non sei ancora una donna-" Iniziò qualcuno. "Zitto e muto chi ha osato parlare?" Il ciclato alzò la mano. "Beh da un bel po' praticamente vengo contantata come una donna." L'aura di Moneta si fece più grande e maliziosa. Fine Flashback
"Mi faccio chiamare CatWoman." "Proprio azzeccato!" Esultò il bruco rosa.
"Ok. Ora vi consegno delle divise che userete spesso con me." La ragazza prese due scatole da dietro la catedra e la poggiò sopra essa.
Da una né estrasse una divisa militare mimetica con su scritto '1-A Yuei // Ochaco Uraraka' racchiusa in una busta sorrise sadica e la dette alla ragazza.
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La bella divisa
Consegnò a tutti le loro divise e uscirono per salire in un autobus.
Shiori ancora teneva una scatola, abbastanza grande e forse anche pesante, tra i piedi.
"Hey! Silenzio mocciosi!" Urlò alzando la mazza che quella volta si era portata con se.
"Oggi si fa un bel giochino." Ghignò passando tra i sedili mentre stavano raggiungendo un'enorme edificio somigliante a quello della USJ ma ancora più vasto.
Solo che non era esattamente un edificio, più tosto una cupola trasparente che iniziava da un muro alto almeno 15 m. che si estendeva su un bosco pieno di insidie per 80-90 km.
"Ma da dove li prendono tutti sti' soldi?" Chiese Kyoka osservando l'enorme muro a cui si stavano avvicinando.
"Boh." Sbottò Yato a cui non importava nemmeno.
Scesero e, in una struttura molto carina e accogliente attaccata al muro, all'interno di spogliatoi si misero le divise.
Appena tornarono si misero di fronte alla ragazza che era appoggiata su un'enorme porta, forse in titanio.
Accanto a lei stavano varie scatole.
Si chinò prese da due di esse due fasce, una blu e una rossa.
"Oggi si lavora su attacco, difesa e corsa." Disse alzando gli occhi sugli alunni.
"In caso di guerra o di attacco dovete sapere come reagire. Sceglierò io le squadre rossi e blu così saranno equilibrate. Dopo prenderete le armi. Potete usare i vostri Quirk ma vi avverto che in alcuni angoli di questo posto sono nascosti raggi e trappole per disattivarli, è concesso anche usare il nastro di cattura ma ne avrete poco." Mostrò dei fucili, pistole varie, pugnali, trappole e altro aprendo altre 3 scatole.
"Sono caricati a tinta e pallini di gomma colorati, tranquilli." Li rassicurò prendendo una pistola e sparando su un'albero.
Una macchia nera era rimasta e la palletta di gomma era caduta per terra.
"Vi legherete questi cosi su una parte del corpo, ovunque voi vogliate, potete anche nasconderlo, non è un problema. Appena lo rubate alla squadra avversaria nascondetelo e sperate solo di avere un buon amico perché i vostri compagni di colore possono possono ribavi le fasce avversarie. Chi non ha fasce è sempre in gioco a meno che non sia stato colpito in testa e colorato da qualcuno. Potete anche mettere trappole." Sorrise maligna prendendo un foglio.
"E ricordate che appena il tempo per nascondersi o fare accordi scade il gioco inizia." Ridacchiò e iniziò a fare le quadre.
