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Sento mia madre aprire la porta subito spengo la musica.

"Hey! Tesoro! Mi vesto e usciamo!"

Mentre la donna va verso la sua camera e io verso l'entrata.

Ho totalmente distrutto il suo lavoro e sono tornata la solita ragazza solitaria dai capelli spettinati e coperti da un cappuccio.

Mia madre dopo poco esce dalla sua camera con un vestito rosa a fiori e appena mi vede lancia un urlo di disperazione.

Ma ormai è fatta ed è troppo tardi per rimediare.

"DOPO FACCIAMO I COMPITI BRUTTA MOCCIOSA CHE NON SEI ALTRO." Mi da uno schiaffo sulla guancia ma io ormai ci sono abituata.

Andiamo in garage e saliamo sull'auto in tutto silenzio.

Appena entrati nell'aeroporto mia madre mi toglie il cappuccio.

"Troietta che stai facendo?!" Urlò mentre inizia a raccogliermi i capelli in una coda.

Odio quando mi tocca.

"Ferma e zitta!!" Mi tira i capelli costringendomi a stare ferma.

Dopo la morte di mio padre, in un incidente stradale, ha iniziato ad essere così.

Una donna dolce quando non la contraddisco e faccio tutto quello che vuole ma un demone, peggiore di me, quando si incazza.

In casa è lei che comanda e io devo fare tutto il possibile per non farla arrabbiare.

Spesso mi ribadisce che voleva una bella ragazzina dai capelli azzurrini lisci e bellissimi come quelli che aveva mio padre, dagli occhi verdi come i suoi e un carattere da bambina ammaestrata e invece a ricevuto una ragazza dai capelli indomabili grigi e neri, gli occhi rossi e un carattere di merda.

"Sei proprio come un cane non addestrato! Appena senti la paura attacchi ma con me non ci riuscirai! Sei solo una bambina che non conosce il mondo!!" Sistema il meglio possibile i miei capelli e mi fa sedere ad un tavolo ad aspettare.

-ma perché?-

Mi chiedo nella testa sospirando e alzando il cappuccio.

"HEY CHI SI VEDE! HAHAHA GUARDATE! LA POVERA PUSSYCATS DI MERDA!" Dei bulletti di mia conoscenza si avvicinano alla sedia su cui sono seduta.

Uno dei tre mi toglie il cappuccio ridacchiando.

"Allora che abbiamo qui? La Villain senza amici, che ne dite?" Sospiro.

Non hanno ancora capito chi comanda?

Il capo del trio mi afferra per la coda fatta da mia madre e subito io gli punto il dito contro la gola.

Grazie al mio Quirk le mie unghie sono lunghe e affilate se lo voglio.

"Kiro!" Una goccia di sangue scende dal suo collo.

Mi alzo iniziando a camminare mentre i due mi seguono e il ragazzo indietreggia.

"Non imparate mai dai vostri errori." Con uno scatto gli afferro la gola e stringo.

"SHIORI!! BASTA!!" Mia madre accorre costringendomi a mollare la presa.

"Oh! Mi dispiace tanto! SHIORI VA IN MACCHINA!!" "MA...!!" "NIENTE MA E VA IN MACCHINA!!" "Tch...vado a casa." "IN MACCHINA HO DETTO!!" Metto le mani in tasca e me ne vado lasciando che mia madre faccia ciò che vuole.

Esco fuori e dopo aver preso le cuffie dalla macchina e acceso la musica inizio a correre.

Voglio solo andarmene.

Lontano.

Via da mia madre.

[...]
Dopo 5 ore di corsa e camminata arrivo in città.

Il mio telefono è scarico e con me non ho niente apparte le chiavi di casa e il portafoglio.

Inizio a camminare senza una meta precisa fino a ritrovarmi di fronte alla scuola più prestigiosa per futuri Hero di Tokyo.

La Yuei.

Io non vado a scuola in quanto non mi accettano da nessuna parte.

Ho fatto due settimane in una scuola simile a questa ma non mi è servito a nulla, ho comunque continuato ad attaccare le persone senza pensarci due volte.

Tra le mie 'vittime' c'è anche un'attentato a BestJeanist.

Non lo sopporto e quando un giorno mi ha impedito di picchiare il solito bulletto mi sono arrabbiata.

E dire che domani ci dovrò entrare.

Dovrò cercare di non attaccare nessuno.

Spero che siano abbastanza intelligenti quei futuri Hero oppure si spezzeranno solo al festival.

Mio zio dice che sono molto carini e amichevoli, quasi tutti.

E mio zio è Shota Aizawa quindi mi aspetto il meglio.

Spero solo che mia madre non inizi a chiedermi se qualcuno e carino.

Action ReactionDove le storie prendono vita. Scoprilo ora