CAP. VI

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Papa Giulio IV era solo al buio all'interno del suo studio in una delle stanze più inaccessibili del Vaticano e continuava a rigirare l'anello del pescatore che portava sul suo anulare.

Quello del Papa era un anello grosso, tutto in oro e contornato da una serie di 12 rubini che incorniciavano la figura di Pietro intento a gettare le sue reti da pescatore nell'acqua.

12 rubini come il numero degli apostoli.

Ogni vicario di Cristo ha sempre avuto in dono all'inizio del suo pontificato un anello del pescatore personalizzato, ma quello di Giulio IV era particolarmente vistoso e solennemente ricco proprio per simboleggiare al meglio la potenza di quest'uomo. Una potenza che lui voleva assolutamente ostentare in ogni maniera e in ogni situazione.

Era pensieroso il Papa, e continuava ad arrovellarsi la testa esattamente come stava tormentando il suo prezioso anello.

Continuava a ripensare al suo incontro con il vescovo Colucci e a quello che gli aveva accennato in quel breve colloquio.

Giulio IV trovava il vescovo estremamente interessante, lo ammirava per il suo intelletto e per la sua onestà d'animo, caratteristiche da sempre rare ma ancor più insolite in questi anni terribili dove la furbizia e la menzogna erano i veri valori sui quali votare il proprio credo.

Ma ultimamente cominciava a pensare che Angelo Colucci stesse diventando troppo pericoloso, sentiva crescere il suo consenso all'interno delle schiere del clero più intransigente e iniziava a intravedere in lui una seria minaccia per il suo futuro.

Per questo motivo aveva avviato nei suoi confronti una approfondita indagine atta a scoprire ogni suo possibile tentativo di tradimento e, in effetti, stavano venendo fuori diverse cose interessanti.

In seguito a queste indagini aveva messo sotto osservazione altri prelati e funzionari della chiesa sparsi per mezza Europa che con tutta probabilità erano strettamente connessi al vescovo Colucci.

Non solo, il Papa aveva anche avviato una attività di ricerca parallela a quella messa in essere da Colucci per individuare questa persona che tanto stava facendo sperare una metà del mondo cattolico e preoccupare l'altra.

Molte notizie ormai arrivavano da diverse parti del vecchio continente e quest'ultima visita del vescovo stava a significare che quelle che in un primo momento potevano sembrare delle inutili voci senza sostanza si stavano effettivamente trasformando in qualcosa di ben più concreto e allarmante.

<Sua Santità posso disturbarvi?> Chiese gentilmente l'aiutante di camera di Giulio IV. <Il camerlengo è con fratello Martial e vorrebbero chiedervi udienza.>

<Di' loro di entrare ma assicurati che non accendano la luce.> Disse il Papa senza alzarsi dalla sua poltrona né tantomeno voltarsi.

<Come desidera Sua Santità.>

Appena trenta secondi dopo entrarono nell'ufficio del vicario di Cristo padre Martial e il camerlengo Edmund Dalbor e, nella penombra della stanza, si avvicinarono alla poltrona dove riposava Giulio IV. Padre Martial s'inginocchiò subito ai piedi del Papa e gli bacio l'anello dorato.

<Sua Santità voleva vedermi? Non appena ho recuperato tutte le informazioni che vi interessavano mi sono affrettato qui a Roma. Volevo avvisare che sono riuscito a rintracciare il vecchio che aveva avuto a che fare con la persona che tanto stiamo cercando.> Spaventato e impaurito padre Martial si rivolse al Papa.

<Ebbene? Ci è stato utile?>

<Abbiamo fatto un po' di fatica inizialmente, evidentemente aveva paura di darci informazioni su questa persona visto cosa è in grado di fare, ma la Santa Madre Chiesa è da sempre stata capace di essere molto persuasiva, quindi dopo un paio di giorni di "trattamenti" il nostro vecchietto si è lasciato andare e ci ha dato delle informazioni molto utili.> Disse padre Martial.

<Mi auguro che queste notizie non le abbiate condivise con nessun altro, vero padre Martial?> Domandò il camerlengo alle spalle del sacerdote.

<Ma, ma assolutamente no, sua eccellenza.> Balbetto il presbitero. <Sono corso qui da voi immediatamente senza far parola con nessun altro.>

<Ebbene cosa ha detto il vecchio?> Chiese il Papa. <Le voglio ricordare padre Martial che noi potremo esserle estremamente riconoscenti per le informazioni che vorrà darci, diciamo che la sua diocesi potrebbe espandersi fino a quella di Bilbao inglobandola... la sola diocesi di Bilbao conta 13 milioni di abitanti e questo significa potere e ricchezze in abbondanza. Ma al tempo stesso potremmo essere estremamente duri con lei... abbiamo una cella pronta ad accoglierla nei sotterranei del Vaticano.> Il Papa parlando di diocesi fece intendere al sacerdote che aveva intenzione di eleggerlo al ruolo di vescovo nel caso in cui la sua azione dovesse avere successo.

<Ha parlato di una persona estremamente carismatica che è in grado di emanare un'enorme energia magnetica direttamente dagli occhi. Però non ha saputo dirci come si chiama... lui lo ha sempre definito come "l'uomo delle farfalle". Ha saputo però indicarci la direzione che ha preso, anzi ha perfino saputo dirci su quale traghetto è salito e con quale destinazione... San Sebastián.> Poi, sempre balbettando, concluse la sua udienza dicendo: <a-abbiamo anche una sua descrizione dettagliata... s-siamo in grado di individuarlo.>

<Molto bene, padre Martial... ci aspettiamo che ce lo portiate il prima possibile. Voglio la sua testa qui nel mio ufficio. Non deludetemi!>


L'uomo delle farfalleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora