CAP. XIX

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Alle prime luci dell'alba frate Elia si trovava già sopra ad un aereo privato in direzione della Spagna per poter riprendere la caccia a Thanatos insieme agli uomini della Principessa d'Oriente.

Nella sua testa continuavano ad alternarsi una serie di congetture riguardanti questo personaggio e a come avrebbe fatto per persuaderlo a farsi seguire fino ad Assisi. Inoltre, le ultime novità raccontate dal vescovo Colucci avevano insinuato nello spirito del frate un forte senso di ansia; i margini di errore, infatti, diventavano sempre più ristretti e, in uno scenario di questo tipo, l'ipotesi prospettata dal monsignore, durante l'ultima riunione avvenuta in basilica con il "Conclave dei Dissidenti", prendeva delle sfumature sempre più incerte visti i molteplici fattori che erano entrati ora in gioco.

D'altronde questa era da sempre stata l'ipotesi che il conclave segreto si era posta come obiettivo sin dalla sua formazione, ma l'accelerata che aveva avuto nell'arco di pochi giorni grazie all'intervento della Principessa, aveva reso la strategia per attuarla molto più incerta e instabile.

Tutti conoscevano il carattere e la forza di quella donna e l'idea che potesse tirarsi indietro all'ultimo minuto, per avere la possibilità di sbarazzarsi con un colpo solo di tutti i soggetti coinvolti, non era da scartare.

Frate Elia era dunque seduto sul suo sedile di pelle su questo aereo supersonico che guardava il sorgere del sole dal finestrino, domandandosi se quella sarebbe stata l'alba di una nuova era di pace o semplicemente il sorgere di un nuovo sole in un mondo destinato all'autodistruzione.

Intanto Antoine, il francese che era già stato al fianco di Elia nell'occasione dell'incontro con questo uomo così particolare e così pericoloso, era già in aeroporto pronto a ricevere il religioso e a portarlo al loro quartier generale in centro alla città di San Sebastián, con alcune novità rilevanti acquisite nelle ultime ore dai suoi uomini da comunicargli.

L'iniziale diffidenza dimostrata dal militare nei confronti del religioso si era subito trasformata in stima e gratitudine dopo che Elia l'aveva convinto a cambiare approccio di avvicinamento con l'uomo delle farfalle, salvandogli così la vita.

Aveva capito che il frate non era uno sprovveduto uomo di chiesa incapace di badare a sé stesso ma, al contrario, che Elia in verità era l'unico a poter trattare con questo personaggio e ad avere la speranza di poter portare a casa con successo la trattativa, ma soprattutto era l'unico ad avere una benché minima speranza di poter salvare la vita a entrambi in occasione di un nuovo incontro.

Antoine vide l'aereo del frate atterrare dalla terrazza dell'aeroporto, e di conseguenza si diresse verso l'uscita dei passeggeri visto che in pochi minuti Elia si sarebbe trovato all'esterno del terminal.

L'eccitazione legata al fatto di poter condividere con il religioso le ultime novità stava facendo sudare il militare come se fosse uno scolaretto al primo giorno di scuola. La ricerca di quest'uomo capace di far tornare nuovamente le persone mortali era un qualcosa di epocale, e il colonnello percepiva questa responsabilità caricandosi di ansia; se fossero riusciti a fare bene il loro lavoro probabilmente la maledizione sarebbe stata finalmente sconfitta e questo era fonte di agitazione.

<Padre Elia bentornato.> Esclamò Antoine non appena il frate ebbe superato la soglia dell'aeroporto.

<Dominus tecum, caro Antoine.> Rispose il frate.

<Venga, la porto subito nella nostra sede così da poterci organizzare su come muoverci nelle prossime ore e, mentre saremo in macchina, la aggiornerò sugli ultimi sviluppi e le ultime notizie che siamo riusciti a trovare.>

Un'auto di grossa cilindrata e di enormi dimensioni li stava aspettando pochi metri oltre il marciapiede. Era un mezzo sicuramente ingombrante visto il traffico caotico della città, ma era di gran lunga il mezzo più sicuro che in quel momento potessero utilizzare visti i pericolosi individui che da giorni si aggiravano nei pressi di San Sebastián.

I due uomini vi salirono sopra e un militare li salutò garbatamente.

<Allora, da dove vuole che cominci?> Domandò Antoine.

<Mi dica di Martial, avete avuto sue notizie? Riusciremo a incontrarlo questa volta?>

<Purtroppo temo di no... ho provato a rintracciare anche lui ma sembra molto impegnato ultimamente, e qui in città sono giorni che nessuno lo vede. Le ho detto padre, non si fidi di quell'uomo, ho delle brutte sensazioni a suo riguardo.>

<Anche io sinceramente comincio a essere molto perplesso. Si tratta di una delle operazioni più importanti di sempre e lui mi evita e fa in modo di non essere reperibile. È vero che le vie di nostro Signore sono infinite e spesso di difficile comprensione, ma questa proprio faccio fatica a capirla. Comunque sia andiamo avanti per la nostra strada e vedrà che prima o poi lo incroceremo a padre Martial.> Rispose frate Elia col suo solito tono pacato e ottimista.

<Sicuramente. Ora vorrei parlarle del nostro uomo delle farfalle. Siamo riusciti a trovare dove ha dormito questa notte... in teoria dovrebbe essere ancora lì a quest'ora, visto l'orario. Si trova in un ricovero per senzatetto nei pressi della città di Irun, vicino al santuario de Guadalupe. Praticamente si è spostato di appena una ventina di chilometri dal nostro ultimo avvistamento dell'altra sera. Evidentemente preferisce far calmare il clamore causato dalle sue due ultime azioni e, ragionando sul fatto che tutti quanti noi avremmo pensato che si fosse portato il più lontano possibile da questa zona, ha deciso di rimanere qui per muoversi successivamente.>

<Così da poterci sviare, ovviamente. Ma comunque non credo che a quest'ora sia ancora lì... vista la sua abilità strategica probabilmente con le prime luci dell'alba si sarà già spostato. Sa benissimo che quando rimane fermo è più vulnerabile e quindi è presumibile pensare che sia già andato via.>

<Poco male, ho piazzato una squadra di quindici uomini a presidiare il ricovero, se fosse già andato via avranno cominciato il pedinamento senza farsi notare... sono tra i migliori in questo.>

<Se sono ancora vivi!> Precisò frate Elia. <Speriamo stia andando tutto bene. Siete riusciti comunque a capire come si chiama e da dove arriva? Insomma, cosa sappiamo di quest'uomo?>

<No, è stato impossibile reperire una benché minima informazione in merito. Sembrerebbe sbucato fuori dal nulla. Niente di niente, né sui database dei comuni di tutto il mondo né sulle nostre banche dati personali, nessun ente previdenziale o associazioni di assistenza dei bisognosi pubblica o privata ha mai visto un individuo con queste caratteristiche. Non vi è traccia alcuna di questa persona da nessuna parte. Nessuno lo conosce o lo ha semplicemente notato in qualche luogo... eh sì che è uno che decisamente non passa inosservato.>

Frate Elia sembrava sconfortato da tutta questa mancanza di informazioni relative a Thanatos, sapeva che per avere delle chance in più per concludere positivamente la trattativa con questa persona sarebbe stato meglio conoscere maggiormente il suo "avversario". Solo così avrebbe saputo come comportarsi la prossima volta che lo avrebbe incontrato.

<E di tutti quegli uomini massacrati l'altra sera? Sappiamo qualcosa?>

<Abbiamo delle ipotesi. La maggior parte di loro erano noti sia a noi che alle forze dell'ordine, mercenari totalmente devoti al dio denaro... in buona sostanza erano di proprietà di chi li pagava meglio. E noi pensiamo che ci sia una sola persona al mondo così potente da poter reclutare tanti professionisti, e soprattutto così motivata a trovare l'uomo delle farfalle prima di chiunque altro... Papa Giulio IV.> Sentenziò Antoine a un attonito frate Elia.

<Diamine Antoine, sono ipotesi pesanti quelle che mi state proponendo, ma in definitiva coincidono con le nostre. Se avessimo ragione, la situazione si starebbe ingarbugliando ancora di più... ma non ce l'avete proprio delle buone nuove da darmi? Solo pessime notizie mi avete comunicato finora.>

<Fortunatamente una buona notizia posso dargliela, padre. Abbiamo rintracciato il vecchio che per primo ebbe contatto con l'uomo delle farfalle... era malconcio ma ora sta bene ed è qui nel nostro quartier generale.>


L'uomo delle farfalleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora