CAP. XXXI

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Collocati quasi agli angoli opposti del pianeta, ma uniti come fossero seduti nella stessa stanza grazie alle potentissime tecnologie che in questo periodo storico erano in grado di collegare chiunque ne fosse stato in possesso, il Generale Gutierrez e la Principessa d'Oriente Yasmina si parlavano amichevolmente come mai prima era accaduto.

Il militare sfoggiava l'impeccabile uniforme delle grandi occasioni con tutte quelle finte medaglie da parata ben in mostra, mentre la Principessa indossava un chador rosso fiammante con filamenti in oro che bordeggiavano le estremità, sorseggiando il suo immancabile tè alla menta.

Nella sala virtuale, che i due capi di stato stavano utilizzando, erano presenti soltanto i loro più stretti collaboratori, nessun altro era autorizzato ad assistere a quell'incontro. Delle particolari sonde a particelle subatomiche scandagliavano eventuali presenze virtuali occulte.

I toni erano pacati e confidenziali; l'arte della politica, in tutti questi anni fatti di tonnellate di incontri ufficiali e di cene istituzionali nelle quali i due capi di stato avevano potuto affinare alla perfezione il ruolo del buon diplomatico, aveva forgiato entrambi e di conseguenza, Yasmina e Gutierrez, erano assolutamente in grado di celare i loro veri sentimenti sfoderando delle perfette espressioni da giocatori di poker.

<Generale, prima o poi deve assolutamente venirmi a trovare qui ad Aleppo, ovviamente solo quando la nostra alleanza sarà consolidata e i fatti avranno dimostrato la lealtà tra i nostri due popoli. Non vorrei sembrarle fuori luogo con questo mio invito. L'altro giorno è venuto anche a trovarci il nostro caro vescovo Angelo Colucci, il quale è rimasto decisamente folgorato dal nostro paese. Tra l'altro, dice che non vede l'ora di incontrarla ad Assisi per l'occasione di quell'appuntamento di portata mondiale che tanto ci sta a cuore. Dice anche che ricorda con estremo piacere l'ultima volta che vi incontraste in Vaticano da Giulio IV. Probabilmente si tratta di qualche anno fa... doveva essere appena diventato vescovo all'epoca.>

<Probabilmente... non ricordo con esattezza. Certo, anche io non vedo l'ora che quella faccenda venga archiviata in modo tale da poter dar seguito a tutti quegli accordi che abbiamo perfezionato con tanta cura. Anche perché continuano ad arrivarmi voci su movimenti strani da parte del Papa e di un suo particolare interesse che ultimamente lo sta coinvolgendo in maniera, come dire... affannosa.>

<A cosa si riferisce Generale?>

<Sembra che il Santo Padre sia alla ricerca spasmodica di un uomo. Sembrerebbe addirittura che abbia messo in ballo migliaia dei suoi uomini migliori pur di rintracciare quest'individuo particolare. Insomma, se Giulio IV smobilita un esercito intero per trovare una sola persona, vuol dire che questo personaggio deve essere qualcuno di molto importante... ne sa qualcosa lei, Principessa?> Chiese con un pizzico di malizia Gutierrez.

<Può darsi... sa Generale, si sentono molte voci che di continuo circolano intorno al Papa, e di conseguenza non si sa mai a quali credere. Però, devo ammettere che anche a noi risulta che ci sia in atto una caccia nei confronti di un personaggio "particolare" che farebbe preoccupare il Santo Padre. Chissà di chi si tratta, però?> Yasmina cominciò a giocare con la sua treccia attorcigliandosela tra le dita.

<Chissà. Comunque sia, uomo dei miracoli o meno, siamo quasi al punto di non ritorno e presto saremo pronti a chiedere udienza a Giulio IV per andarlo a scalzare dal suo trono. Non appena sarà possibile parlerò con il vescovo Colucci e gli dirò di preparare la sua bella basica nel centro Italia per accoglierci, e gli dirò anche di mettere in fresco una buona bottiglia di spumante italiano per brindare a una nuova era di pace tra i popoli della terra.>

<Le sue parole e il suo ottimismo riempiono il mio cuore di gioia, Generale. Aspetto con ansia questa sua comunicazione e le rinnovo la nostra disponibilità nell'aiutare i suoi uomini sotto tutti i punti di vista. Non esiti a chiederci qualunque cosa, lei sicuramente sa che noi, da buoni alleati, siamo disposti a supportarvi in qualunque modo.>

<Le ho già detto, Yasmina, che per questo tipo di problematiche non abbiamo bisogno di nessun aiuto! Lei si prepari a mantenere la parola data e scritta nero su bianco, per il resto i miei uomini sapranno come cavarsela. Ora la saluto, Principessa, che molte cose sono da organizzare per quello che ci attende nel prossimo futuro.>

<Come vuole Generale. Io saluto lei e le auguro di poter organizzare questa delicata missione nel miglior modo possibile in modo tale da poterci permettere di realizzare con successo tutti i nostri piani.>

La trasmissione si chiuse e da entrambi i lati di questa riunione virtuale arrivò il segnale che nessuno più era in comunicazione, ovvero che nessuno più poteva ascoltare i commenti che i due leader politici si sarebbero scambiati con i loro uomini di fiducia.

Al ché, la Principessa Yasmina prese la tazza dalla quale stava bevendo la sua bevanda e la scagliò violentemente contro la parete in corrispondenza della quale l'immagine del Generale veniva riprodotta.

<Lo odio! E odio tutta la sua razza maledetta!> Urlò la Principessa mentre lo scatto d'ira le faceva gonfiare la vena su quella porzione di collo che sporgeva dal chador. <Ma lo avete sentito a questo ignorante scimmione tirato a lucido dentro a quella sua grottesca uniforme barocca! "Le ho già detto che non abbiamo bisogno di alcun aiuto, lei pensi a mantenere la parola data" ... ma brutto schifoso di un mentecatto, come osi dire a me, Yasmina 'Imād ad-Dîn al-Quahayrî, Principessa d'Oriente e futura Imperatrice del mondo intero, di mantenere la parola data... tu che non sai nemmeno cosa sia l'onore e gli obblighi che da esso derivano. È ovvio che io con te non manterrò mai la mia parola, perché io con le scimmie non scendo a patti!>

Lo sfogo della Principessa giunse al termine e le palpitazioni cominciarono a calare mentre il gran ciambellano le porse una nuova tazza di tè alla menta.

<Principessa non si preoccupi di questo individuo perché tanto tra pochi giorni avremo un nuovo Papa che sarà in grado di eliminarci quest'uomo fastidioso una volta per tutte.> Cercò di tranquillizzarla ulteriormente il ciambellano.

<Un altro mentecatto quel Colucci. Ma possibile che tutti gli uomini di chiesa siano dei tali cretini? Non ci siamo ancora liberati di Giulio IV che già non sopporto l'idea che il nuovo Papa possa essere quell'uomo senza spina dorsale di Angelo Colucci. Com'era il detto? Morto un Papa cretino se ne fa un altro!>

<Ha ragione Principessa, ma purtroppo non abbiamo una figura migliore alla quale aggrapparci per il momento. Una volta che i giusti equilibri si saranno formati con il nuovo Papa Colucci, e con Gutierrez definitivamente scalzato dalla vita politica, allora avremo tutto il tempo che ci necessita per trovare un nuovo ulteriore capo della Chiesa Romana... sempre ammesso che ci serva proprio un Papa... forse potremmo anche ipotizzare una definitiva estinzione del mondo cattolico. Non crede, Principessa?>

<Ha proprio detto bene ciambellano, non è per niente detto che ci serva una religione cattolica che intorpidisca le menti degli uomini. Sappiamo già noi come gestire un popolo, lo facciamo alla perfezione qui nella parte orientale del mondo, lo faremo anche per la parte restante del pianeta!>

La voce di Yasmina si era fatta più pacata e trasognante mentre fantasticava su eventuali scenari politici di un futuro decisamente prossimo.

<Se poi avessimo la fortuna di beccare quel maledetto uomo delle farfalle le cose cambierebbero ancora. Vista la descrizione che ci ha fatto il colonnello Vallés, con un uomo di tale portata dalla nostra parte non avremmo più bisogno di nessun accordo con nessuno di questi imbecilli. Ancora non mi capacito delle parole che Antoine ha usato per descrivere questo individuo... deve essere una sorta di demone o un angelo vendicatore. Non importa, qualunque cosa esso sia o qualunque origine questo essere abbia, lo convinceremo a essere uno dei nostri, e se non volesse farsi convincere, ebbene allora lo obbligheremo a stare dalla nostra parte e a fare ciò che io gli ordineremo. Così finalmente potrò raggiungere il posto che mi spetta per diritto divino! E allora tutto il mondo si dovrà inginocchiare ai miei piedi per tributarmi il dovuto rispetto che si deve portare a una Imperatrice!>


L'uomo delle farfalleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora