Ripreso un po' di coraggio, si smosse da lì e andò di nuovo verso la cucina. Passò davanti l'orologio a pendolo di fianco all'arco in muratura che faceva da entrata alla zona giorno: segnava mezzogiorno e dieci, cioè cinquanta minuti prima dell'ora alla quale sarebbe stato servito il pranzo.
Sgattaiolò di sotto per verificare che tutto fosse in ordine.
Scese le scale e arrivò alla grande sala dove in passato mangiava la servitù, ora usata come ripostiglio, così come le tre stanze da letto che si trovavano dietro tre delle porticine ai lati della sala.
L'unica zona che ancora funzionava come stabilito alla costruzione della casa era la cucina, la cui porta socchiusa lasciava intravedere una Solar piegata davanti al forno probabilmente per controllare la cottura dei cannelloni.
Seokjin sentì un brividino lungo la schiena a quella vista e si schiarì la gola nel tragitto verso l'anta scorrevole, attirando l'attenzione dell'altra che aprì tutta la porta.
<<Salve signore.>> Lo salutò.
<<Salve a te. A che punto siamo qua?>> Domandò, ancora imbarazzato dopo le parole della madre e poi quella scena.
<<Siamo in perfetto orario signore. I cannelloni saranno pronti tra un quarto d'ora e a quel punto metterò a cuocere i tortelli.>> Illustrò i suoi piani e Seokjin annuì.
<<A mezzogiorno e 45 ti mando giù Hyuna, che ora sta apparecchiando la sala da pranzo, così ti aiuta. Gli antipasti sono già sul tavolo dentro ai vassoi, voi portate prima i cannelloni, poi i tortelli. Non si cambia il piatto, tanto non hanno condimenti particolari, tranne il burro e la salvia dei tortelli.>>Continuarono a parlare di come e quando servire le portate una per una, dato che non stava bene che il ragazzo si facesse vedere dagli ospiti in versione casalinga.
Dopo un quarto d'ora buono passato a programmare tutto per filo e per segno, Jin decise di tornare al piano superiore per vedere a che punto fosse Hyuna con l'apparecchiatura della tavola.
Era appena uscito dalla cucina, quando sentì una voce maschile sconosciuta penetrare dalla porticina che portava al giardino sul retro.
<<Ma è bellissimo.>> Sentì distintamente, poi altre parole confuse.
Pensò di fare un salto fuori, dopo aver dato un'occhiata alla sala da pranzo.
Salì i gradini e si chiuse la porta del seminterrato alle spalle, poi procedette dritto fino a oltrepassare le scale in marmo e qui girò subito a sinistra. Oltre la parete dietro la scalinata infatti si trovava l'ultima ala del piano inferiore, separata dall'ingresso da un portone in legno intagliato: la sala da pranzo.
Aprì l'anta socchiusa e vi entrò per scoprire Hyuna intenta a lucidare le posate in argento, prima di posizionarle di fianco ai piatti su quel lungo tavolo, portato in mezzo alla grande stanza rettangolare con l'entrata sul lato minore. Aveva messo la bianca tovaglia leggera che era appartenuta a sua nonna, ricamata a mano con viole e margherite. I piatti e i bicchieri erano quelli del servizio buono, così come le posate che la domestica stava ripulendo da ogni alone.
<<Come procede qua Unnie?>> Domandò.
<<Tutto bene signore: devo mettere solo le posate. Le brocche d'acqua e i cestini con il pane sono lì sul carrello, appena ho finito qui li sistemo.>> Parlò senza spostare l'attenzione dal suo meticoloso lavoro.
<<Benissimo!>> Si complimentò il ragazzo. <<Una cosa: a mezzogiorno e 45 scendi ad aiutare Solar, va bene?>> La informò. <<Le ho già spiegato tutto ciò che deve fare, ti riferirà lei.>> Concluse.
<<Perfetto signore.>> Gli rispose brevemente.
<<Noona se hai bisogno di qualcosa, sono in giardino.>> Aggiunse.
<<Per ora no, grazie mille.>> Lo guardò per un attimo e gli sorrise.
<<Allora a dopo.>>
<<A dopo signore.>>
Ri-accostò delicatamente la porta e si incamminò dritto dritto verso l'entrata principale, per controllare la situazione esterna.
Già si sentiva un'aria differente provenire dal giardino: Seokjin avvertiva un profumo buonissimo portato dal lieve venticello e si felicitò per arrivo di una stagione ancora migliore. Passò lungo il lato della casa per tornare ancora dal suo amato salice e man mano che proseguiva quel profumo aumentava, si trattava di un odore caldo e avvolgente, simile a quello della liquirizia e che non aveva mai sentito prima.
Svoltò l'angolo, e sotto il verde salice intravide il vestito malva della sorella.
<<Jennie sei qui?>> La chiamò, mentre ancora le andava più vicino.
<<Oppa vieni qui; c'è Odeng.>> La sua voce delicata risuonò sotto quei rami incurvati.
Jin buttò un rumoroso bacio in aria, per richiamare entrambi i suoi adorati roditori, mentre si faceva largo fra le fronde umide e scorgeva un'altra figura oltre a Jennie. La fragranza si era fatta più insistente che mai e, arrivato finalmente dalla ragazza, scoprì anche da chi fosse originata. Un ragazzo alto poco più di lui, con la pelle e i capelli scuri e un profilo perfetto, stava in piedi qualche metro più in là con il naso rivolto all'insù.
<<Eccolo, eccolo!>> Esclamò facendo risuonare la sua voce profonda. Un ampio sorriso si aprì sul suo volto mentre si voltava verso Jennie e pronunciava queste parole, rivelando due fossette meravigliose.
Jin guardò su e vide Eomuk timidamente affacciato da un ramo, intento a studiare la situazione.
Lo chiamò ancora e a quel punto comparve anche Odeng.
<<Ma allora sono due.>> Osservò intenerito il ragazzone, voltandosi a guardare Jin con gli occhi che gli luccicavano.
<<Sì, sono di mio fratello.>> Spiegò la ragazza e, come a voler confermare le sue parole, entrambi discendevano quella chioma in direzione di Seokjin.
Giunti abbastanza vicini, uno alla volta gli si gettarono in braccio, nascondendosi dentro le maniche della sua giacca con il musetto fuori.
L'altro continuava a guardarli sorridendo, avvicinandosi lentamente a un Jin più che contento, che non desiderava altro che continuare a respirare il suo odore buonissimo.
<<Posso?>> Domandò cautamente, mostrando l'intenzione di accarezzarli.
<<Penso che si tireranno indietro, ma prova pure.>> Lo esortò.
Tentò prima con Eomuk, che si rintanò velocemente ancora più in fondo la manica di Jin, poi passò a Odeng. Questo, molto titubante si lasciò invece brevemente toccare, prima di rintanarsi anche lui.
<<Li hai trovati qui?>> Domandò il ragazzone curioso.
<<Me li hanno regalati i miei genitori quando si sono trasferiti.>> Rispose Jin, provando a farli uscire dai propri indumenti.
<<Sono davvero stupendi.>> Affermò l'altro.
<<I miei genitori?>> Chiese Seokjin sorridente, rivolgendo uno sguardo divertito al ragazzo, che divenne pensoso per una frazione di secondo, per poi guardare i dolci occhi scuri dell'altro e rispondere con un: <<Anche loro, in effetti.>> Il suo tono basso risuonò nelle orecchie di Jin e quello sguardo affilato gli si stampò nelle pupille per non uscirne più.
A entrambi si colorarono le gote di un rosa tenue, ma questo non si potette vedere che sulla pelle chiara del padrone di casa. In quell'istante tutto sparì intorno a loro: Jennie, il salice e la casa con dentro tutti gli ospiti.
Jennie rise compostamente a quella risposta e la sua voce cristallina li risvegliò.
<<Io... comunque sono Kim Namjoon, il figlio di Ung-Yong.>> Si schiarì la voce dopo essersi presentato, facendo un passo indietro e inchinandosi. <<Grazie per l'ospitalità.>> Aggiunse mentre ancora era inchinato.
<<Io sono Kim Seokjin. È un piacere per noi ospitare te e tuo padre.>> Fece a sua volta un breve inchino con le mani lungo il corpo.
<<Ahi.>> Si lamentò subito dopo.
Nel momento, si era dimenticato di avere quei due poveri esserini nascosti nelle maniche. Mentre si muoveva loro si erano aggrappati con le unghiette alla sua camicia e gli avevano graffiato anche la pelle.
Trattenne le imprecazioni per aver rovinato un'altra camicia e portò gli avambracci sopra un ramo, per far uscire le bestiole.
<<Oppa ti hanno fatto male di nuovo?>> La sorella gli si avvicinò preoccupata.
<<Mh sì, vado subito a vedere prima di macchiare la camicia e la giacca di sangue.>> Annunciò. <<Ci vediamo fra poco a pranzo, buona continuazione.>> Li salutò, mentre si avviava a passo svelto verso il bagno.
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Oppas call me Noona
Fanfiction[Conclusa il 30/08/2019] Seguito-non seguito di "Scenery" Seokjin è un benestante e dolce beta che ogni anno per Pasqua organizza nella sua grande casa un pranzo con molti ospiti. Fra questi capiterà anche l'alpha Namjoon. • Omegaverse • NamJin • Ca...