<<Jinnie noi dobbiamo andare via tra tre giorni, a tuo padre è stato anticipato il viaggio in Cile che era programmato tra una settimana.>> Disse Sunghee con occhi tristi, mentre sedeva sulla grande sedia di vimini intrecciato sul terrazzo della sala da pranzo.
Il ragazzo le si avvicinò e si sedette per terra al suo fianco, con la testa vicina al braccio della madre, così che lei potesse carezzargli i capelli morbidi.
<<Oggi torniamo a casa nostra a dare una sistemata e a preparare le valigie.>> Aggiunse, coccolando il figlio.
<<Ung-Yong lo sa?>> Chiese Jin con voce rilassata da quelle attenzioni materne.
<<Glielo ha detto tuo padre stamattina.>> Rispose dolcemente.
<<Restano?>> Le domandò con una punta di nostalgia nella voce.
Sunghee sorrise teneramente, ma il figlio non potette vederla.
<<Fino a che non verrà loro assegnato l'alloggio... questo venerdì.>> Affermò.
<<Oh, quindi è stato assunto.>>
<<Ieri.>>
Rimasero così in silenzio per un po', godendosi il tepore pomeridiano e l'affetto reciproco prima del distacco.
<<Ti voglio bene Jinnie. Te ne vorrò sempre.>>
Il ragazzo chiuse gli occhioni scuri e prese delicatamente la mano della madre per lasciarvi sopra un bacetto.
<<Anch'io eomma.>> Sussurrò.* * *
<<Perché non mi hai detto nulla?>> Domandò il beta con una punta di delusione nella voce.
<<Cosa devo dirti?>>
Namjoon era seduto sul proprio letto, con già indosso la maglia del pigiama e in procinto di cambiarsi anche i pantaloni. Dalla finestra di camera sua una umida brezzolina fresca trapassava le tende bianche e le spostava debolmente di qua e di là. Il cielo fuori dalla stanza era nero come l'umore di Seokjin che seguitava a scrutare serio gli occhi del compagno.
<<Tra tre giorni te ne vai. Quando pensavi di avvisarmi?>> Sputò il più grande inviperito.
L'alpha spalancò gli occhi e una scintilla di dispiacere si accese in lui.
<<L'ho saputo stamani Hyung, aspettavo solo l'occasione giusta.>> Spiegò, abbassando lo sguardo sui propri piedi nudi. <<Volevo avvisarti stasera.>>
Seokjin si addolcì e avanzò verso di lui per poi sederglisi accanto.
<<Andrai a stare lontano?>> Chiese.
Namjoon lo guardò come fosse un'oasi di acqua fresca nel deserto e la gioia incurvò leggermente gli angoli della sua bella bocca.
<<Giù al paese, negli alloggi di fianco il comando di Polizia.>> Sorrise. <<Non è molto lontano.>> Concluse.
<<Potrai venire qui quando vorrai Joonie.>> Lo rassicurò il maggiore, prendendolo per mano.
Si guardarono negli occhi sorridenti per un tempo indefinito, finché un fruscìo fuori dalla finestra non li distrasse.
<<Sono i miei due topini che hanno fame.>> Spiegò il maggiore. <<Via, vado giù da loro.>> Disse poi alzandosi, senza lasciare la grande mano dell'alpha.
<<Vieni in giardino con me Joonie?>> Gli chiese assottigliando la voce e dondolando il braccio con fare fanciullesco.
Namjoon si guardò brevemente la maglia del pigiama, prima di aprire bocca per rispondere.
<<Non importa se hai quella, tanto tuo padre e Jennie sono già a letto e i miei genitori dormono a casa loro.>> Lo anticipò il maggiore.
Namjoon sorrise di nuovo quella sera e si alzò, mentre il suo braccio veniva tirato da Seokjin che trotterellava felice di fronte a lui verso l'uscita.Prima che fosse trascorsa l'ora successiva, i due scoiattolini riposavano nel grembo di Jin sazi e felici.
I due compagni sedevano vicini sulla panchina del giardino: Namjoon circondava con un braccio le spalle del beta, mentre l'altro coccolava le due deliziose bestioline.
Namjoon lo osservava con gli occhi pieni di tenerezza, notando come trattasse quei due esserini quasi come figli. Tutto di lui parlava dell'amore con il quale trattava il prossimo: la sua espressione sognante, il sorrisetto abbozzato, gli occhi brillanti riempiti di dolcezza, i suoi gesti delicati e la sua meravigliosa pelle che irradiava un' aura soffusa quasi fosse un angelo sceso dal cielo.
Gli carezzò il morso sul collo.
<<Alla fine se ne è accorto qualcuno Jinnie?>> Domandò piano.
<<Non ancora e credo non succederà per ancora un po', visto che se ne sono andati.>> Rispose tranquillo il maggiore, mentre sistemava meglio la sua testa sulla spalla del più piccolo.
Namjoon avvicinò il suo viso a quei capelli morbidi poi li annusò e vi appoggiò la guancia.
Nel frattempo i due scoiattolini si svegliarono, infastiditi da quei movimenti e cominciarono a richiedere le attenzioni del padrone.
<<Ce li portiamo a letto stanotte Joonie?>> Domandò il beta con tono cantilenante.
Namjoon lo guardò spaesato.
<<Ti prometto che sono bravi e non ti daranno fastidio.>> Aggiunse a mo' di nenia. <<Per favore oppa.>>
<<Va bene, va bene. È che non avevo mai sentito nessuno che dormisse con degli scoiattoli. Non si sveglieranno mica nel cuore della notte vero?>> Chiese preoccupato.
<<Ma certo che no. Dormono più di me e te messi insieme, te lo garantisco.>> Lo rassicurò.
<<Va bene.>> Rispose l'alpha, potendo osservare subito dopo il più bel sorriso di Jin, che cominciò a riempirlo di bacetti.
<<Jinnie dai.>> Parlò Namjoon con il sorriso. <<Jennie ci sentirà.>>
<<Jennie è a letto dalle nove. Conoscendola, starà dormendo come un sasso adesso.>> Affermò il più grande tra un bacino e l'altro.
Eomuk e Odeng nel frattempo si erano resi resi conto che il grembo del padrone non risultava comodo in quel momento, così avevano optato per tornare nella loro casuccia sull'albero.
<<Dai vieni qui.>> Sussurrò l'alpha a Jin, picchiettandosi sulle cosce.
Il beta non se lo fece ripetere due volte e si sistemò a cavalcioni sul compagno, nel frattempo che assaporava con gusto le sue labbra morbide.
Quella notte i due roditori non avrebbero dormito con i due ragazzi.
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Oppas call me Noona
Fanfiction[Conclusa il 30/08/2019] Seguito-non seguito di "Scenery" Seokjin è un benestante e dolce beta che ogni anno per Pasqua organizza nella sua grande casa un pranzo con molti ospiti. Fra questi capiterà anche l'alpha Namjoon. • Omegaverse • NamJin • Ca...