23: mwaka moon

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Toc toc

<<Hyung sono io. Posso entrare?>>
Intorno alle 11 del mattino finalmente l'alpha si era deciso a salire quella gradinata a vedere come stesse il compagno, spinto anche da Jennie che era rimasta di sotto alla cassa.
<<Entra.>> Gli ordinò dall'altro lato e così fece.
Quando aprì quella porta l'odore del compagno lo investì: gli era stato distante per troppo tempo e adesso quella visione e quel profumo lo avevano fatto riempire di brividi.
Restò lì in piedi vicino alla porta, mentre il maggiore stava seduto alla scrivania intento a scrivere qualcosa.
<<M-mi chiedevo come stavi Hyung.>> Domandò con lo sguardo basso.
Seokjin sorrise e lo guardò con occhi dolci, anche se l'altro era troppo occupato a scrutare il pavimento per accertarsi della sua espressione.
<<Sto meglio adesso... ho fatto un pisolino lì sul divano.>> Rispose dolcemente. <<Scusa per stamani: ero davvero stanco.>> Continuò con la voce più sottile.
Namjoon alzò la testa e lo guardò alzarsi dalla sedia e avvicinarglisi.
<<Jennie resta giù?>> Gli sussurrò nell'orecchio il beta.
<<Sì.>> Mormorò il minore in risposta.
<<Chiudi la porta a chiave per favore.>>

Clic clac

Si guardarono per qualche secondo prima di gettarsi l'uno sulla bocca dell'altro.
Seokjin mise le mani intrecciate dietro il collo del suo alpha che invece le teneva giunte dietro la schiena del più grande.
Le loro labbra scivolavano rosse e le loro lingue si cercavano umide dentro le loro bocche calde, infuocate dall'amore.
Dopo qualche minuto di schiocchi e sospiri, Namjoon iniziò ancora a sentire la voglia di mordere il beta, così si staccò da quel bacio bisognoso e appoggiò la propria fronte su quella dell'altro.
Avevano entrambi gli occhi ancora chiusi e avvertivano i loro fiati cercarsi.
Seokjin si spostò e cominciò a dare piccoli baci lungo la mascella del minore, arrivando a mordicchiare la pelle morbida del collo.
<<Aspetta Jin.>> Gli mormorò l'alpha. Il beta guardò negli occhi rossi del compagno, che vide i suoi divenire gialli.
<<Non ce la faccio Hyung.>> Lo informò mentre gli mostrava i denti che gli erano fuorusciti.
Il più grande si avvicinò per vederli meglio.
<<Dovresti mordermi con questi?>> Commentò un po' preoccupato. <<Sono enormi.>> Aggiunse, facendo un passetto indietro.
<<Grazie, non me lo aveva mai detto nessuno.>> Gli disse il minore con sarcasmo, facendolo ridacchiare genuinamente.
<<Fanno male?>> Lo interrogò il beta.
<<Mi fanno malissimo Hyung. Speriamo rientrino presto.>> Gli parlò con espressione sofferente.
<<Però acquisti un accento che mi piace con quei canini di fuori: sembra quasi parigino Joonie.>> Ridacchiò, mentre vedeva le zanne iniziare a sparire nelle gengive dell'altro, così gli si avvicinò e gli diede un bacetto sul nasino.
Quando lo guardava vedeva la persona più bella che esistesse sulla faccia della terra, tanto che a volte si scordava di tutto ciò che li circondava.
<<Grazie di tutto quello che fai per me Joonie. Io... penso di essere follemente innamorato di te.>> Gli confessò con gli occhi lucidi, per poi abbracciarlo forte e nascondere la faccia nell'incavo del suo collo.
<<Jinnie... io... anche io sono innamorato di te.>> Balbettò l'alpha, preso piuttosto alla sprovvista dall'altro.
Ricambiò l'abbraccio, iniziando a respirare a pieni polmoni il profumo del compagno, tanto che le zanne minacciarono di uscire nuovamente.
<<Quando mi avrai marchiato e saremo legati definitivamente, capiremo tutto quanto.>> Affermò con tono calmo, mentre appoggiava l'orecchio sul cuore del minore.
Namjoon nel frattempo gli carezzava teneramente i capelli morbidi, con le gote macchiate di rosso e un sorrisetto involontario stampato in faccia.
Restarono così per qualche momento a godersi l'uno la tranquillità dell'altro, finché il minore parlò: <<Scendiamo da Jennie ché era preoccupata per te?>> Gli chiese piano.
<<Un attimo Joonie: prima voglio che ci facciamo una promessa.>> Lo fermò il maggiore.
<<Quale promessa?>> Domandò il più piccolo.
<<La promessa di non lasciare l'altro da solo nei momenti difficili.>> Spiegò il beta.
<<Lo prometto.>> Asserì Namjoon, porgendogli il mignolo.
<<Lo prometto.>> Lo seguì Seokjin, afferrando il dito dell'altro con il suo.
Suggellarono quel patto con un bacio profondo, poi scesero al piano inferiore.

<<Eccovi voi due.>> Li salutò Jennie. <<Mentre stavate su a poltrire, ho venduto ben quattro vasetti e un sacchettino di semi.>> Si vantò la ragazza, mentre andava ad abbracciare il fratello.
<<Brava fanciulla.>> Si congratulò lui, ricambiando il gesto e lasciandole un bacetto sui capelli profumati.
Jennie era così bassa che gli arrivava appena alla spalla e agli occhi di Namjoon quella si rivelò una scena molto tenera, tanto che si ritrovò un sorrisetto ebete stampato sul volto.
<<Sono contenta che ti stia meglio oppa.>> Disse piano la ragazza senza mollare la presa sul fratello.
<<Ti voglio bene fanciulla.>> Gli confidò il ragazzo.
<<Anche io ti voglio bene Oppa.>> Jennie diede un ultima strizzatina al fratellone, poi lo liberò sorridendo.
Namjoon credeva di essere il solo per il quale gli occhi neri del beta potessero riempirsi d'amore, tuttavia in quel frangente si rese conto di stare assistendo ad un Seokjin infatuato e non a causa sua.
In un angolino remoto del suo cuore la scintilla della gelosia scoccò, tuttavia non divampò, essendo l'ammirazione e la fiducia dell'alpha legna fradicia, inadatta per accendere qualsiasi fiamma.
Li guardava con gioia, felice per tutto il bene che si volevano l'un l'altra.
<<Andiamo a pranzo?>> Esordì Seokjin.
<<Cavolo sono già le due! Dovevamo chiudere mezz'ora fa.>> Esclamò Jennie. <<Via via! Tutti a pranzo a casina.>> Li spintonò scherzosamente fuori dal negozio per poi chiudere a chiave la porta e salire sulla propria bicicletta fiammante.
<<Ci vediamo a casa. State attenti per strada.>> Si raccomandò la ragazza, buttando loro un bacino affettuoso prima di sfrecciare via, lasciandoli lì come due pesci lessi.

Oppas call me NoonaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora