24: GOTTASADAE

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<<A-ah oppa.>>
Seokjin sedeva mollemente sul proprio materasso. Sulla sua fronte di alabastro un sottile strato di umidità iniziava a formarsi, mentre teneva la testa piegata all'indietro e gli occhi chiusi. Le gote piene gli si erano arrossate e le sue belle labbra color pesca erano socchiuse per permettere ai propri polmoni di ricevere più aria.
Le sue folte ciglia scure vennero aperte, rivelando le sue pupille dilatate e la cornea lucida per l'eccitazione. Il proprio sguardo si spostò verso il suo ombelico e la mano destra fu portata sulla testa castana di Namjoon che faceva su e giù fra le sue cosce aperte.
<<N-non ti fermare.>> Lo supplicò in un sussurro con la voce rotta dal piacere, poi spostò leggermente avanti il bacino, spingendosi ancora un po' più in fondo dentro quella calda e umida cavità, che con tanto gusto leccava e succhiava la sua erezione.
<<A-ancora oppa.>> Gli mormorò, prendendo fiato subito dopo.
In quell'istante Namjoon si bloccò e sfilò il membro dalla propria bocca.
<<Cazzo.>> Imprecò, coprendosela con una mano.
Jin lo guardò a metà fra il deluso e il preoccupato.
<<Che c'è?>> Gli chiese trafelato.
L'alpha girò lievemente il viso e gli rispose: <<Lo sapevo: le zanne.>> Abbassò la testa. <<Non ce la faccio più.>> Aggiunse mortificato.
Seokjin gli rivolse uno sguardo lascivo e lo esortò con tono basso: <<Mordimi.>>
Il minore non si mosse da quella posizione e ancora con il capo basso provò a farlo ragionare. <<Avevi detto che avremmo dovuto aspettare.>>
<<Mordimi adesso oppa, ti prego.>> Lo supplicò, per poi abbassarsi con lui e cominciare a baciarlo lentamente sul collo.
Namjoon chiuse gli occhi, godendosi così vicino il profumo delicato del compagno.
Seokjin nel frattempo lasciò scivolare via la maglia del proprio pigiama, aiutato dalle grandi mani del più piccolo che avevano iniziato a sfiorare la sua pelle liscia.
All'improvviso il beta si sentì afferrare per i fianchi e tirare con la schiena sul lettone, per poi venire sovrastato dal corpo possente dell'alpha eccitato, che iniziava a leccare e mordicchiare la pelle delle sue spalle procedendo man mano più in alto.
Seokjin lo spogliò prima della camicia, poi dei pantaloni, riuscendo finalmente a vedere sotto i boxer la sua grande erezione, che non ci mise molto a essere scoperta completamente.
<<Oppa t-ti prego.>> Gemette il beta impaziente, mentre Namjoon lo preparava ad essere penetrato con le sue dita.
Non una parola di più ci volle perché l'alpha entrasse dentro di lui con una spinta decisa.
<<Oh Jinnie.>> Sospirò rumorosamente, guardandolo inarcarsi con la schiena e chiudere i suoi lucidi occhi neri.
Iniziò a muoversi solo quando avvertì la mano del maggiore stringerlo sulla coscia.
<<P-più forte.>> Lo pregò di nuovo Jin.
Namjoon ubbidì con piacere alla sua richiesta, mentre con il viso si spingeva piano piano verso il suo obbiettivo che era la piccola ghiandola odorifera del beta posta sul retro del suo esile collo.
In quel momento non capiva se gli stesse recando più godimento fare l'amore con il proprio compagno o la consapevolezza che a breve sarebbe riuscito finalmente a marchiarlo.
<<G-girati per favore.>> Gli sussurrò in un orecchio, continuando a spingere dentro di lui.
Seokjin lo guardò per un secondo continuando ad ansimare, con le gote rosse e gli occhi che urlavano di volere di più, dopodiché ubbidì e si sistemò a quattro zampe.
L'alpha si mise in ginocchio dietro di lui, passando la sua mano destra lungo tutta la sua schiena, per poi penetrarlo ancora e ancora, mentre con le labbra gli lasciava piccoli morsi lungo la linea della colonna vertebrale, pian piano sempre più su, sentendo gli ansimi e i gemiti del compagno farsi sempre più acuti.
Arrivò infine con le proprie labbra alla noce del collo, da dove la fragranza del maggiore usciva ormai copiosa.
Leccò quel punto più e più volte, assaggiandolo a fondo, dopodiché aprì le fauci e lo addentò, rompendo l'integrità della ghiandolina che si trovava sotto la morbida pelle profumata.
Una scarica di brividi di intenso piacere si dipanò sulla schiena di Jin, raggiungendo ogni singola estremità del suo corpo fino alla punta dei capelli, tanto che gli mancò il fiato per un piacevolissimo attimo prima di venire sulle proprie lenzuola.
Namjoon invece ingerì il liquido trasparente proveniente dall'interno dell'organello e sentì puro sulla sua lingua il sapore del compagno. Fu un godimento così intenso che anche lui smise per un momento di respirare e raggiunse il culmine del proprio piacere subito dopo.
Così ansanti e sudati si accasciarono entrambi su quel materasso rosa e ripresero un po' di fiato in silenzio, cullati solo dai respiri irregolari l'uno dell'altro finché il sonno non li colse abbracciati.

Fuori la notte era ormai piena come la luna che per qualche minuto li aveva spiati silenziosa e perfetta dalla loro finestra aperta che dava proprio sull'amato giardino nel retro della casa.
Il cielo era nero e la lieve brezzolina quasi estiva spostava il fogliame vivo del salice piangente portando odori che sapevano di terriccio umido e rugiada, mentre Sunghee passeggiava intorno all'abitazione cercando un momento di rilassamento dalle oramai insolite giornate in famiglia che stava passando con i figli.
Qualcosa però aveva catturato la sua attenzione ad un certo punto: nel momento in cui tutti dovevano essere comodamente appisolati a letto, dalla finestra della camera di suo figlio provenivano rumori insoliti.
Cambiò subito lato del giardino appena si rese conto di cosa si trattasse, non volendo più udire un singolo ansimo di Seokjin, tuttavia oramai le era tutto più che chiaro.

Oppas call me NoonaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora