22: Mademoiselle

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<<Secondo me hanno litigato ieri sera.>> Azzardò Jennie sorseggiando il suo caffè.
<<Non cambiare discorso signorina: ti sembra il modo di parlare quando c'è un ospite?>> La rimproverò Sunghee.
<<Dai eomma, era per sintetizzare al meglio il concetto.>> Si giustificò.
<<C'erano altri modi non volgari. Non lo fare mai più per favore.>> Continuò la madre.
<<Va bene, scusate.>> Si rassegnò la ragazza.
<<Chi ha litigato Jennie?>> Domandò il padre che era rimasto in silenzio fino a quel momento, mentre si gustava il suo sigaro.
<<Namjoon e Jinnie. Vedi come sono cupi tutti e due?>> Spiegò loro la sua teoria.
<<Amore è mancato un compagno di classe di tuo fratello. Secondo me è più probabile che sia questo il motivo.>> Parlò Sunghee.
<<Effettivamente...>> La spalleggió Namjung.
<<Può essere, ma ho la chiara sensazione ci sia qualcosa che non ci stanno dicendo.>> Dichiarò la ragazza.
<<Non sarai mica gelosa di tuo fratello.>> La stuzzicò il padre osservandola con occhi furbi.
<<Sarà gelosa di Namjoon.>> Aggiunse immediatamente la madre ridacchiando.
Jennie, colta alla sprovvista, arrossì violentemente e iniziando a balbettare ribatté:
<<M-ma cosa andate dicendo voi due? Non sono proprio gelosa di nessuno io.>>
<<Non ti devi vergognare tesoro, dopotutto Namjoon è un bel ragazzo.>> Affermò Namjung sorridendo beffardamente.
Jennie sgranò gli occhi e si alzò in piedi.
<<Non mi piace Namjoon!>> Esclamò, poi si voltò. <<O-ora vado o rischio di tardare. Ciao a tutti e due.>>

*  *  *

Seokjin era fermo di fronte all'entrata bianca e sembrava stare osservando il proprio giardino quando Namjoon uscì di casa.
Il ragazzo chiuse il portone alle proprie spalle e si diresse verso il maggiore, affiancandoglisi. Gli poggiò la testa sulla spalla e afferrò la sua mano.
<<Buongiorno Jinnie.>> Gli disse sottovoce.
Il beta si voltò verso di lui guardandolo teneramente, gli appoggiò la gota sulla testa e rinsaldò la stretta fra le loro mani.
<<Buongiorno Joonie.>> Gli rispose, poi spostò il viso di fronte a quello dell'altro e gli lasciò un bacetto sulle labbra.
<<Andiamo dai.>> Lo esortò il maggiore.
Iniziarono a camminare insieme verso il paese ancora mano nella mano, percorrendo il sentiero sassoso in mezzo alle colline che tanto piaceva a Jin.
In qualunque momento della giornata quel percorso panoramico si dimostrava uno spettacolo unico, ma il momento preferito del ragazzo era proprio la mattina: quando l'aria fresca era appesantita da un velo di umidità e tutti gli odori erano mischiati a quello del terreno bagnato.
<<Come stai Jin?>> Domandò cautamente l'alpha. Guardava il compagno e quasi non lo riconosceva: la persona accanto a lui aveva l'aspetto di Seokjin, la sua voce, il suo odore, ma in quel momento sembrava solo un guscio vuoto che attendeva di ospitare il ritorno del suo spirito.
<<Ho dormito poco stanotte. Pensavo alla morte di quel ragazzo e alla sua famiglia.>> Spiegò brevemente.
<<Potevi venire in camera con me: magari con un'altra persona accanto ti saresti leggermente tranquillizzato.>> Affermò il più piccolo.
Seokjin si bloccò in mezzo al sentiero, voltandosi verso l'altro con gli occhi lucidi.
<<Potevi venire tu da me.>> Una grande lacrima rotolò sulla sua gota sinistra.
<<Jinnie...>> Namjoon sussurrò il suo nome, poi lo chiuse in un abbraccio delicato, timoroso di incrinare la fragile emotività del diamante prezioso che si trovava davanti.
Lo sentiva singhiozzare forte fra le sue braccia calde e gli fece male il cuore come non mai.
<<M-mi ha lasciato s-solo.>> Singhiozzò.
Una goccia salata solcò anche il viso del minore, che tirò su con il naso e sussurrò uno <<scusa>> pieno di profondo dispiacere.
Rimasero così finché Jin non si calmò un poco, dopodiché ripartirono appena in tempo per veder passare Jennie in bicicletta mentre si dirigeva verso il loro stesso obbiettivo.

<<Cosa sono quelle facce da funerale ragazzi? Coraggio un po' di vita!>> Commentò Jennie appena li vide arrivare al negozio.
<<Forse è perché domani c'è un funerale Jennie?>> Le chiese Jin in modo passivo-aggressivo per poi ritirarsi al piano superiore.
<<Scusa non parlo più.>> Alzò le braccia la sorella.
<<Ha veramente i coglioni girati.>> Commentò Namjoon, mentre cominciava ad aiutare Jennie a sistemare i vasi all'esterno, facendola ridacchiare sotto ai baffi.
<<Mia madre mi ha fatto una partaccia per quest'espressione colorita. Adesso vado a dirlo a tuo padre e la faccio fare anche a te.>> Lo minacciò con sarcasmo.
<<Mi tremano le mutandine dalla paura.>> Ribatté sorridendo.
<<Che gli è successo?>> Gli domandò, facendosi immediatamente seria, spostando un grande vaso di margherite.
<<Ha dormito poco stanotte pensando a quel suo amico.>> Le spiegò.
La ragazza abbassò lo sguardo.
<<Non deve essere facile per lui affrontare tutto ciò senza qualcuno che lo capisca a pieno.>> Affermò mestamente, puntando i suoi occhi in quelli dell'alpha.
<<Non sembra aver intenzione di farsi capire.>> Asserì il ragazzo, distogliendo lo sguardo verso il pavimento.
<<Forse più tardi.>> Ipotizzò. <<Tu invece oggi sei così triste per lui?>> Lo interrogò bonariamente, ricevendo come risposta un cenno affermativo con la testa.
<<Questi sono i momenti nei quali il legame con un compagno farebbe immensamente comodo.>> Disse la ragazza con aria leggermente trasognata.
<<Mh...>> Sospirò l'alpha, reagendo ai pensieri ben chiusi nella sua testa, non potendo esplicitarli.

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