15: tough kookie

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Seokjin pedalava verso casa con aria impassibile, ma con un macigno sul petto.
Stava tornando dall'abitazione degli Ahn dopo aver parlato con Chan-Yeop.
Tanto aveva detto e tanto aveva fatto quell'uomo che il ragazzo alla fine fu moralmente costretto ad accettare la grossa somma offertagli, seppur controvoglia.
Immaginava già la felicità della sorella e quello era l'unico lato positivo che riusciva a trovare in tutta quella storia.
Aveva anche una fame da lupi, dato che appena chiusa la saracinesca del negozio si era subito avviato da Chan-Yeop, senza nemmeno tornare a casa a mangiare.
Pensava a Namjoon e al fatto che gli aveva promesso che sarebbe tornato per pranzo e che lo avrebbe portato in gelateria e si sentiva tremendamente in colpa anche nei suoi confronti. Sperava che almeno non fosse arrabbiato, dato che Jennie doveva aver recapitato l'ambasciata alla famiglia sul perché il fratello non ci fosse.
Rifletteva sul fatto che nel pomeriggio non avrebbe avuto per nulla voglia di scendere ancora in paese, considerato anche che aveva solo la sua bicicletta a disposizione e sarebbero dovuti scendere a piedi.
Iniziò la salita non particolarmente ripida che lo portava a casa e aveva appena passato il cartello con la scritta "Fonte del lupo", quando incrociò il suo vecchio compagno di classe Chanyeol e suo fratello Jimin e fu costretto a fermarsi, per quanto in quel momento volesse solamente correre fra le braccia di Namjoon.
<<Dove andate ragazzi?>> Chiese cortesemente il beta.
<<Non lo so, lo Hyung mi voleva far vedere una cosa divertente su per la montagna.>> Rispose per primo Jimin con un bellissimo sorriso.
<<Già è un segreto Kim.>> Confermò l'alpha ridacchiando dolcemente al fratello. <<Ah poi in questi giorni passo al negozio, perché a breve è il compleanno della mia ragazza.>> Aggiunse.
<<Quando vuoi, tanto io sono lì.>> Gli sorrise. <<E state attenti voi due, ché dicono che sia arrivato un orso e che abiti lassù da un paio di anni.>> Aggiunse, preoccupato e incuriosito dalle intenzioni del maggiore.
<<Va bene Eomma, ci vediamo la prossima settimana allora. Ciaoo.>> Lo schernì, mentre portava Jimin su per il sentiero.
<<Chiamami ancora Eomma e ti vendo dei fiori così brutti che la tua ragazza vorrà solo lasciarti.>> Ribatté Seokjin ridacchiando. <<Ciao ciao.>> Li salutò, mentre Jimin si girava verso di lui e lo salutava con la manina.
<<Ma guarda che fratellino dolce che ha.>> Pensò il beta. <<Chissà da chi avrà preso quello scapestrato di Chanyeol.>>

Entrò in casa e trovò tutto deserto. Sapeva che Jennie doveva saldare delle bollette e sarebbe poi rimasta dalla sua migliore amica, ma non aveva idea di dove fossero i propri genitori, Hyuna né Namjoon e suo padre.
Dato che il piano terra era vuoto, scese in cucina e trovò Hyuna intenta a lavare i piatti.
<<Ciao noona.>> La salutò.
<<Oh eccola qui Jin, le ho lasciato il pranzo nel forno.>> Lo informò mentre si voltava con la testa e un grande sorriso affettuoso. <<Se non ha già mangiato fuori...>> Aggiunse.
<<Grazie mille, stavo morendo di fame.>> Le confessò famelico. <<Noona non ti do fastidio se mangio a questo tavolo, vero?>> Domandò cortesemente.
<<Prego, prego signore, non c'è problema.>> Lo tranquillizzò lei. <<Allora di cosa si trattava l'"affare urgente" di cui parlava sua sorella ?>> Lo interrogò con genuino interesse.
<<Mh per fartela breve ...>> Iniziò mentre masticava la carne di pollo arrosto.<< Stamattina sono stato avvisato che un uomo aveva intenzione di farmi una grossa donazione.>> Ingoiò quella carne squisita. <<Ero andato ad assicurarmi che non avesse sbagliato la cifra o che avesse cambiato idea.>>
<<Ah ecco perché Jennie non ha voluto specificare che cosa stesse succedendo: era un affare incerto.>> Rifletté Hyuna.
<<All'incirca...>> Seokjin si impensierì un attimo. << Hyuna noona sai per caso dove sono finiti tutti?>> Chiese un momento dopo.
<<I suoi genitori sono fuori con Ung-Yong, mi hanno detto che torneranno per cena, sua sorella è uscita, mentre l'altro ragazzo era nel giardino sul retro da quei suoi scoiattolini.>> Lo informò puntualmente.
Seokjin per poco non si strozzò con la carne, fortunatamente Hyuna era girata di spalle e non potette cogliere la scena.
Il pensiero di loro due da soli in casa lo fece trasalire e fu costretto a bere un paio di abbondanti sorsi di acqua per non strozzarsi.
<<Non vuole più riportarli in casa signore?>> Chiese la donna ignara dello stato d'animo del ragazzo.
<<C-come?>> Rispose lui, che nel frattempo aveva fatto viaggiare la sua mente su binari completamente differenti e aveva dimenticato l'argomento della conversazione.
<<Quegli scoiattoli: non ha più intenzione di farli rientrare?>> Domandò ancora, con la segreta speranza che quegli odiato roditori restassero lontani da lei ancora un altro po'.
<<Ah sì loro... non lo so: è che quest'anno il tempo è bello e mi sembra si divertano su quel salice. Ma probabilmente la prossima volta in cui andrò a farli mangiare, mi si stringerà il cuore così tanto che sarò costretto a portarli con me. Non lo so nemmeno io.>> Ammise. Adesso un velo di nostalgia copriva le sue parole e lo faceva sentire come potrebbe sentirsi una madre che trascura per un periodo i figli, sapendo che i momenti persi non torneranno mai indietro.
Questa sensazione lo fece muovere.
<<Vado a vedere come stanno Noona. Tu hai bisogno di aiuto qui?>> Si informò cortesemente.
<<Non si preoccupi signore, ho quasi finito e se finissi prima poi non avrei nient'altro da fare. Vada pure.>> Gli rispose lei segretamente dispiaciuta per il fatto di non sopportare quegli esserini che invece facevano stare tanto bene il ragazzo.
<<Grazie Hyuna Noona. Ci vediamo per la cena: scendo a darti una mano.>> Volle informarla.
<<Va bene, grazie mille e a dopo.>> Si voltò meglio verso di lui e gli sorrise dolcemente.
<<A dopo.>> La salutò sorridendo in risposta e si avviò verso la porticina del seminterrato che dava sul giardino.

Oppas call me NoonaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora