Addio vacanze, si tornava alla solita vita.
Lo intuì da quell'assordante rumore, causato da quella'aggeggio chiamato sveglia, che mi fece sobbalzare dal mondo dei sogni.
La sveglia segnava le 06.30 e sul cellulare erano già presenti i messaggi delle mie due migliori amiche; dopo aver risposto e aver preso coraggio, mi alzai dal letto.
Al piano di sotto mia madre era impegnata a preparare la colazione, mentre io preparavo lo zaino e i vestiti.
Per il primo giorno di scuola avevo deciso di indossare un paio di jeans chiari strappati, una canotta con la schiena coperta solo da pizzo e per finire le mie adorate converse.
Dopo aver fatto colazione, spazzolato i miei lunghi capelli rossi e messo un filo di eyeliner e di mascara, ero pronta.
La fermata dell'autobus, per mia fortuna, era proprio dietro l'angolo.
Questa era una delle prime volte che non ero in ritardo.
All' arrivo dell'autobus, salì sopra e mi sedetti accanto a Ilaria, la salutai e mi misi le cuffie nelle orecchie, facendo partire la riproduzione casuale al mio mp3.
Ilaria e Silvia erano le mie due migliori amiche; Ilaria era mingherlina, bruna e vanitosa; Silvia invece era il contrario, in carne, bionda e simpaticissima.
Arrivate a scuola ci recammo in un bar lì, di fronte.
"Ma Silvia che fine ha fatto stamattina?" chiesi ad Ilaria incuriosita.
"Avrà perso l'autobus, mi ha appena scritto che sta arrivando".
Mancava poco al suonare della campanella e incuriosite da una grande folla accanto al cancello, ci avvicinammo.
"Ehi, ma cos'è tutto quel baccano?" chiese Silvia sbalordita.
"Probabilmente è il nuovo ragazzo, avevo sentito del suo arrivo. Dicono che sarà proprio in 5A, la classe accanto alla nostra" rispose Ilaria, era sempre informata sui nuovi arrivi, soprattutto se si trattava di ragazzi.
Il suono della campanella mise fine al nostro discorso. Non avevo ancora visto questo ragazzo 'misterioso' e ciò mi provocava una forte curiosità.
Quest'anno avevo degli obiettivi da raggiungere: superare gli esami, trovare un fidanzato, ma soprattutto volevo divertirmi e scopare come una ragazza della mia età (non che io sia una poco di buono, ma anche io avevo bisogno di dare sfogo ai miei istinti).
"Rossi Alice" mi chiamò all'appello la professoressa De Monte.
"Ehm.. Presente" risposi intontita, dato che mi aveva fatto tornare con i piedi per terra.
Durante quella giornata non parlai molto nemmeno con le mie amiche, ero sovrappensiero ma soprattutto annoiata, fino al momento in cui incrociai lo sguardo di quel ragazzo, durante la ricreazione.
Era circondato da ragazze ed era a dir poco bellissimo. I capelli erano simili a quelli del mio calciatore preferito Stephan El Shaarawy e di un castano chiaro, occhi verdi e un fisico mozzafiato.
Mi domandai subito che fine avrei fatto con gli studi se avessi continuato a pensare a lui, decisi di informare le mie amiche di quell'omaccione.
Ilaria mi comprese al volo e mi diede un'idea; Silvia invece commentò dicendo che era troppo magro per i suoi gusti.
La famosa idea di Ilaria era quella di mettermi in tiro come faceva lei tutti i giorni, mettendo vestitini, scarpe alte e trucco in abbondanza, per vedere di fare 'colpo' o per farmi notare da lui, ma mia madre non avrebbe mai approvato nel vedermi conciata in quel modo per andare a scuola, quindi ci voleva un piano di riserva...
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Amore a prima vista
RomanceAlice, un nome non tanto comune. Frequenta il quinto del liceo linguistico ed è alle prese con la vita: scuola, ragazzi, social network, disturbi causati da quel cazzo di ciclo, genitori assillanti, un fratellino impiccione e rompipalle. Cosa si pot...