Quell'ora che avevo passato ad aspettare, era sembrata la più lunga della mia vita. La porta della sala in cui quel dottore antipatico era entrato, era ancora chiusa ed io mi chiedevo spesso cosa stesse facendo lì dentro.
Il dottore che si era offerto di darmi una mano, invece, avanzava verso di me, sorridendomi. Era finalmente giunto il momento di scoprire tutta la verità, nonostante io la sapessi già.
''Eccoci di nuovo qui, signora, signorina, non so nemmeno come devo chiamarla'' disse fermandosi a poca distanza da me.
''Mi chiami semplicemente Alice, dottore'' risposi sorridendo.
''D'accordo Alice, io sono il dottor Brown. Mi dia la busta che le hanno consegnato e mi segua nel laboratorio'' mi alzai da quella sedia, porgendogli la mano per la presentazione e subito dopo la busta, poi cominciai a seguirlo nel laboratorio. Il laboratorio era proprio la sala in cui quella sottospecie di dottore, si era rinchiuso più di un'ora prima.
Il dottor Brown si avvicinò alla porta e provò ad aprirla, poi bussò altre due o tre volte, senza però aver risultato. Alla fine estrasse dalla tasca anteriore del camice, un enorme mazzo di chiavi. Scelse la chiave e la girò nella toppa. Quando la porta si spalancò, vidi il tipo antipatico in piedi a non far nulla. Dietro di sè si nascondeva qualcuno.
''Scusi, lei è? Non mi pare di averlo mai visto nei reparti; e poi chi nasconde dietro? Una ragazza?'' il tipo era abbastanza imbarazzato. Era il solito porco che si chiudeva nelle stanze o negli sgabuzzini dell'ospedale, per scopare?!
''Io sono...ehm...sono nuovo e questo è una persona che..mmh..non si sentiva molto bene. Allora ho pensato di portarla qui, per dargli..ehm..un medicinale'' si vedeva lontano un miglio che mentiva.
''Mi dispiace, ma credo che lei si stia sbagliando. Non abbiamo assunto nuovi dottori ultimamente, sulla cartella non risulta nessun nuovo membro e poi qui non ci sono medicinali. Esca subito da questa stanza, se non vuole che chiami immediatamente la polizia'' quando quel falso dottore si spostò per andarsene, rimasi sbigottita per la figura che si presentò davanti ai miei occhi.
''Ehm..ciao Alice'' Marcus aveva alzato la mano per salutarmi.
''Vi conoscete?'' chiese il dottor Brown.
''Si, posso assentarmi due minuti per scambiare quattro parole con quest'uomo?'' chiesi.
''Certo, faccia pure. Io ci metterò almeno un quarto d'ora per trovare i risultati'' il dottor Brown mi sorrise ed io ricambiando il sorriso, cominciai a tirare Marcus per una manica, trascinandolo fuori da quella stanza.
''Si può sapere cosa diavolo ci fai qui?'' sbraitai contro Marcus.
''Vedi io..''
''Centri qualcosa con il test del DNA? Perchè se è così, giuro che io....'' le mie guance si erano scaldate esageratamente, proprio come il mio sangue.
''Alice, stai calma, ti prego. Se ho fatto qualcosa di sbagliato è solo perchè ti amo troppo per lasciarti andare. Non voglio perderti ancora. Non voglio e non posso. La mia vita non è la stessa senza di te. Mi manca tutto, i tuoi baci, i tuoi abbracci, il tuo essere cosi acida. Scusami'' prese le mie mani nelle sue, ma io lo scansai subito.
''Vuoi dire che sei stato tu?'' il nervoso aveva cominciato a torturarmi lo stomaco per l'ennesima volta.
''Non ho detto questo'' era diventato paonazzo.
''Senti Marcus..io non ci ho capito nulla, ma sappi che se per caso centri con questa storia, non vorrò più vederti per il resto della mia vita. Io amo Christopher, ok? I momenti passati con te, sono ormai PASSATI. Ti ho amato e una parte di me, anche se inconsciamente, continuerà ad amarti sempre; ma il mio posto non è al tuo fianco. Anche il bacio dell'altra sera, è stato uno sbaglio. Ognuno deve seguire la propria strada. Io non sono la tua strada e tu non sei la mia. Il destino ha deciso di dividerci e se l'ha fatto ci sarà un perchè. Non sono più una ragazzina che pensa alle bambole. Marcus io sono cresciuta, sono maturata. Ho due figli stupendi e un marito fantastico'' dalla porta della sala, udii il dottore che chiamava il mio nome ''Ora devo andare. Tieni a mente ciò che ti ho detto. Ciao Marcus'' mi voltai subito e rientrai nella stanza.
‘’Vieni a vedere’’ il dottor Brown indicò lo schermo del computer ‘’Qualcuno ha manomesso le carte, alle ore 08.30. Come puoi vedere il file originale è questo’’
‘’Avevo questo presentimento, fin dal primo minuto’’ dissi scoraggiata.
‘’Le stampo subito il file originale Alice, il falso glielo firmo scrivendoci una ‘nota’’’
‘’Lei salverà la mia relazione dottor Brown, non so nemmeno come fare a ringraziarla’’ cacciai un sospiro e mi accomodai sulla sedia su cui Marcus era seduto prima.
[……..]
Uscii da quell’ospedale con un sorriso stampato in faccia. Presi il cellulare e mandai un messaggio a Christopher: <Ti aspetto a casa, ho una notizia da darti. Per favore, non tardare>.
#ANGOLOAUTRICE
Anche questo capitolo è corto, ma non fatemene una colpa, anche perché siamo agli sgoccioli. Ho pubblicato prima anche stavolta, eh. U.U
Faranno pace Chris e Alice? ❤

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Amore a prima vista
RomanceAlice, un nome non tanto comune. Frequenta il quinto del liceo linguistico ed è alle prese con la vita: scuola, ragazzi, social network, disturbi causati da quel cazzo di ciclo, genitori assillanti, un fratellino impiccione e rompipalle. Cosa si pot...