Un'ondata di calore improvvisa, mi avvampò le guance; non volevo vederlo, non volevo parlargli, ma soprattutto non volevo che mettesse piede in casa mia; era solo uno stronzo che se ne andava in giro con la prima che gli capitava e che regalava baci, come fossero caramelle.
''Ricky, devo andare un attimo in bagno. Fai come se fossi a casa tua'' dissi sforzandomi di sorridere.
Mi allontanai in fretta dall'ingresso, ormai nemmeno quei tacchi alti mi ostacolavano dal correre al riparo; Al riparo? Ma da che cosa? O da chi? Ero in casa mia ed era la mia festa, non dovevo essere io a scappare.
Una volta in bagno, aspettai che quel rossore sulle guance svanisse e poi con indifferenza, finalmente andai in quello spazio di casa che, a quanto pare, era usato come 'pista da ballo' e con le note di 'Bella vita' di Dj Antoine, iniziai a ballare.
Dopo un paio di minuti, mi sentì tirare da un braccio; era Chris che mi stava trascinando in un angolo tranquillo della casa.
''Ehi Alice, innanzitutto tanti auguri e poi volevo parlare di quello che è successo qualche settimana fa'' disse con quegli occhi da 'finto dispiaciuto'.
''Ciao e grazie per gli auguri. Non abbiamo niente da parlare né tanto meno da chiarire, divertiti!'' gli risposi fredda, cercando con tutta me stessa di mantenere la calma e cercando di allontanarmi da lui.
''E invece sì. Non fai altro che evitarmi. Ti ho mandato un centinaio di sms e ti ho fatto altrettante chiamate. Non puoi non ascoltarmi''
''E va bene, dimmi quello che hai dirmi e spero per te che le 'scuse' che ti sei preparato, siano sensate''
''Quella tipa non mi si staccava di dosso! Era lei ad abbracciarmi. Io non ho fatto assolutamente nulla'' disse per discolparsi.
''Non hai fatto nulla? Ma mi prendi in giro? Quella lì poteva anche essere appiccicosa, ma se non vuoi tenere una ragazza sulle gambe, non la tieni punto e basta. Di certo non ti avrà costretto! E poi non m’importa, tu non sei il mio ragazzo e non ho bisogno di spiegazioni, ci sono solo rimasta male, perché la sera prima era sembrato tutto perfetto e il giorno dopo si è rivelato tutto una messa in scena. Io mi ero affezionata a te, Chris. E ora se non ti dispiace, vorrei tornare a divertirmi alla MIA festa di compleanno, poiché tu me la stai rovinando'' risposi trattenendo a stento le lacrime.
''Bene, allora me ne vado'' detto questo, si diresse verso la porta d'uscita e dopo pochi secondi il rombo della sua moto era già lontano.
Forse ero stata troppo dura, lui non mi stava rovinando la mia festa di compleanno. Ogni volta che lo vedevo, il mio cuore aumentava i battiti e nonostante quell'orribile scena del parco, il mio interesse per lui non era calato nemmeno di una virgola. Non volevo che andasse via, avrei voluto tanto chiarire e magari rendermi conto del fatto che forse lui non aveva davvero fatto niente di male, infondo un po' gli credevo.
Presi il cellulare e sbloccai il suo numero, ma non lo avrei di certo cercato io; per me era ancora lui dalla parte del torto.
Mi diressi verso la cucina, dove presi un altro cocktail e ritrovai mio cugino, così cominciai a parlare con lui del più e del meno, di come andava con il lavoro e con la ragazza e se gli mancavo almeno un po', visto che lui mi mancava un sacco.
Dopo ritornai a ballare con un paio di amiche e amici di classe; non potei fare a meno di notare che all'appello mancava Loris. Eh si, l'avevo perso anche come amico ormai, ma cosa mi aspettavo? Ci avrei messo una pietra sopra anch'io, definitivamente.
La serata proseguì tranquillamente e verso le 03.50 la casa si liberò da ogni ospite, all'infuori di mio cugino Riccardo che rimaneva a dormire da me; almeno per quella sera avrei avuto qualcuno a farmi compagnia e so che lui non mi avrebbe fatto pensare ai problemi, perché al suo fianco tutto sembrava andare bene, era in grado di trasmettere una serenità incredibile; beata la sua ragazza!
Dopo aver pulito, andammo nella mia stanza e ci stendemmo sul mio letto con l'intento di parlare un altro po'. Dopo tre anni di assenza, c'era molto da raccontare e lui si sarebbe fermato solo fino all'indomani, ma tra chiacchiere e carezze, ci addormentammo abbracciati.
Al risveglio, mi ero completamente dimenticata di essere nello stesso letto di mio cugino; solo dopo aver sentito e notato la sua mano appoggiata sul mio fianco, mi ricordai della sua presenza.
Non era male dormire con un ragazzo, quella notte mi ero sentita decisamente protetta, peccato che lui fosse solo mio cugino; se ci fosse stato Chris al suo posto, chissà cos'avrei fatto, però mai dire mai, chissà. Forse un giorno diventeremo una coppia felice come tutte le altre, anche se le cose tra di noi non erano finite molto bene la sera prima.
A tutto c'è un rimedio, giusto?
Presi delicatamente la mano di Riccardo e la posai sul letto, mi alzai e scesi al piano di sotto per preparare una buona colazione; la stanchezza si faceva sentire e una colazione abbondante, mi avrebbe fatto riprendere le forze.
Quella mattina sarei dovuta perfino andare a scuola, ma ci sarebbe stato qualcuno in quello stupido edificio oggi? Erano rimasti tutti a casa mia fino a notte fonda, per cui non credo proprio.
Ogni tanto controllavo il mio cellulare, sperando di ricevere un sms di Christopher, infatti, ogni volta che suonava, andavo subito a vedere chi è, ma ogni volta ci rimanevo male a non leggere il suo nome sullo schermo.
''Mmh che buon profumino!'' disse Riccardo scendendo dalle scale.
''Sono i cornetti alla nutella a profumare in questo modo, li ho preparati proprio per te'' risposi sorridendo.
Mangiammo e poi io andai a fare una bella doccia calda, oggi non avevo intenzione di uscire di casa, preferivo rimanere a casa a vedere un film d'amore strappalacrime e a mangiare dei popcorn.
Ben presto arrivò il momento di salutare Riccardo, che mi promise che sarebbe venuto di nuovo per farmi un'altra visita.
Quella giornata passò più lentamente delle altre e alla fine, prima di dormire, presi coraggio e scrissi a Chris <Forse ieri sono stata un po' dura, ho sbagliato. Buonanotte. PS: non pensare che ti abbia perdonato, ho solo ammesso il mio sbaglio> e mi addormentai pensando di aver fatto la cosa giusta.
#ANGOLO AUTRICE
Come vi è sembrato questo capitolo? Sto cercando di rispettare i giorni, ovvero il giovedì e la domenica, nonostante mi viene un po' difficile finire di scrivere i capitoli in tempo :)
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Amore a prima vista
RomanceAlice, un nome non tanto comune. Frequenta il quinto del liceo linguistico ed è alle prese con la vita: scuola, ragazzi, social network, disturbi causati da quel cazzo di ciclo, genitori assillanti, un fratellino impiccione e rompipalle. Cosa si pot...