Capitolo 33

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Christopher era tutto rosso in viso. Non era possibile che il test del DNA fosse negativo, avevo perso la verginità con lui ed ero stata a letto solo con lui. Le mani avevano cominciato a tremare. Avevo paura di perderlo.

''Lo sapevo. Me lo sentivo. Sei una fottuta zoccola'' cominciò a sbraitare.

''Amore è tutto un malinteso, credimi. Avranno sbagliato'' appoggiai il foglio su una delle seggiole della sala d'aspetto e cercai di avvicinarmi per abbracciarlo, ma lui si spostò.

''Un test del DNA sbagliato? Ma chi vuoi prendere in giro! Il 99% dei test sono giusti, figurati se noi siamo l'1%. E poi non avvicinarti. Sai una cosa? Io mi fidavo di te. Ho capito che eri speciale, fin dal primo giorno che ti ho vista, fin dal primo momento in cui ti ho presa tra le braccia per la tua caduta sulle scale. Perfino ieri sera ho rifiutato una ragazza che si era spogliata per me e che mi stava aspettando nello spogliatoio. Io le ho detto che amavo mia moglie e sinceramente avevo anche deciso di sposarti. Ma ora non più. Sei una puttana come tutte le altre. Come hai potuto mentirmi?! Ora pretendo che svuoti la casa entro una settimana. Vai dove vuoi, ma fuori da casa mia. Ne hai già approfittato abbastanza'' detto questo, se ne andò. Per tutto il tempo l'avevo guardato negli occhi. I suoi occhi erano sinceri ed io mi sentivo una stupida. Mi sentivo una stupida per aver risposto a quel messaggio, per aver ripensato ai momenti belli passati con Marcus, per essere uscita con lui e per essermi fatta baciare. Mi sentivo una stupida per aver dubitato dell'amore di Christopher, per aver dubitato della nostra relazione. Lui aveva anche rifiutato una ragazza, per me. Quale altro ragazzo l'avrebbe fatto? I sensi di colpa erano troppi ed io mi sentivo già soffocare. Ero solo una stupida ragazzina immatura e dovevo rimediare urgentemente, per non perdere l'amore della mia vita e il vero padre dei miei figli.

''Scusi..Ci dev'essere un errore in questo test del DNA'' mi avvicinai al dottore fermo vicino la porta. Era stato lui a consegnarci la busta e ora sembrava quasi che era lì per origliare.

''Nessun errore. Noi non commettiamo errori'' rispose freddo ed entrò in quella stanza, chiudendomi la porta in faccia. Mi guardai intorno e notai un altro uomo in camice bianco, così mi avvicinai.

''Buongiorno dottore. Posso rubarle un minuto?'' chiesi cortesemente.

''Certo, mi dica signora'' rispose sorridendo.

''Ho un problema. Ho fatto il test del DNA ed è risultato negativo'' ero impacciata.

''Si, signora può succedere'' rispose lui con una strana espressione in volto; aveva ragione, non gli avevo spiegato la situazione per bene.

''Si, lo so. Ma vede..io le assicuro che sono stata solo a letto con mio marito ed il test è risultato negativo. Magari c'è stato qualche sbaglio, non so. Ma ho bisogno di scoprire la verità'' spiegai abbastanza imbarazzata dalla situazione ''Ho provato a chiedere anche al dottore laggiù, ma mi ha chiuso la porta in faccia''

''Tra un'ora ho la pausa. Vedrò di aiutarla dando un'occhiata al computer, spero sia capace di aspettare'' rispose cortesemente.

''Certo, anzi la ringrazio. Mi troverà qui'' c'era ancora qualche speranza.

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POV MARCUS

''Il piano ha funzionato. Il suo ragazzo l'ha mollata'' Steve era euforico. Era contento di esser riuscito a portare a termine un piano.

''Non saprò mai come ringraziarti Steve. Se n'è andata?'' chiesi, impaziente di uscire da quella piccola stanza piena di computer, boccette e fogli.

''No, è ancora qui fuori, seduta. Non vedo l'ora di togliermi questo stupido camice di dosso, sembro quasi un tipo serio così''

''Saresti un bravo medico, secondo me'' cominciai a ridere di gusto, per la stupida battuta che gli avevo fatto.

''Certo, magari sarei un bravo ginecologo'' rispose a tono, cominciando a ridere con me.

Alice era ancora seduta fuori ad aspettare chissà cosa. Avevo voglia di andare lì e baciarla, ma non potevo uscire da questa dannata stanza. Mi era mancata un sacco durante il tempo in cui eravamo stati lontani. La sera prima le avevo raccontato delle mie storie passate; le avevo detto che avevo cercato in tutte le ragazze una parte di lei e che non trovandola, le avevo dovute lasciare. La mia ennesima bugia. Le avevo tradite tutte, una ad una, ma una piccola verità in quello che le avevo detto c'era. Alice era stata l'unica ragazza di cui mi ero realmente innamorato e saperla felice con un altro uomo, non mi piaceva affatto. Non volevo riaverla con me, ma non volevo nemmeno vederla con un altro. Ero egoista? Forse un po', ma non m’importava. Quando eravamo fidanzati, avevo sempre cercato di portarmela a letto, ma lei non aveva mai voluto; diceva di non essere pronta, mentre ora aveva anche due bambini da quel pagliaccio. Volevo togliermi il desiderio di portarla a letto e poi di lasciarla, come se niente fosse. Per fortuna, Steve, aveva contribuito al mio piano. Aveva finto di essere un dottore e aveva stampato gli esami sbagliati. Dovevo solo fare finta di starle accanto e lei sarebbe caduta ai miei piedi.

#ANGOLOAUTRICE

Il capitolo è corto, lo so, per questo spero che il contenuto colmi la lunghezza. Ho anche aggiornato un giorno prima, perciò non odiatemi se il capitolo fa schifo.

 La mentalità di Marcus: conquistare una ragazza, portarla a letto e poi abbandonarla come se nulla fosse. Cosa ne pensate di lui? E di Chris? Sono molto curiosa di sapere la vostra opinione.

Al prossimo capitolo (che pubblicherò la settimana prossima), gente!

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