Capitolo 18

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Leggete l’angolo autrice giù, per favore!

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ALICE POV

Se da un lato ero contenta di aver ricevuto un altro bacio da Chris, dall’altro avevo paura di essere delusa ancora una volta.

Era il terzo giorno in hotel e quella mattina non era iniziata nel migliore dei modi: appena avevo messo piede fuori dal letto ero inciampata, procurandomi un grosso livido sul braccio con cui avevo cercato di pararmi per evitare di cadere; per non parlare del fatto che il mio bracciale preferito era scivolato nel water e di conseguenza scaricato giù, ma nonostante la sfortuna fosse evidente e nonostante il detto ‘il buongiorno si vede dal mattino’, ero ancora ottimista e felice.

Solo l’idea di andare a vedere un dvd da lui mi stampava in viso un sorriso smagliante; l’unica pecca erano tutte quelle ore che ancora mi dividevano da quel momento.

Eravamo arrivati al Madame Tussauds già da un pezzo; Christopher era venuto a salutarmi e mi aveva dato appuntamento per le undici, accanto a Marilyn Monroe. Eh, sì. Il Madame Tussauds era un famoso museo contenente delle statue di diversi personaggi famosi, che erano stati copiati perfettamente, tanto da sembrare quasi veri.

‘’Oddio, c’è anche Cristiano Ronaldo!’’ esclamò Ilaria e insieme ci fiondammo letteralmente su di ‘lui’, mentre Silvia ci seguiva con la macchinetta fotografica tra le mani.

‘’Ora voglio io una foto, ma con David Beckham’’ disse Silvia porgendomi la digitale.

‘’Memoria piena! Ma quante foto abbiamo fatto?!’’ era ancora sfortuna?

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CHRISTOPHER POV

Gironzolavo nel museo al fianco di Michael e Paul che si divertivano a scherzare, ma la mia testa era fissa su una sola persona: Alice.

Volevo solo vederla, baciarla, stringerla, farla sentire mia e amarla come nessun’altra, ma in fin dei conti cos’era l’amore? E soprattutto: esisteva per davvero?

‘’Ehii Smith, che ne dici di passare a trovarmi in camera questa sera? E’ la 191’’ Sally si era avvicinata a me e accarezzava il petto con una mano; indossava un mini vestito azzurro, che solo a vederlo pochi giorni prima mi avrebbe fatto perdere la testa, mentre adesso mi infastidiva a tal punto che d’un tratto la respinsi.

‘’No, ho da fare e poi ti avevo detto di non cercarmi più’’ la allontanai dal mio petto, non volevo che Alice ci vedesse e fraintendesse tutto per l’ennesima volta.

‘’Ma come sei acido oggi! Michael, tesoro, vieni tu a farmi compagnia stasera?’’ ed ecco che quella gatta in calore cambiava preda. Sally era la terza o quarta ragazza che veniva a importunarmi in quella mattinata e non ne potevo davvero più.

‘’Vabbè ragazzi, ci vediamo dopo’’ salutai i miei due amici per dirigermi dalla persona che occupava la mia mente da un po’ di giorni, settimane o forse addirittura mesi. Le avevo dato appuntamento alle ore undici, accanto alla statua di Marilyn Monroe e il mio cuore aveva già cominciato ad accelerare i battiti.

Eccola lì, bella più che mai, con i suoi jeans attillati e strappati alle ginocchia, una canotta rosa shocking che metteva in bella mostra il seno, accompagnata da un coprispalla nero e, per finire, delle vans anch’esse rosa shocking.

‘’Ma ciao bambolina’’ la salutai stampandole un bacio sulle labbra e prendendole la mano, cominciammo a passeggiare.

‘’Bambolina? E’ irritante questo nomignolo’’ aveva sempre qualcosa da dire.

‘’Non importa, oggi sei la mia bambolina. Con quella magliettina rosa sembri proprio barbie in versione sportiva’’ e cominciai a ridere, stampandole un bacio in fronte. Non era la mia ragazza, ma la voglia di baciarla era più forte di me; non riuscivo a starle lontano, era come se le mie labbra avessero bisogno del contatto con la sua pelle.

‘’Devo cercare il mio Ken allora’’

‘’C’è l’hai affianco il tuo Ken, baby’’ le risposi scherzando, ma dopo quella ‘battuta’ non riuscivo a decifrare la sua espressione, sembrava felice ma allo stesso tempo sconvolta.

Dopo una mattinata passata mano nella mano, era arrivato il momento di concederla alle sue amiche, ma nonostante ciò mi infastidiva, sapevo che l’avrei tenuta con me per tutta la serata, per cui avrei passato tutta la giornata a controllare l’orologio e ad aspettare che arrivasse sera.

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ALICE POV

Ero pronta per andare dal mio ‘Ken’, ero davvero curiosa di sapere come avrei passato la serata. Bussai alla sua porta mentre l’ansia mi martellava nello stomaco, lui aprii e m’invitò a entrare.

‘’Ho preso dei popcorn e delle lattine di Coca-Cola dal bar di sotto’’ mi disse sorridendo.

‘’Perfetto. Sei da solo?’’ chiesi sorridendo a mia volta.

‘’Sì, Michael è fuori stasera. Ho pensato che ti sarebbe piaciuto vedere un dvd d’amore. Ti piace ‘Tre Metri Sopra Il Cielo’?’’ Ok, avevo visto quel film almeno una trentina di volte, ma vederlo al suo fianco sarebbe stato sicuramente mille volte meglio. Annuì, lui mise il dvd nel lettore e si sedette accanto a me sul divanetto.

‘’Vieni qua che metto play’’ m’invitò tra le sue braccia.

Dopo una decina di minuti avevamo già dimenticato di avere un film da guardare, tant’è che mi prese il viso tra le mani e cominciò a baciarmi con foga. Le nostre lingue si rincorrevano velocemente, le mie mani erano ben ancorate sui suoi pettorali scolpiti, mentre le sue cominciavano a intrufolarsi sotto la mia maglietta.

Ci alzammo dal divano per spostarci sul lettone, senza far staccare nemmeno per un secondo le nostre labbra che continuavano ad assaporarsi.

‘’Ti voglio con tutto me stesso’’ rivelò Chris dopo esserci stesi sul letto insieme; senza rispondere, cominciai a baciarlo ancora, sfilandogli la maglietta.

Sentivo il suo membro pulsare sotto i jeans stretti, così cominciai ad armeggiare con la cintura e il bottone dei pantaloni, finché non riuscì ad aprirli.

Chris cominciò a spogliarmi delicatamente, baciandomi ogni singola parte del corpo e in poco tempo ci ritrovammo mezzi nudi e vogliosi l’uno dell’altra; con un movimento veloce della mano mi staccò il reggiseno e dopo averlo buttato via, cominciò a toccarmi i capezzoli ormai turgidi e ad assaporarli.

L’eccitazione aumentava, ma quando mi ritrovai con Christopher tra le mie gambe, pronto a entrare, la paura di farmi male cominciò a prendere il sopravvento e sentire il suo membro duro sfiorare le mie parti intime, mi fece sussultare. Mi penetrò con delicatezza, mentre le mie mani stringevano le sue spalle.

Dopo poche spinte il dolore cominciò a svanire, facendo spazio al piacere; poi ci abbandonammo entrambi ad un orgasmo, gemendo.

Dopo esserci rivestiti solo dell’intimo, mi addormentai tra le sue braccia con il suo profumo che mi mandava in tilt il cervello.

Ero al settimo cielo, non ero più vergine e l’avevo fatto con l’uomo che avrei voluto avere al mio fianco per tutto il resto della mia vita.

#ANGOLOAUTRICE

Bene, eccoci con il diciottesimo capitolo.  Innanzitutto com’era? E poi volevo invitarvi a passare a vedere il video che ho creato su Youtube come trailer della mia storia. Ho messo alcune immagini per rappresentare i personaggi. Passate e ditemi che ne pensate nei commenti della storia.

Eccovi l’URL: https://www.youtube.com/watch?v=4qXE-wPFk18

Amore a prima vistaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora