Ventiquattr’ore erano passate. La serata al London Eye era trascorsa velocemente e tutto era andato a gonfie vele. Tra una mezz’oretta sarei dovuta essere pronta per andare in discoteca. Ero già vestita e aspettavo solo che Ilaria venisse a truccarmi; era lei la professionista nel campo ‘bellezza’.
Ero assorta nei miei pensieri, appollaiata sul divanetto. Sentivo una brutta sensazione al petto, come se dovesse succedere qualcosa di inaspettato e orribile; eppure con il mio ragazzo era tutto fantastico, le mie amiche erano ancora le solite pazze ma pur sempre disponibili e i miei genitori.. Beh, non sentivo mia madre da un paio di giorni. Proprio in quel momento il cellulare cominciò a squillare.
‘’Ciao mamma, come stai?’’ chiesi preoccupata.
‘’Benissimo tesoro e tu? Era da due giorni che non ti chiamavo, come vanno le cose da te?’’ sembrava abbastanza felice.
‘’Bene, mi dispiace solo che la gita termini domani’’
‘’Non sarà mica l’ultimo viaggio che farai. Sai, ti devo dire una cosa ’’ e fece una lunga pausa.
‘’Dimmi mà, non tenermi sulle spine’’ sbottai d’un tratto.
‘’Ho conosciuto un uomo. Non è come tuo padre. Lui è dolce, comprensivo, bello. Potrei attribuirgli tutti gli aggettivi migliori del mondo’’ disse con un tono di voce sognante.
‘’E quando tutto questo? In mia assenza? Ahi ahi ahi, dovrai proprio farmelo conoscere ‘sto qua’’ dissi tranquillizzandomi all’istante. Ero contenta per lei, era da tanto che le dicevo di cercare qualcun altro capace d’amarla. Mia madre era una donna affascinante, portava bene i suoi quarant’anni ed aveva gentilmente rifiutato tutti gli uomini che la corteggiavano, per tutto il tempo in cui mio padre era stato via per ‘lavoro’, nonostante era evidente che lui non la volesse più.
‘’L’ho conosciuto prima che tu andassi in gita, ma aspettavo il momento giusto per dirtelo. Ora che stiamo insieme, lo stiamo rendendo ufficiale. Avevo un po’ timore della tua reazione, tesoro’’
‘’Non dovevi averne. Sono davvero contenta per te mà. Era da tanto che ti dicevo di lasciar stare papà. E poi anch’io devo dirti una cosa: mi sono fidanzata’’
‘’Ah si? E con chi?’’ chiese curiosa.
‘’Christopher’’ dissi a rallentatore. Non era una di quelle madri ossessive che non volevano che la figlia si fidanzasse. Lei era comprensiva ed era contenta per me, soprattutto se si trattava di Christopher.
‘’Ma come sono contenta, figlia mia. Non potevi scegliere un ragazzo migliore’’ lo sapeva anche lei che non esisteva un ragazzo migliore del mio.
‘’Signora Marika, mi dispiace ma devo rubarle sua figlia’’ Ilaria mi strappò il cellulare dalle mani e dato che le mie amiche andavano molto d’accordo con mia madre, le mimai con la bocca di salutarmela.
Mi fece cenno di andare a sedermi di fronte al comò. Iniziò ad aprire le sue trousse e ne estrasse una catasta di cosmetici. Quando finì di truccarmi, mi guardai allo specchio.
Indossavo un vestito rosso cortissimo, con una scollatura a V sulla schiena che arrivava quasi fino al sedere. Un laccio intrecciato a X adornava la scollatura, per non parlare degli strass ai lati. I tacchi neri alti, slanciavano la mia figura. Il trucco mi piaceva, gli occhi erano valorizzati dall’eyeliner, dalla matita interna e dalle ciglia finte; per la prima volta avevo un rossetto rosso fuoco sulle labbra. Per quella sera andava bene. I capelli erano raccolti in uno chignon ordinato. Per spezzare tutto quel rosso, indossavo degli orecchini, una collana appariscente e una pochette, tutto rigorosamente nero.
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Amore a prima vista
RomanceAlice, un nome non tanto comune. Frequenta il quinto del liceo linguistico ed è alle prese con la vita: scuola, ragazzi, social network, disturbi causati da quel cazzo di ciclo, genitori assillanti, un fratellino impiccione e rompipalle. Cosa si pot...