Capitolo 4

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Sullo schermo il quadratino della chat segnava il suo nome; avevo sperato che mi scrivesse, forse Dio aveva deciso di farmi un regalo.

Iniziai a saltellare come una matta per tutta la casa, ero felicissima ma mio fratello interruppe quel momento di gioia.

"Come mai sei così contenta? Ti sei fidanzata? Ahhhh sei al computer, fammi vedere chi ti ha scritto!" mi riempì di domande.

"Esci e fatti gli affari tuoi" lo tirai per la maglietta e lo cacciai fuori dalla stanza, chiudendo a chiave la porta.

Era insopportabile e impiccione, anche quando ero con le mie amiche cercava di intrufolarsi in tutti i modi tra di noi e mia madre che lo difendeva sempre poi; ma nonostante questo gli volevo un bene dell'anima.

Mi sedetti di nuovo sul letto e lessi ciò che c'era scritto nella chat.

<Ehi bella addormentata, ti sei ripresa dopo la botta di oggi?>

Mi aveva chiamata 'bella addormentata' ma era un'offesa o un complimento?

<Si si, grazie> risposi ancora col dubbio.

<Mi fa piacere averti conosciuta, anche se non nel migliore dei modi ahahah> mi scrisse.

Iniziammo a parlare del più e del meno, mi raccontò della sua provenienza e della sua vecchia scuola; diceva di aver fatto buone amicizie alla nuova scuola e non sapeva nemmeno che ero nella classe accanto alla sua.

Erano le 20.30 quando ci salutammo, andai a mangiare e mi misi subito a dormire, alle mie amiche avrei raccontato domani della chiacchierata.

Per tutta la settimana non fece altro che ignorarmi, l'euforismo dei primi giorni scomparse subito.

Era venerdì ed ero contenta che il weekend fosse arrivato, ultimamente avevo fatto casa-scuola scuola-casa e mi sentivo abbastanza stressata per questo.

Quella mattina Loris De Santa, uno tra i più popolari della scuola, si avvicinò a noi.

"Ciao ragazze, vi va di venire ad una festa domani sera? Si terrà a casa mia!" disse porgendoci un invito creato al computer.

"Certo, non mancheremo" rispose all'istante Ilaria.

Loris ci fece l'occhiolino e si allontanò.

"Hai preso proprio la palla al balzo, eh" dissi io sorridendo.

"E certo, non voglio mica passare il sabato a casa e poi Loris è tra i più popolari della scuola e la sua festa sarà utile per fare conquiste! Domani si va a fare shopping!" acconsentimmo e la giornata passò in un lampo.

L'indomani saltammo la scuola per andare a fare shopping, al centro commerciale le ore passavano in fretta.

Mi innamorai di un vestito visto in una vetrina: era di un blu scuro e senza spalline, la fascia che copriva il seno era ricoperta da pizzo nero e poco più in basso c'era una fascia di seta nera con un piccolo fiocchetto dietro la schiena. Il vestito in sè per sè non era affatto lungo, ma il velo blu che ricopriva la parte inferiore compensava, dato che era corto davanti e lungo dietro.

Le scarpe erano nere, aperte e col tacco alto, interamente coperta da brillantini neri.

Ilaria comprò un tubino nero ricoperto di strass, mentre Silvia prese un vestito monospalla dorato.

La giornata passò velocemente e venne subito sera.

Mi vestì e andai a truccarmi; stasera si osava: ombretto blu e bianco, eyeliner, mascara e lip gloss; i capelli lunghi e lisci completavano l'opera.

Le ragazze arrivarono presto a casa mia.

"Siete bellissime" ci disse mia madre.

Le porsi la macchinetta digitale e immortalammo quel momento.

"Ciao , ci vediamo domani"

"Ciao signora Marica" salutammo mia madre e ci incamminammo verso la festa che era pochi isolati distante da casa mia.

Quando arrivammo era già pieno di gente e la musica a tutto volume si sentiva dalla strada.

Prendemmo un cocktail ciascuno e iniziammo a scatenarci sulla 'pista da ballo', quando all'improvviso notai Christopher.

Era abbracciato ad una bella ragazza e si divertiva come un matto, finché non la baciò.

Mi sentì immediatamente il cuore in mille pezzi e rimasi impietrita.

Amore a prima vistaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora