Capitolo 29

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Sono più di due ore che sono a scuola e di Athos nessuna traccia.

queste due ore le ho passate su una poltrone della bibbliotca a leggere un libro. Ora sto gironzolando per i corridoi e appena arrivo all'ingresso dei dormitori degli angeli sento la voce di Athos.

Accellero il passo e non appena svolto l'angolo vedo che Beatrice lo guarda intensamente e gli sta accarezzando una guancia, poi si avvicina pian piano fino a sfiorargli le labbra con le sue. Si baciano e io rimango immobile, lì ferma a guardare.

Ma per chi mi ha preso! Tsè! Stronzo! Del resto che posso aspettarmi dal figlio del re degli inferi?!

Mi incammino con passo felpato sbattendo volontariamente la spalla contro la sua schiena.

:- ops! Ho interrotto qualcosa, scusate - dico freddamente per poi allontanarmi e il vetro della finestra lì vicino si ritrova infrantumi.

:- Bella! - - Bella non è come pensi!- dicono i due piccioncini, ma io continuo la mia strada.

Vado nei sotterranei e non appena vedoTobia mi fermo:- ehi Bella!- non rispondo e continuo la mia corsa nei sotterranei:- Bella aspetta! E' successo qalcosa?- - non sono affari che ti riguardano - - si dal momento che ti ho detto che...- - se non erro ti ho detto di no - - ricordi allora?- - pochi momenti - - ok. Ma se posso fare qualcosa per te dimmi pure - - lasciami in pace -

Arivata ad una porta la apro trovanomi negli inferi. Respiro a fondo e dopo continuo a camminare fino ad arrivare in una caverna.

Mio padre mi ha sempre detto di non venire qui perchè i demoni non bevono il sangue da moltissimo tempo e la loro fame è così accecante che potrebbe farmi fuori con un solo sorso che potranno fare. Se fosse questa la soluzione di tutta questa sofferenza.

Perchè ho il cuore che mi stringe così forte da non poter respirare? Perchè ho un nodo così forte in gola da non poter ingogliare la mia stessa saliva? Perchè?

Eppure... me lo aspettavo un comportamento del genere da Athos.

Mi sento bruciare letteralmente ma non è come al solito. Questa volta questo "fuoco" dentro di me arde di dolore, sofferenza e rabbia ma anche un sentimento di odio si fa spazio nel mio cuore.

Urlo, urlo nella speranza che tutto può smettere ma ciò non avviene.

:- come ci si sente, eh? Come ci si sente a perdere qualcuno?- dice Roxanne ridendo come un'isterica l'ultima parte.

La ignoro. Continuo ad urlare e non appena sento dei demoni vicino a me faccio una carneficina.


Sono passati giorni e, dopo quel giorno, io e Athos non ci parliamo, anche se lui vuole chiarire.

Mi sono chiusa in camera mia e non sono uscita più e passavo il tempo a leggere, a guardare il soffitto e a pensare a come liberare mia madre e a trovare Lilith.

:- Signorina la vogliono all'ingresso - - sono malata, non ci sono... dite qualsiasi cosa. Non voglio uscire da questa stanza e nemmeno vedere nessuno - - ma almeno puoi sentirmi, Bella - risponde Beatrice:- vattene da qui uccellaccio - - hai detto che non vuoi vedere nessuno, allora ti parlerò attraverso la porta - -la mia pazienza ha un limite talmente sottile che lo stai oltrepassando - - devi ascoltarmi - - non mi dici ciò che devo o non devo fare. Non sei nelle condizioni adatte per farlo!-

Rompo la finestra e mi butto in giardino andandomene nella serra.

Le rose sono così belle ma hanno le spine.

Mi ricordo ancora quando vidi per la prima volta il passato. Mi ricordo che mia madre aveva visto le rose rosse e aveva detto "chissà come potrò chiamarla" , sfiorandosi il ventre gonfio.

Mi ricordo quando mi abbandonò e della disperazione di mio padre.

L'incontro con Lucifero e poi con...

:- Bella!-

Lui. Il figlio del diavolo più bello che avessi mai visto.

:- fa in modo che le tue mani stiano lontano da me, che la tua nuova ragazza stia lontano da me e che tu esca dalla mia mente per sempre -

Dico freddamente.

:- Bea mi ha confessato di amarmi - - Bea? La chiami "Bea"?- - mi ha baciato e poi sei arrivata tu - - Athos vedi ciò che io ho visto. Così ti rinfresco la memoria -

Lo guardo negl occhi, intensamente ricordando tutto nei minimi particolari.

Lei che si avvicina gli sfiora la guancia e si avvicina pian piano per poi baciarlo. Il dolore che mi paralizza per poi andargli incontro e sbattere la mia spalla contro la sua schiena.

:- Allora?- - perdonami, ma l'hai visto anche tu che mi ha baciato lei -

Non ci vedo più dalla rabbia e gli dò uno schiaffo così forte che gira la testa.

:- Potevi ricordarti di me e scansarti, dirgli che tu invece non l'amavi, tutto ma non baciarla anche tu!- abbassa gli occhi:- perdonami...- - vattene al diavolo!-

:- Bella!- - uff!- sbuffo per poi spiegare le mie ali nere e spiccare il volo, prima che delle calde lacrime scendessero copiose sul mio volto.

Possibile che è così insensibile? D'altronde anche io ero così, allora pechè ora sono diventata così sensibile? Eppure io non avevo un cuore, almeno lo credevo.


Passano altri due giorni e mio padre non fa che domandarmi che cosa è successo e io a rispondergli che non si deve preoccuparsi.

:- Bella mi ascolti?- - uhm?- - ho detto che io ci sono e ci sarò sempre per la mia migliore amica - - grazie Sissi ma non ne ho bisogno - - si può sapere cosa ha fatto Athos di così eclatante da ridurti così?- - così come?- - come un ghiacciolo - - non sono...- - affari miei. Lo dici sempre, cavolo!- alzo gli occhi al cielo.

:- Bella il piano è pianificato. Ora confidiamo nel tuo intuito - - si, padre - - ora vieni di là che c'è bisogno che ti diciamo un paio di cose - - se è necessario - - si -

Andiamo nello studio di mio padre, dove ci sono Luciano, Lucifero e... Athos. Non appena lo vedo mi si forma un nodo in gola, il cuore perde un battito.

:- allora, confido nel fatto che riesci a tenere lontano le tue emozioni, quindi...- guarda Athos fulminandolo:- mi aspetto un gran lavoro da parte tua. Andrai per prima e con il tuo intuito scoverai quel covo di streghe, poi ce ne occuperemo noi - - capito - - non pensare mai a ciò che stai facendo e a quello che vuoi fare perchè altrimenti il nostro piano salta. Tu limitati a comprendere soltanto e lascia libero il tuo istrinto - -  ho capito - dico per poi uscire, dando un'ultima occhiata ad Athos, il quale non ha fatto altro che fissarmi.

La figlia di DraculaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora