€ Prologo €

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$ Alexander $

Dedicato a marioissela

AMBIGUO: Persona poco limpida. Non chiara. Lascia nel dubbio e nell'inconsapevolezza di ciò che vuol dire o fare.
Sono persone da cui ogni essere umano dovrebbe tenersi a debita distanza, poiché non sai mai quali siano le loro intenzioni.
Oscuro. Vago. Misterioso. Sfuggente. Inafferrabile. Subdolo.
Ma sopratutto sono Dannoso.

Cosí mi hanno descritto in tanti/tante.
Cosí amo racchiudermi in una singola parola, che contiene tutto ciò che é vero.
Adoro lasciare la gente convinta di sapere come agirò, e poi spiazzarli vicino al finale, con un cambio repentino di atteggiamento.

É Questo che fa un'abile manipolatore, giocatore d'azzardo.
Ti raggira. Ti manovra a proprio piacimento.
Si diverte a creare caos nella tua mente, e poi ti massacra.

Una sola frase mi ripeto sempre: Non dichiarare vittoria, finché la battaglia non é finita.
In questo caso il giro della roulette.

Solitamente lascio i miei clienti giocare, ma stasera voglio presenziare.
Perché il Red Lips, é il mio locale, tirato su con tanti sacrifici e idee succulente, per i pezzi grossi di Las Vegas.
Talvolta ci possono essere uomini che finiscono sul lastrico, perdendo tutto in una sola serata, e per quelli come loro io non ho pietà.
Molte volte li ho visti supplicarmi. Baciarmi la punta delle scarpe di vernice italiana. Pisciarsi addosso come miserabili e preghiere cattoliche che li allontanasse da una fine terribile.
Ma questo é il destino. Tu ci giochi contro, punti su tutto, e poi inevitabilmente perdi.
E io non sono Cristo, non ci credo neanche, e sopratutto la chiesa non é un luogo su cui metterò mai piede.

Calpesto con la suola pregiata, la pavimentazione nera di marmo lucido, della sala da gioco, rilassato dopo un pompino formidabile di Trisha.
Qui si dilettano gli uomini che vogliono aspirare ad avere sempre l'uccello più grosso, mentre nella parte superiore del locale, ci sono gli affamati che si godono le mie ragazze che ballano e si spogliano, ma si concedono solo se pagate profumatamente e sotto la mia supervisione.
Nessuno può trattarle male o violentarle.
Non sono un'animale, e anche se non ho un briciolo di cuore, nulla può infangare il Red Lips.

Giro tra i vari tavoli da poker, salutando con sorrisi finti, dei clienti abituali e squadrando quelli nuovi.
Non é lì che sono diretto.
Giro tra le roulette, e noto poco lontano, Dominick, amico e croupier che sta lanciando una pallina in resina nel disco.

I miei occhi glaciali, sondano tutto, mentre noto l'uomo paffuto portarsi le mani tozze, tra i capelli stempiati.
Mi avvicino perché lo vedo afferrare il braccio possente di Dominick, e credo che lo stia implorando, mentre il mio amico resta del tutto impassibile.

«Qualcosa non va?» In due falcate ho raggiunto il tavolo posto lontano da occhi indiscreti.
Il mio tono é risoluto sulla domanda che pongo a Dominick, e le sue iridi nere, si spostano sulle mie blu come una notte senza stelle, che incute timore.

Non fa in tempo a rispondermi che il signore si interpella da solo, con una voce suspiciosa, quanto il tremore che scuote il suo corpo flaccido, racchiuso in un golf verde petrolio.
«Ho bisogno di un'altra puntata. La prego, signor Vlokov.» Ecco la prima preghiera rivolta all'uomo oscuro e tenebroso, mentre i suoi occhi mi guardano come se fossi il signore eterno.

Un sorriso sprezzante quanto una debole risatina che contengo, si innalza sul mio volto e afferro una sedia, per accomodarmi sopra.
Lancio un'occhiata gelida, all'uomo che ha vinto che é ancora seduto, congedandosi nell'istante che gli faccio capire con il solo sguardo che deve telarsi in fretta fuori dai coglioni.

Alexander Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora