Inedito

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Coralline belle, ciao 😭😭 lo so, sono imperdonabile, perché non vi ho ancora dato il capitolo.
Notizia bella: domani arriva.
Notizia brutta: vi lascerà un po' di amaro in bocca.
Notizia ultra bella: questo é un inedito di DEATH SILENT. Doveva essere il capitolo del loro primo bacio, che poi ho stravolto totalmente.
La canzone di Nek che ho messo, me la consigliò una ragazza. E credo che sarà la colonna sonora finale, della mia e anche vostra avventura. ❤️

Quindi ci vediamo domani. Dolce notte e potselui 💋💋

«Se non hai mai rischiato non hai mai vissuto veramente.» Il suo tono persuasivo e provocante mi accarezza il profilo del collo, facendomi assorbire il suo profumo di ciliegia e gelsomino che il vento fa volteggiare nell'aria calda.

Non capisco e vorrei ribattere. Ribaltarla. Fare qualunque cosa, e invece la noto calarsi gli short con un movimento sexy delle anche, e scacciarli, lasciandomi ammirare quel culo sodo e alto, prima di prendere la rincorsa e buttarsi giù dal dirupo.

Pazza! Oddio! Questa é totalmente malata.

Corro verso il punto da cui si é tuffata nell'acqua del fiume, e sento il suo grido estasiato, come lo schizzo frenetico dell'acqua.
Oddio!

«Sky.» La chiamo in affanno. Il cuore nel petto mi esplode. Vedo la superficie azzurra e verdastra, e di lei neanche l'ombra.
Neanche mi capacito di come io mi stia togliendo maglia e pantaloni con gesti frettolosi, nella speranza che non si sia fatta niente.

La chiamo ancora. Di nuovo. Più forte. Come se ne andasse della mia vita.
Ogni sua scelta é sconsiderata, e io l'accolgo come in questo preciso istante.
In cui neanche prendo la rincorsa, e mi getto senza pensarci su un secondo di più, verso lo strapiombo.
Sento il corpo fluttuare un millesimo di secondo, prima di immergermi nell'acqua gelida che mi ottura il fiato nei polmoni.
L'acqua mi inonda la vista, e riemergo lentamente in superficie, scuotendomi i capelli come un cane annacquato.
Prima di sentire una debole risata piena di sarcasmo e così sexy da farmi incazzare verso questa Dea bastarda.

«Questa é libertà.» Esulta pregna di entusiasmo carismatico, facendo una piroetta nell'acqua con le braccia aperte verso il cielo.

Mi avvicino come un lupo pronto a sbranare l'agnello, e so che ancora le mie pupille sono dilatate dalla paura immane che ho provato.
Dal fuoco che mi ha appiccato nel petto, nella bruciante sensazione che fosse in serio pericolo.
E so anche che le mie iridi sono una palude fittizia che stanno scottando il suo azzurro come il cielo limpido di oggi.
Noto il suo collo lungo ed elegante deglutire un fiotto di saliva pastoso, con seria difficoltà, ma non me ne frega un cazzo ad essere onesto.

«Questa é follia.» Ribatto pungente e irto, mentre una goccia di acqua scivola tra le sue labbra rosee, appena schiuse.

«Ma ti sei buttato.» Replica con il fiatone e una punta di incertezza nella voce affaticata, avanzando sempre di più contro di lei.

«Sai perché l'ho fatto?» Le pongo ossuto la domanda, e il suo scuotere la testa con diniego e malcelata innocenza, mi fa imprecare ogni santo, e anche oggi mi sento un peccatore.
Perché ardo dentro di lei. Io mi sono radicato dentro il suo corpo, e lei lo sa troppo bene.

Siamo due calamite che neanche l'acqua può separare.
Un fuoco che brucia e quest'acqua non può spegnere.
Lo sciabordio si fa più intenso.
Mi aspetta come una sottomessa. Non si muove. Io avanzo. Abbatto la distanza, e in un secondo i miei palmi si pressano su i suoi fianchi in cui sussulta a sentire i miei polpastrelli scavarle la carne tenera.
Un grugnito sofferente, mi fa tendere il cazzo nei boxer, ricordandomi come sia brava con quella bocca.

Oh piccola Dea Sky, quante cose dici, quante cose fai.
«No?» Sussurro luciferino e intenso, avvicinandomi pericolosamente al suo viso che si tinge di stupore e di un rosa intenso, che smanio di vedere estendersi in ogni parte del suo delizioso corpo diafano e sensuale.

Non ribatte ma leggo dubbiosità nel suo sguardo che si riflette nel mio.
«Ci vuole coraggio, anche per fare questo.» Infierisco tra i suoi dubbi, con tono caldo e avvolgente, mentre é persa nell'intento di capirmi.

«Che cos...» E non ha tempo di finire, la mía Dea, perché io ho ucciso ogni piccolo frammento di distanza, adatto a respirare.
Ho infilato le mie dita tra il fuoco dei suoi capelli.
E mi sono preso possesso delle sue labbra, che succhio prepotente, prima di sentirla arrendersi al mio assalto e concedermi la sua lingua che si imbatte furiosa e smaniosa contro la mia.

Il suo ansimo fa si che la pressi più contro di me, e strofino la mia erezione sul suo fulcro bagnato dall'acqua.
Bagnato da me.
Per me.
Bruciamo l'acqua.
Le mordo il labbro inferiore con foga, sentendo i suoi denti riprendersi la rivincita.
Ci scanniamo. Duelliamo. Siamo due guerrieri che combattono contro l'istinto animale di appartenersi per sempre.
Ci baciamo con bisogno disperato.
Mi sforzo di sollevare le palpebre e un secondo dopo vedo le sue tuffarsi dentro le mie iridi velate di voglia nociva.
Le sue unghie graffiano la mia nuca. I seni freschi si poggiano con fierezza sul mio torace, e oscilliamo in una danza indecente dentro l'acqua che schizza armoniosa intorno a noi.
Lecco il suo labbro per lenirle il dolore inferto, e la sua testa scatta all'indietro con un sospiro che mi infiamma da quanto é basso e sfacciato, offrendomi il suo collo bagnato, dove porto via le gocce con la mia lingua avida.

«Dea infuocata.» Grugnisco famelico contro il suo collo che si ricopre di brividi, e sento le sue dita scorrere tra i miei capelli, strusciandosi di più sul mio membro.

«Sei la mia morte.» Sospira forte, mentre caccia a fatica queste parole che mi fanno azzannare il suo collo, tirandole i capelli tanto da farle cacciare un gemito tra dolore e piacere carnale.

La strattono ancora, per piegarmi su di lei, arrivando a coprirle il lobo con le mie labbra gonfie.
«Non sai ancora quanto.» L'avviso in una minaccia intensa e malevola, perché io sarò la sua morte, lei sarà la mia rinascita.

Alexander Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora