Capitolo 16- Festa? Festa (parte 1)

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"Ma cosa vuoi che ci capisca Bea! Io non ce la faccio più a sopportare tutti i suoi cambiamenti, sono io quella che è qui a star male!"

"Lo so e odio vederti così! Digli che gli vuoi parlare e vedetevi così chiarite!" Replicò convinta

"Ma sei pazza? E se poi mi dice che gli faccio schifo e devo rimanere fino alla fine dell'appuntamento? No io ho bisogno qualcosa che mi salvi se le cose vanno male!" Dissi alzando il tono della voce

"Te lo scordi. Il mio è un no categorico!"

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Erano passati due giorni e il sellino della vespa di Beatrice mi si stava decisamente appiccicando al sedere per il caldo.

Ma l'avevo convinta, cioè non era proprio un appuntamento ma Marco aveva organizzato una festa a casa sua e in quell'occasione ci sarà stato anche modo ler rimanere un po' da soli per parlare, speravo.

Quando entrammo nella casa il rumore era forte e c'era già parecchia gente.

Andammo a salutare Marco e i suoi amici che erano vicino al tavolo con le bevande e misi di fianco a lui sperando di non dover fare tutto io e chiedergli di stare soli e parlare già che eravamo sobri.

Dopo qualche chiacchiera lui si allontanò con i suoi amici e Bea mi lasciò per andare a salutare dei suoi amici.

Cosa può fare una ragazza da sola ad una festa?

Buttarsi sugli alcolici e fraternizzare.

Mentre mi versavo un po' di vodka menta mischiandola con la sambuca già nel mio bichiere, sentii un paio di mani posarsi sui miei fianchi e una voce vicino all'orecchio.

"Mi piace questo vestito"

"Andrea, cazzo! Per poco non mi fai rovesciare tutto!!" Risposi mentre lui rideva divertito

Era passato un po' da quando ci eravamo visti e dopo il messaggio in cui gli chiedevo di starmi lontano pensavo di esseremene liberata.

Cazzata.

"Non ti preoccupare, non ci proverà nessuno con te sta sera nonostante tu sia un po' troppo svestita, farò io il tuo finto fidanzato quando qualche marpione si avvicinerà" disse per poi voltarmi le spalle e andarsene.

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Ero davvero incazzata ma con un po' d'alcol in corpo e quando vidi marco da solo a fumarsi una sigaretta, mi avvicinai.

"Ti stavo cercando"

"Immaginavo volessi parlarmi" rispose lui spostano lo sguardo dal filtro della sigaretta a me.

Stavo per dire qualcosa ma mi fermai

"Sei una bella ragazza e una bella persona, non sei una di quelle volgari o che passano da un ragazzo a un altro. Sei una ragazza seria. Questo è quello che penso di te, può bastare? Cosa ne dici?"

"Può bastare" risposi e mi avvicinai a lui.

A quanti centimetri secondo la regola scatta il bacio?

No perchè penso di averla infranta.

Mi verrebbe voglia di baciarlo anche se fossimo lontani kilometri.

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Ciao! Scusatemi se sono sparita per settimane, una parola: università!

Se pensate di esservi lasciati indietro i problemi del liceo avete ragione, sappiate che ce ne sono altri ben più rognosi, giusto per dirne uno: cercare casa. Ebbene sono fuori sede :)

Spero che la storia continui a piacervi.

Se volete aggiungermi/ seguirmi su qualsivoglia social @ chiarakhya su instagram,vine, tumblr e kik e @chummychia su twitter. As usual scrivetemi mi ha mandato marco e saprò che siete voi, mi piace davvero tantissimo interagire con voi.

Vi voglio un mondo di bene e vi auguro il meglio.

Come sempre grazie, di cuore.

Chiara

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