XXII

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Dopo aver preso quella risoluzione gli ci vollero solo due ore e mezzo per rimettersi in piedi e, successivamente, quaranta minuti per potere muovere due passi. Arrivò al locale in circa quattro ore, tutto nella norma, dopo un viaggio sciamanico così lungo era sempre difficile riuscire a radicarsi, si appoggiò alla porta e la spinse col peso di tutto il corpo per poi barcollare dentro, sapeva di trovarlo aperto anche se J-Hope si rifiutava di servire oltre le quattro, ma dandolo per disperso immaginò che lo tenesse aperto per organizzare interrogatori e ricerche di sorta.

La scena che gli si parò davanti non lo stupì, era ancora troppo con la testa sulle nuvole per poterlo fare. Notò la figura di Namjoon correre verso di lui per sostenerlo e accompagnarlo più velocemente al bancone, Jungkook aveva il collo della maglietta di Jimin stretto nel pugno, J-hope si precipitò verso di lui, il volto preoccupatissimo.

-Be' vedo che qui ci si diverte come sempre.- scherzò, con un filo di voce, che percepì ancora più lontana del normale, lo Skoll e il giovane negromante si voltarono di scatto verso di lui, aprendo e chiudendo gli occhi, sorpresi, non si erano nemmeno accorti del suo arrivo, tanto erano impegnati a guardarsi in cagnesco.

-Cosa hai fatto? Non riesco a sentire il tuo odore.- disse dal nulla Jimin, stupito, Namjoon annuì.

-Effettivamente sembra che tu ti sia buttato dentro un braciere di una chiesa per poi farti il bagno con un arrosto.- commentò, ridendo, l'Alfa, Suga mosse la testa su e giù, assottigliando le labbra in un sorriso stanco.

-SUGA.- urlò Jungkook in tono di rimprovero, il negromante agitò la mano per fargli abbassare la voce, i toni alti sembravano rimbalzargli tra le pareti del cranio come una pallina da squash in piena velocità in una stanza vuota, il giovane negromante lo ignorò -Sei stato nel Sogno? PERCHE' DIAVOLO NON CE L'HAI DETTO.- esclamò furioso, Hobi si girò di scatto verso il minore, gli occhi spalancati, Jungkook poteva percepire l'aura che il Mondo dell'Oltre gli aveva appiccicato addosso.

-Tu hai fatto cosa?!- domandò J-Hope, sconvolto.

-Cosa hai usato? Peyote? Jureima? Lo sai che non puoi più usare sostanze allucinogene né psicotrope.- continuò l'interrogatorio Jungkook, ormai completamente fuori di sé, mentre Suga, spalmato con la parte superiore del corpo sul bancone, scuoteva la testa in segno di diniego, Jimin e Namjoon si guardarono preoccupati, il primo gli si avvicinò leggermente, senza farsi vedere dal più giovane.

-Hobi, per favore, dammi un succo di frutta. Zuccheri, ho bisogno di zuccheri.- chiese, sussurrando impercettibilmente, J-Hope annuì e tirò fuori velocemente della polpa di pesca, per poi ricordarsi di avere della cioccolata in magazzino e corse a prenderla.

-Non ignorarmi Suga. Cosa hai usato?- insistette come un mastino il giovane negromante, preoccupato potesse avere una ricaduta e tornare allo stato in cui si era ridotto quando si erano conosciuti.

-Niente, alloro e tulsi, come agli inizi. Non mi chiedi che ho scoperto?- sviò il discorso, sapendo il reale motivo della preoccupazione del suo allievo, ma non volendo destare sospetti nei licantropi.

-Ah si guarda, sarà molto utile. Parlano a massime e indovinelli gli spiriti, davvero d'aiuto.- commentò sarcastico, Suga lo fulminò.

-Non prenderti gioco di loro Jungkook.- lo rimproverò con il tono più duro che il suo mormorare gli concesse, il minore si passò la lingua sulle labbra, ancora adirato per quella situazione.

-Si può sapere che cosa sta succedendo?- domandò dolcemente Jimin, Suga percependolo vicino dal suono della sua voce incominciò a fare gesti nella sua direzione.

Coiled SoulsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora