XXXVIII

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Taehyung si guardò attorno, studiando il locale con lo sguardo perso, intento a osservare tutto quello che gli capitava sotto gli occhi, non era mai stato in quel ristorante e la tigre adorava i posti nuovi, gli odori che non conosceva o semplicemente vedere visi diversi dal solito, Jungkook, d'altro canto, essendo nel locale che più gli piaceva, leggeva il menù cercando un contorno che si potesse sposare perfettamente con i suoi spiedini d'agnello preferiti.

Non appena il giovane negromante notò che Taehyung si guardava attorno incuriosito, aggrottò la fronte preoccupato e abbassò il menù, per permettersi di guardarlo meglio.

-Qualcosa non va? Non ti piace il coreano? Possiamo andare dove preferisci.- chiese sinceramente interessato, la tigre si girò si scatto verso di lui, scuotendo la testa.

-No, no mi piace è che non ero mai stato qui e mi piace osservare, scusami.- si scusò prendendo poi il suo menù e iniziando a leggerlo.

Jungkook si mise a guardarlo attentamente, con gli occhi accarezzò i suoi lineamenti perfetti, gli occhi dal taglio felino, le labbra morbide, il colore della pelle leggermente ambrato e quando Taehyung gli chiese qualcosa non rispose perché rimase affascinato dal tono profondo e mascolino della voce dell'altro, quindi rimasero a guardarsi occhi negli occhi per qualche secondo, uno ammaliato, l'altro confuso.

-C...come scusami?- balbettò ripresosi Jungkook sbottonandosi un bottone della camicia nera di seta che stava indossando, sentendosi improvvisamente accaldato.

-Prendiamo del kimbap e la grigliata?- ripeté perplesso la tigre, guardandolo intensamente, notando che le guance del giovane negromante si erano imporporate leggermente.

-Certo, tutto ciò che desideri.- gli rispose Jungkook, con un sorriso ampio e tenero, proprio quello che lo faceva assomigliare ad un tenero coniglio e per il quale veniva preso in giro da Suga e J-Hope, gli occhi neri che gli luccicavano leggermente.

Taehyung rimase qualche secondo interdetto, in primo luogo si ritrovò spiazzato dalla premura di Jungkook e dal suo sorriso che lo rendeva dolce e innocente, mentre per la maggior parte delle volte gli occhi neri e il viso coperto da un'espressione seria davano un'idea di lui più dura.

In secondo luogo per la risposta ricevuta, nessuno gli aveva mai chiesto cosa desiderasse, né tanto meno era stato disposto a darglielo; nel mondo da dove veniva le cose, le persone, tutto si prendevano e basta e coloro che ottenevano ciò che volevano erano semplicemente i più forti, inoltre per la maggior parte della sua vita era stato trattato come un vero e proprio animale da esposizione.

Le tigri erano rare, sia quelle animali, sia quelle mannare, Taehyung era una rarità da possedere e dato che le tigri non avevano una gerarchia di branco stretta e organizzata come quella dei licantropi, nessuno alla sua trasformazione l'aveva aiutato, chi l'aveva contagiato era un lupo mannaro, non avrebbe potuto introdurre una tigre nel suo branco, quindi fu venduto al migliore offerente.

Era considerato un'ottima attrazione esotica, veniva trascinato alle feste con collare e guinzaglio impreziositi da pietre preziose, spesso mezzo nudo, se non nudo del tutto dato che lo facevano trasformare più volte per divertimento e i vestiti venivano polverizzati ogni volta.

A Taehyung era sempre stato ordinato cosa fare e come, per questo si sentiva inadatto nel ruolo di Alfa, certo gli piaceva prendersi cura degli altri, ma spesso non aveva idea di come farlo o non sapeva discernere cosa fosse giusto o meno per il proprio branco.

Per questo si ritrovava spesso a chiedere consiglio a Namjoon, di cui invidiava la totale capacità innata di Leader, una volta si era ritrovato a chiedergli come facesse a essere un così buon Alfa, attento a tutte le esigenze del suo branco, il lupo gli aveva risposto che la sofferenza rende più sensibile ai bisogni degli altri e più saggi.

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